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Blues in jail
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Il carcere è un (non) luogo molto comune nella cinematografia mondiale, tanto da meritarsi un sottogenere (cd “Prison Movie”) e vari cliché, tutti più o meno presenti in ogni nuova rappresentazione dell’ambiente chiuso per antonomasia.

La gabbia, la cella, il carcere, dicevamo.

C’è chi ne esce e fa (musicalmente) di tutto per tornarci

 Chi per il solo fatto di esistere, nella “Democrazia più grande del Mondo”, ha una percentuale di oltre il 70% di finirci rispetto ai compatrioti “WASP” o “Redneck”

 

 Chi si costruisce la propria gabbia, fatta di onestà, rivalsa e senso del dovere

 

 E poi uomini in nero che vi entrarono (brevemente) 

e poi ci tornarono, da uomini liberi (ma non dai propri demoni)

 

 e chi, seguendo il suo esempio, ci suonò ancora

 

Ma prima un po’ di storia:

(fonte: sito “asetticamente reportistico” online dell’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Cook)

 “La contea di Cook fu creata il 15 gennaio del 1831 dal Consiglio di Stato dell’Illinois. Chicago, ancora un insediamento disorganizzato con meno di 60 abitanti, fu designato come capoluogo di contea. A causa della virtuale assenza di crimine, non furono costruiti un tribunale ed una prigione fino al 1835. La prima prigione, localizzata appena a nord del fiume  Chicago, era una piccola palizzata di legno che ricordava un forte militare. Poco si sa sulla grandezza della struttura e sui detenuti ivi imprigionati a causa di un incendio che distrusse quasi completamente la documentazione ed i registri dell’epoca […] “ 

 

 (Dalle note di copertina dell’album “B.B. King Live in Cook County Jail” - 1971)

 ““La prigione, semplicemente, è un posto incasinato dove stare.

Nel 1968, quando la Commissione sul Crimine dell’Illinois ed un gruppo riformista carcerario, l’associazione John Howard, investigarono sulla famigerata prigione della Contea di Cook, la definirono una giungla. “Accadeva di tutto e di più”, dice un ex detenuto, “qualsiasi cosa, dall’eroina al whiskey fino al cibo italiano, era venduto e scambiato nella prigione. Stupri omosessuali, corruzione e omicidi erano il menù abituale. “e a nessuno sembrava importare”, aggiunse.

Nel marzo 1968, lo psicologo di colore Winston Moore fu nominato Direttore del carcere, dopo uno scandalo che causò le dimissioni del suo predecessore. Il primo giorno di lavoro fece rimuovere tre frigoriferi dalla celle occupate dai mafiosi italiani, raccolse oltre 200 armi dai detenuti e confiscò un indeterminato quantitativo di droghe.””

 

 (fonte: sito online dell’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Cook).

 “Ma è noto che nel 1850, la crescente popolazione cittadina e l’aumento del crimine resero la struttura obsoleta. Un tribunale più ampio ed un nuovo carcere furono costruiti a nord dell’attuale 54 W. di Hubbard Street. Solamente i criminali accusati per crimini maggiori furono qui ospitati. I loro processi procedevano speditamente nell’adiacente tribunale e coloro che venivano condannati erano inviati alla prigione di Stato per scontare la loro sentenza. Ad ogni modo, i soggetti arrestati in città per crimini minori, come ubriachezza, rissa o disturbo della quiete pubblica non venivano rinchiusi nel carcere della contea. Invece, la città di Chicago deteneva quest’ultimi al “Bridewell” (una vecchia parola inglese per indicare un carcere per accogliere detenuti per brevi periodi). Costruito nel 1852 all’incrocio delle strade Polk e Wells […], i detenuti venivano raramente trattenuti per più di qualche settimana” 

 

(Ancora dalle note di copertina dell’album “B.B. King Live in Cook County Jail” - 1971)

“”Per 6 mesi, Moore ed i suoi collaboratori furono sfidati anche fisicamente dai detenuti. Il sistema dei “supervisori”, il parto della mente di un precedente vice direttore, dava potere dittatoriale ai detenuti che si distinguevano per astuzia e brutalità, permettendogli di capeggiare i loro settori detentivi. Per un anno, Moore fu impegnato su vari fronti. L’informazione sia giornalistica che televisiva, bendisposta con il precedente direttore, fu spiazzata dalla sua rudezza e disinteresse per il quarto e quinto potere. “Privati e pubblici razzisti”, come furono etichettati, tormentarono e castigarono Moore ad ogni occasione. I detenuti, che furono definitivamente strappati dall’influenza dei propri Boss carcerari, principalmente capi di gang di strada, si ribellavano ad ogni occasione. Amici e colleghi avvisarono Moore, all’inizio dello scontro frontale, che non sarebbe durato; le probabilità gli erano contro. Così fu abbastanza ironico sapere che B.B. King, il 10 settembre 1970, avrebbe dovuto esibirsi davanti a 2.117 detenuti, con sicurezza minima, nel cortile del Carcere della Contea di Cook””. 

 

 (fonte: sito online dell’Ufficio dello Sceriffo della Contea di Cook). 

“[…] Mentre le condizioni del Carcere della Contea continuavano a peggiorare, alcuni rappresentanti civili e politici della comunità chiedevano di riformare il sistema giuridico e carcerario. 

 

 

 Nel 1969, il Parlamento di Stato dell’Illinois finalmente agì: trasformarono in Legge uno statuto che creò il Dipartimento Correzionale della Contea di Cook il quale inglobò il Carcere della Contea e la Casa Correzionale cittadina sotto un’unica autorità. Nonostante le due strutture fossero vicine ed espletavano gli stessi compiti, infatti, avevano operato separatamente per oltre 40 anni […].

Oggi il Dipartimento amministra undici divisioni carcerarie, ospita quasi 10.000 detenuti e impiega più di 3.800 impiegati e agenti. Anche se il sovraffollamento è ancora un problema, nel 1993 fu creato il Dipartimento Comunitario di Supervisione e Intervento (DCSI), che provvede ad inserire i detenuti non violenti in programmi di riabilitazione, di studi e di preparazione al lavoro”.

  Qualche nota biografica (dal Chicago Tribune del 25 novembre 2002)

 ““Mr. Winston Moore, di anni 73, il primo afroamericano ad essere nominato direttore carcerario, è deceduto venerdì 13 settembre scorso per insufficienza cardiaca nella sua casa di Sun Lakes, in California, vicino Los Angeles. Con studi di psicologia, Mr. Moore non aveva una preparazione specifica per essere un direttore carcerario, ma lui ebbe a dire che fu il lavoro della sua vita. Nominato nel 1968, immediatamente iniziò a risolvere le problematiche connesse alle emergenze sanitarie ed alla brutalità delle guardie; mise fine anche al famigerato sistema del “Supervisore”, dove i funzionari del carcere incaricavano alcuni prigionieri di governare i vari settori carcerari […]. “Per qualche ragione, lui pensava che poteva fare la differenza. Lavorò così duramente che non lo vidi a casa per settimane”, disse sua moglie, Mabel, un’insegnate di Chicago in pensione. “Ma Winston era troppo onesto per un lavoro politico. Non sapeva giocare al gioco della politica”.

Nato a New Orleans, Mr. Moore si laureò all’Università di Stato della Virginia dell’Ovest ed alla Università di Louisville. Studiò anche all’Istituto di Tecnologia dell’Illinois mentre di notte lavorava in un ufficio postale.

Aveva un fisico come un grande orso, e i suoi collaboratori lo chiamavano Buddha””.

 

 Inutile parlare di B.B. King, leggenda del blues tuttora “alive’n’kickin’”, ma nel 1971, dopo

“oltre 25 anni di esibizioni nel “Chitlin’Circuit”, il circuito musicale di locali per soli neri (il nome deriva dal termine “chitterlings” una pietanza a base di interiore di maiale stufate o in zuppa rientrante nel cosiddetto “Soul Food”, pietanze tradizionali afroamericane), dove riceveva ingaggi modesti e non aveva raggiunto il successo pubblico che meritava, grazie ad un cambio di manager e ad una maggiore esposizione, il pubblico lo consacrò come il Re del Blues […]. Eppure, quando lo chiamai telefonicamente per chiedergli di esibirsi al Carcere della Contea di Cook, fece solamente una domanda: “Quando ?” (dalle note di copertina dell’album “B.B. King Live in Cook County Jail” - 1971).

 

Dopo i fatti, la Leggenda che, come si sa, è più stampabile

(dal Chicago Tribune del 25 novembre 2002)

 

“”Mr. Moore provò a condurre il carcere con compassione. Quando i funzionari carcerari rifiutarono al boss mafioso Sam Giancana il permesso di partecipare al funerale della madre, Mr. Moore ne ottenne uno all’ultimo momento da un giudice. “”Lui pensava solamente che non fosse giusto che un uomo perdesse il funerale della propria madre”, disse sua moglie. Quando l’avvocato di Giancana lo incontrò successivamente e lo pressò su come potesse il suo cliente restituire il favore, Mr. Moore menzionò che stava avendo difficoltà nell’ingaggiare artisti per degli spettacoli in carcere. “”Dopo questo colloquio, venne Aretha Franklin, Liza Minelli, B.B. King, Johnny Cash, tutti””, disse la moglie. “”Mentre loro si esibivano, i detenuti erano più tranquilli della mia classe di prima media””.

Ma la sua carriera fu rovinata dopo 2 anni e mezzo dagli spettacoli, periodo durante il quale 38 detenuti evasero. Poi fu accusato per un sospetto di pestaggio nei confronti di tre detenuti. ”Furono processi politici, prima di tutto. Lui non avrebbe permesso accordi sottobanco e loro lo cacciarono” disse Sam Adams, suo avvocato ed amico di lunga data. “Era un uomo cortese, intelligente e premuroso, e fece molto per quei detenuti””. Moore fu rimosso dal suo incarico nel 1977. Dopo aver perso il lavoro per la contea diventò Capo della Sicurezza per l’Ufficio Abitativo di Chicago ma fu forzato a dimettersi dopo averne  pubblicamente criticato i vertici. Ando in pensione nel 1996 e si ritirò in California.””  

 

 

dalle note di copertina dell’album “B.B. King Live in Cook County Jail” (1971)

 

“[…] la performance di B.B. King rimarrà per sempre nella memoria di tutti noi, specialmente in quella di Winston Moore, che strinse la mano di B.B. King fino a consumarla con i suoi ringraziamenti. Da 2.117 dei tuoi ammiratori, grazie B.B. King per la tua generosità e gentilezza; e soprattutto per non averci dimenticato

  - Geoffrey Harding (di cui non si hanno notizie) and 2.117””

 

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