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Attori di carattere: Carlo Delle Piane... ossessioni, manie e tanto lavoro.
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Carlo Delle Piane è forse il volto caratterista per eccellenza del cinema italiano.

Classe 1936, debutta nel 1948 con una piccola parte nel film “Cuore” di Vittorio De Sica (che in fatto di bambini cinematografici la sapeva lunga). Il suo debutto è del tutto casuale ma grazie al viso particolare e ad una voce riconoscibile, il piccolo Carlo viene utilizzato spesso e volentieri in piccoli e grandi film.

Carlo cresce così accanto a De Sica, piuttosto che a Totò e Monicelli, ma senza che questo influenzi in modo particolare il suo carattere già di suo molto spontaneo e fantasioso, per lui il mondo del cinema rimane una parentesi occasionale, un gioco divertente da fare in maniera spensierata.

(in questa foto Carlo Delle Piane e Totò nell'indimenticabile scena del dettato in "Guardie e ladri"-1951 di Mario Monicelli)

Crescendo cambiano anche i ruoli e le necessità del giovane attore. Le prime spese, le prime soddisfazioni. Negli anni '60 Carlo Delle Piane partecipa a molti “musicarelli” , piccoli film che sponsorizzavano i cantanti del momento. Molto lavoro quindi, ma di livello decisamente più basso, e Carlo se ne rende conto, comincia così a frequentare i cinema d'essai e a farsi una propria cultura cinematografica.

Gli anni '70 però serbano all'attore romano una brutta sorpresa. Nel 1973 un grave incidente immobilizza delle Piane, che rimane in coma per più di un mese. Il recupero sarà lento e difficile e solo l'aiuto prezioso di veri amici come Pupi Avati e Aldo Fabrizi rende possibile il ritorno sulle scene dell'attore.

Un ritorno difficile, reso ancora più complicato dalle mille fobie e ossessioni che condizionano da sempre la vita di Delle Piane, fobie e ossessioni che dopo l'incidente si sono accentuate in maniera sempre più invasiva.

Forse inizialmente influenzato dalla mania per le pulizie che aveva la madre, Carlo Delle Piane ha tutt'ora difficoltà ad avere contatti fisici con le persone e con le cose: non stringe le mani, non abbraccia nemmeno gli amati nipoti, non tocca le maniglie di porte e finestre, ed è ossessionato dalla pulizia sterile dei luoghi che frequenta. Tutte queste fobie che da più di quarant'anni rendono la vita dell'attore molto complicata, svaniscono per magia sul set. Mentre lavora Delle Piane non è afflitto da tutte queste ossessioni e riesce serenamente a svolgere qualsiasi mansione.

Per questi motivi molto personali la carriera di Delle Piane stava prendendo un brutto declino: film mediocri se non pessimi, ruoli marginali.

Sarà Pupi Avati a risollevare le sorti della carriera dell'amico attore. Pupi Avati utilizza Delle Piane in molti film, offrendogli un ruolo da protagonista in “Una gita scolastica” del 1983, ma è con “Regalo di Natale” del 1986 -con il ruolo dell'avvocato Santelia- riceve la coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile alla 43° edizione del Festival di Venezia.

Ultimamente Carlo Delle Piane ha inciso un disco, intitolato “Bambini”, i cui proventi vanno in beneficenza a favore dei bambini maltrattati.

 

Sono contenta di comunicare in questo piccolo post, che Carlo Delle Piane è stato dimesso in questi giorni dal policlinico Gemelli di Roma, nel quale era stato ricoverato nei primi giorni di gennaio per una emorragia celebrale. Facciamo ovviamente gli auguri di pronta guarigione a questo grande attore, che ha attraversato la storia del nostro cinema italiano, facendoci sorridere e commuovere.

 

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