Espandi menu
cerca
Interstellar: Fantascienza e relazioni umane
di Redazione
post
creato il

L'autore

Redazione

Redazione

Iscritto dal 20 novembre 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 229
  • Post 500
  • Recensioni 1
  • Playlist 1097
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Nell’autunno del 2013, Christopher Nolan è tornato in Islanda. Qui, un decennio prima aveva girato alcune sequenze di Batman Begins (film dedicato al pipistrello alato che ha rinnovato il genere dei supereroi) e conosceva dunque bene le rigide condizioni atmosferiche e le impervietà del paesaggio. Eppure, ha voluto tornarci per ambientarvi alcune sequenze di Interstellar e per trasformare le lande islandesi in pianeta di ghiaccio attraversato da gigantesche montagne e in un altro ancora completamente sommerso dalle acque e spazzato via da onde enormi. «Ho scelto l’Islanda per i suoi paesaggi selvaggi e incontaminati: ne avevo bisogno per Interstellar. Più i posti erano naturali e puri e più erano perfetti per rendere le atmosfere fantascientifiche del mio film ancora più realistiche», spiega qualche mese dopo in prossimità dell’uscita del film nelle sale di tutto il mondo nel corso della prima settimana di novembre.

Di solito, in Islanda il clima è mite ma essere nella parte più settentrionale del pianeta comporta anche che vi siano terribili tempeste e violenti venti, capaci di spazzar via tutto ciò che incontrano sul loro cammino. E tra il 14 e il 15 settembre del 2013 Nolan e la sua troupe hanno potuto testimoniare direttamente la forza della natura di quei luoghi, tanto da dover sospendere le riprese e rifugiarsi negli alberghi messi a disposizione dalla produzione dopo aver tentato invano di continuare a girare. Il pericolo, però, ha permesso al regista di riprendere gran parte della tempesta e di inserirla nella narrazione di Interstellar, superando in intensità sia la spettacolarità dei paesaggi urbani di Il cavaliere oscuro sia la molteplicità di quelli onirici di Inception. Tanto che, nonostante si spinga ai confini dell’universo, Nolan resta ferocemente attaccato ad aspetti realistici mai affrontati prima.

 

Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Matthew McConaughey

 

Ma di cosa parla nello specifico Interstellar? Una prima risposta ce la fornisce Emma Thomas, produttrice della pellicola insieme a Nolan e Lynda Obst che non parla immediatamente di varchi temporali e di viaggi intergalattici in mondo extraterrestri ostili. La Thomas preferisce evocare il vero nucleo del film: «Per me, Interstellar racconta della grande fame che ha l’umanità di avventura e scoperta. Interstellar solleva questioni fondamentali ma in fondo racconta soprattutto una storia incentrata sulla famiglia e sulle relazioni umane. E penso che sia straordinario come ci riesca».

Per Nolan, il realismo non si risolve solo nella scelta di luoghi inaccessibili: si manifesta soprattutto nel dipingere il desiderio di avventura nel genere umano. Sin dalle prime sequenze, si fa la conoscenza della famiglia al centro delle vicende: la sorella Murphy (Mackenzie Foy) e il fratello Tom (Timothy Chalamet), il loro nonno Donald (John Lithgow) e il loro padre Cooper (Matthew McConaughey). Reduce dalle memorabili interpretazioni di Magic Mike di Steven Soderbergh, di Mud di Jeff Nichols, di Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée (per cui ha vinto un Oscar) e dalla serie poliziesca True Detective, Matthew McConaughey è il vero protagonista di Interstellar: «Interpreto Cooper, un pilota aerospaziale. Accantonato il desiderio di esplorare lo spazio, Cooper si ritrova a terra in primo luogo per la famiglia. E poi a causa di ciò che è diventato il mondo nella fantasia di Nolan e di suo fratello Jonathan, cosceneggiatore del film. Siamo in un futuro in cui non solo l’esplorazione ma anche l’invenzione e la meraviglia non trovano più posto perché semplicemente non più permessi. L’uomo è chiamato a sopravvivere e a evitare che la razza umana scompaia. Ritornare a pilotare un mezzo aerospaziale per lui non è tanto la realizzazione di un sogno ma rappresenta semmai l’assunzione di una responsabilità enorme».

 

Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Mackenzie Foy, Matthew McConaughey

 

È dunque sulla Terra che comincia Interstellar. Solo che la Terra immaginata dai fratelli Nolan (che lavorano insieme dai tempi di Memento) è avvolta in un futuro prossimo da una profonda crisi che interessa l’agricoltura come ai tempi del Dust Bowl, il periodo di siccità che colpì l’America ai tempi della Grande Depressione. «La grande domanda che ci si pone concerne al come nutrire tutta la popolazione mondiale. La questione è di grande interesse mondiale e lo scenario presentato non è per nulla idilliaco», sottolinea la Thomas. Cooper e la sua famiglia vivono in un mondo in cui l’agricoltura è fortemente minacciata e l’uomo si è quasi arreso a una sorte non preventivata quando un team di scienziati e ricercatori scopre un “wormhole”, una specie di cunicolo spazio-temporale che permette di coprire distanze inimmaginabili. In base a tale scoperta, si mette in piedi la missione Lazarus, il cui obiettivo è quello di scoprire pianeti abitabili dagli esseri umani al di fuori del sistema solare. In altre parole, nuove terre da colonizzare. Una volta costruita la nave spaziale, Cooper è il solo uomo ad avere la giusta competenza per pilotarla e accetta per garantire un futuro ai suoi due figli, consapevole del fatto che non potrà rivederli mai più.

 

Jessica Chastain, Casey Affleck

Interstellar (2014): Jessica Chastain, Casey Affleck

 

«Ho trovato la storia molto commovente», asserisce Jessica Chastain, che interpreta Murphy adulta (mentre nello spazio il tempo sembra fermo, sulla Terra gli anni passano). «Questa storia mi ha sconvolta e mi ha fatto identificare con la situazione dei personaggi. Amo la fantascienza ma non credo che Interstellar sia solo fantascienza: la maggior parte del film è incentrata sui rapporti umani. E ciò mi ha letteralmente sedotta», aggiunge l’attrice diretta per la prima volta da Nolan. Le fa eco Anne Hathaway, che con il personaggio dell’astronauta Amelia Brand compone l’equipaggio della navicella (insieme a Wes Bentley nei panni di Doyle e David Gyasi in quelli di Romilly): «Mi sono commossa leggendo la sceneggiatura. I rapporti familiari e i problemi dei personaggi sono descritti in maniera eccellente. Tutti sono chiamati a un sacrificio enorme nell’abbracciare la loro missione. Interstellar rende onore a tutti coloro che mettono il bene altrui davanti al proprio».

 

Anne Hathaway, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Anne Hathaway, Matthew McConaughey

 

Per Nolan, padre di quattro figli, Interstellar è in definitiva un progetto profondamente personale: «Certo, affronta questioni importanti sul come abbiamo costruito e ridotto il nostro pianeta e su quale sia il nostro posto nell’universo. Ma, per me, Interstellar parla in primis di paternità, nonostante mi sia divertito a realizzare le belle immagini dello spazio».

 

Christopher Nolan, Matthew McConaughey

Interstellar (2014): Christopher Nolan, Matthew McConaughey

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati