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Soundtrack - Drive (2002)
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Neve Che Vola

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Particolare rilievo ha nella mia vita la musica usata magistralmente da Hiroyuki Tanaka ("Sabu") nel suo straordinario Drive (2002).

La brava e sfortunata Yoko Maeno


Il bravissimo Shin'ichi Tsutsumi è il timido impiegato che rispetta ogni segnale stradale che incontra. È l'una precisa, è fermo al semaforo, accende la radio, Yoko Maeno inizia a cantare questa stupenda canzone, semplicissima quanto intensa, e da dietro l'angolo compare, con la musica, una timida carina ragazza pasticciona (Kô Shibasaki) che ne combina di tutti i colori al negozio di fiori. Dopo che il fioraio l'ha scacciata spazientito, gli sguardi di due sconosciuti si incrociano al suono di questa musica, che ritorna nello straordinario, perfetto, semplice, indimenticabile finale.


Poi c'è l'esordio rock di uno dei ladri (Susumu Terajima) entrati prepotentemente nella vita del timido impiegato. Dopo aver tentato di convincere un vero componente della band a lasciar perdere la droga per il suo bene, gli dà una scarica di botte e viene preso dalle guardie della sicurezza, si divincola e finisce sul palco.

Se fossi un cantante rock, sarei proprio lui!

La traduzione di questa esilarante scena [ora proposta in italiano con questo edit] più o meno risuona così:

 "Siete delle merde! Siete tutti delle merde! Delle merde! Ma guardatevi! Tu, tu, e tu!"

 
Poi c'è il delirio di onnipotenza del ladro in fuga dai ladri in forma di star amato da tutte, ma proprio tutte, le ragazze. Solo una però esce dalla massa indistinta delle fan e lo osserva fisso, mentre la musica, prima quasi disturbantemente "alla spagnola", si spegne e lascia il posto ai lamenti infernali. È a lei che porge personalmente i soldi, è a lei che rimane afferrato, è lei che lo trascina nell'inferno della sua realtà.



Ed infine   ----- SPOILERS, c'è il finale del film ---- c'è l'incontro memorabile, senza una parola, tra i due timidi impiegati che si erano visti solo al semaforo nella scena sopra, e poco prima in banca dove lei lavora. Naturalmente, lui arriva alle 12 spaccate, e lei lo difende dagli insulti degli altri automobilisti che ne disprezzano l'andatura da lumaca rispettosa di ogni segnale. Due anime simili, a lei piace che tutto sia ordinato, dal più piccolo al più grande, e sempre con l'etichetta bene in vista.

Sempre al suono della canzone di Yoko Maeno, la "loro" canzone, della quale apprezzo moltissimo l'episodio sottolineato dagli "archi", a piena voce.

 

Sotto, la cover del cd di Yoko Maeno che contiene la canzone usata nel film

 

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