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Dopo 22 anni ancora si parla delle mutandine di Sharon Stone... e a farlo è proprio lei.
di maghella
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Ci sono alcune grandi attrici, che nonostante il loro talento, carisma e bellezza, nonostante una carriera costellata di ottimi film, rimangono imprigionate ad un gesto, ad una scena per sempre.

Per Rita Hayworth è stato lo scatto con la testa all'insù in Gilda.

Per Marylin Monroe è stata la gonna alzata dal vento della metropolitana in “Quando la moglie va in vacanza”.

Per Anna Magnani la corsa disperata dietro al camioncino dei tedeschi gridando “Franceesco” in “Roma città aperta”.

Più recentemente Sharon Stone e il suo accavallar di gambe con il “mostro non mostro” in “Basic Instinct”-1992.

Ed è proprio Sharon Stone che rispolvera in questi giorni le sue mutandine... non nel senso che fa il bucato, ma in qualche modo lava i panni sporchi davanti al suo pubblico confessando che....

 

...confessando che lei in verità è stata tratta con l'inganno in quella scena. Lei in verità quel giorno le mutandine le aveva messe, ma il regista Paul Verhoeven le disse di levarle, perché con il vestito bianco si vedeva il segno sotto (ommadonninasanta).

 

La “sprovveduta” Sharon ubbidì, sicura che il regista le aveva dato una dritta paterna.

Mai e poi mai avrebbe pensato che quel furbone di Verhoven avrebbe utilizzato le sue intimità per girare una delle scene divenute in seguito un cult in assoluto.

 

Parole della Stone rilasciate in questi giorni a Télé Cable Sat riguardo alla celebre scena: “"Poco prima di girare la scena, Paul Verhoeven mi ha chiesto di sfilare le mutandine bianche perché si vedevano nella cinepresa. Ma mi ha assicurato che alla fine non si sarebbe notato nulla. Quando poi ho visto il film, mi sono sentita tradita. Mi sono alzata e l'ho schiaffeggiato" . Continua ancora: “Ciò che mi ha più scioccato, è stato il suo tradimento. Se fossi stata al suo posto, avrei sicuramente conservato quella scena. Ma in segno di rispetto, mi avrebbe almeno potuto avvisare”.

 

Dopo 22 anni dall'uscita del film, dopo tutto il successo che quella scena ha portato a Sharon Stone, credo che questo risentimento lascia proprio il tempo che trova (come si dice dalle mie parti).

 

Sharon Stone mi è simpatica, è brava e sempre bellissima nonostante abbia 57 anni e brutte malattie che l'hanno segnata nella vita. Certo la scena cult che la riguarda non è di classe quanto la corsa di Anna Magnani o tenera come lo svolazzamento dell'abito bianco di Marylin, però ha segnato un decennio, è nella memoria collettiva di tutti.

 

Penso che dovrebbe ringraziare Verhoeven per aver saputo girare una scena tanto intrigante in un film che oggi è molto invecchiato e mediocre. Se si è dimenticato di avvisarla... beh, dopo 22 anni se ne sarà fatta una ragione.

 

 

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