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Dizionario del Turismo Cinematografico: La Milano Da Bere di molti film!
di LIBERTADIPAROLA75 ultimo aggiornamento
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C’era una volta la Milano da Bere degli anni ’80. Adesso qualcuno guarda al periodo con nostalgia, qualcun altro se lo ricorda malamente come simbolo dell’italico squallore.

Vediamo adesso un po’ di storia (info dal Davinotti):

“Da ex città industriale, il capoluogo lombardo si è trasformato nel corso degli ultimi 35 anni in città di servizi e di terziario, emulando sempre più lo spirito americano del commercio al punto da potersi definire la città più americana d’Italia. A partire dal periodo del riflusso (1979-81) in avanti, il desiderio psicologico e irrefrenabile di togliersi di dosso il “pulviscolo” delle fabbriche e degli anni del terrorismo appena terminati (1969-78), hanno creato le basi per una “nuova” città, direi rigenerata nel suo insieme.
Il boom della moda italiana (di cui Milano è da sempre capitale) e una nuova generazione di imprenditori e di “yuppies” (citati anche in canzoni di successo*) copiarono, magari goffamente ma sempre efficacemente, i due punti di riferimento: Silvio Berlusconi con le sue milanesissime tv private e il sempreverde Avv. Gianni Agnelli, facendo sì che anche il milanese si evolvesse assieme alla nuova concezione di mercato. Nel frattempo anche la pubblicità, sempre più onnipresente e martellante, ha cambiato le abitudini e direi gli usi e costumi della gente: l’uomo ha scoperto la cosmesi e la vanità e non se ne vergogna più, anzi: nuove linee da toilette (meglio se legate ad un nome di uno stilista) acquistano mercato.”

 

Che uno, lo veda in un modo o nell’altro, a documentare quella stagione rimangono alcune pellicole (la maggior parte firmate da Carlo Vanzina, nel suo periodo d’oro) e storiche location di un mondo dorato e di tendenza.

Il primo luogo che viene in mente è Via MonteNapoleone, al quale è dedicato il film omonimo:

VIA MONTENAPOLEONE di Carlo Vanzina (1987).

E poi ci sono la storica Galleria, la Piazza del Duomo, San Babila, il Disco Rotante di Arnaldo Giò Pomodoro (sito in Piazza Meda).

Su questa curiosa opera di arte moderna spendiamo due parole in più:

L’opera è una scultura di bronzo, fabbricata nel 1980.

Vediamo le caratteristiche tecniche:

Si tratta di un doppio cerchio di bronzo dorato, posto su una struttura girevole all'interno di una aiuola, alla ricerca di un netto contrasto tra la scultura metallica ed il manto erboso. Netto contrasto è anche quello evidente tra la dinamicità delle linee curve e le linee rette e rigide che incidono il disco. Esso è infatti percorso da fenditure simili a raggi. La struttura è composta da numerose forme geometriche saldate tra loro.

Questo splendido monumento si nota in molti film, il più famoso dei quali è SOTTO IL VESTITO NIENTE (1985) di Carlo Vanzina.

Questo lavoro, che riprende nello spirito e nella musica i coevi prodotti Depalmiani, è diventato forse la più celebre pellicola ambientata nel mondo della moda internazionale.

Pensare che all’epoca nel quale fu girato la maggior parte degli stilisti si videro inorriditi per la rappresentazione di quell’ambiente dorato.

Solo Moschino ne percepì una valenza autoriale e diede piena collaborazione.

Tra le altre location che si vedono nel film:

Il Teatro Filodrammatici (nella pellicola è l’Hotel Scala), Piazza San Fedele, Piazza Duse, il “Wendy” di Piazzale Duca D’Aosta 12 (adesso non esiste più! Era una delle storiche paninoteche dove si ritrovavano i Paninari milanesi negli anni ’80! Dove all’epoca sorgeva il Wendy adesso c’è il MacDonald. Il sito Davinotti indica, erroneamente, il Caffè Panzera, che, invece, si trova al numero civico 8!), la Stazione Ferroviaria Milano Centrale, Palazzo Fidia, Via MonteNapoleone.

Il luogo dove si svolge la celebre sfilata di Moschino è Piazzale Duchi D’Aosta.

Location estere sono: Il Parco di Yellowstone, in Montana: più precisamente il ristorante Hamilton’s Store (il locale in legno dove Bob si ferma per mostrare la rivista con in copertina la sua sorella gemella), sito nel Parco nella Old Faithful area, il Blacktail Deer Suspension Bridge (il ponte dove il ragazzo sente telepaticamente che la sorella è in pericolo).

Lugano, in Svizzera: La Stazione Ferroviaria di Lugano, il Giardino Belvedere sul lago, l’ingresso dell’ufficio postale “Posta Lugano 1” (esterno scena in posta), una vecchia biglietteria ferroviaria tra Via Dogana Vecchia e Riva Vincenzo Vela (interno scena in posta).

Altri celebri film dove s’intravedono le vie centrali di Milano appena citate:

ECCO NOI PER ESEMPIO (1977), SAXOFONE (1978), AGENZIA RICCARDO FINZI PRATICAMENTE DETECTIVE (1979), CULO E CAMICIA (1981), NESSUNO E’ PERFETTO (1981), I FICHISSIMI (1981), UN POVERO RICCO (1983), IL RAS DEL QUARTIERE (1983), TUTTI DENTRO (1984), LUI E’ PEGGIO DI ME (1984), IL RAGAZZO DI CAMPAGNA (1984), A  ME MI PIACE (1985), YUPPIES- I GIOVANI DI SUCCESSO (1985), YUPPIES 2 (1986), SPOSERO' SIMON LE BON (1986), ITALIAN FAST FOOD (1986), KAMIKAZEN- ULTIMA NOTTE A MILANO (1987), BYE- BYE BABY (1988).

Nel 2001, l’indipendente Giovanni Bufalini omaggiò la città e le sue leggende metropolitane con il Mondo Movies MARASMA MILANO.

 

 

 

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