La città incantata
- Animazione
- Giappone
- durata 122'
Titolo originale Sen to Chihiro no kamikakushi
Regia di Hayao Miyazaki
In streaming su Netflix
vedi tutti
Myiazaki è un autore imprescindibile, non soltanto per gli appassionati di animazione e buon cinema ma per tutti quelli che sono innamorati della vita. Nel corollario filmico che compone la sua lunga e gloriosa carriera di capolavori ce ne sono tanti, ma “La città incantata” è forse quello che meglio esplicita la poetica del suo autore. A poco valgono le lodi della critica, l'entusiasmo del pubblico e i riconoscimenti più prestigiosi Oscar compreso: Myiazaki, poeta dell'anima, scrive la sua lirica più appassionata, compone il suo inno alla gioia più emozionante con la delicatezza del bambino e la profondità dell'adulto. La storia di Chihiro circoscrive l'universalità del viaggio iniziatico all'essere e la fatica del primo vero scontro col mondo esterno in una serie di fantastiche avventure che hanno molti più legami con la realtà di quanto i mostri e gli spiriti protagonisti possano far pensare. Per questo motivo quando il messaggio è così forte e la narrazione così dirompente anche gli attributi tecnici contano relativamente; lo Studio Ghibli è sempre stato sinonimo di perfezione per quanto concerne la realizzazione tecnica di un film e “La città incantata” non fa eccezione, perché la qualità dell'animazione è ineccepibile e la pluralità di ambienti e creature permette al regista di dare sfogo a soluzioni cromatiche e visive davvero impressionanti. Eppure i preziosismi formali non sono altro che un viatico per accompagnare la piccola Chihiro, e lo spettatore con lei, in un percorso esistenziale di crescita e scoperta di sé: tutto questo senza moralismi, senza iperboli, senza compromessi o cliché, ma con la saggezza di chi sa e l'altruismo di chi vuole mettere a disposizione degli altri la propria arte e il proprio sapere. Le qualità di un maestro, insomma, di cinema e di vita
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta