Tutti adorano i bambini. Non tutti i bambini, però ... Nella storia del cinema, molti film infatti ne presentano di irritanti, insopportabili, leziosi oltre la soglia dell'umana accettazione. Che sia a causa dei giovini attori che li interpretano, o della storia in sé, dei dialoghi, della caratterizzazione, dei foruncoli: sta di fatto che no, in quei casi sono tutt'altro che amabili. Anzi. Ispirata ad un pezzo geniale dei sublimi Turbonegro [Turbonegro hate the kids, tratto dal seminale Ass Cobra], al solito scorrettissimi, puzzolenti e più deathpunk che mai, ecco una carrellata in forma di play list di bambini/adolescenti/ragazzi al cinema che non si può che odiare.
Orsù, bando ai buonismi, ai boldrinismi, ai telefoni azzurri: confessate il vostro sanissimo disprezzo, evacuate il disgusto che avete sempre provato e (finora) taciuto ...
Nothing but a lepton - With no reason to exist - Not even worth my hate - On the bottom of my list -
I hate the kids - They got no right to live - Lowest form of life - They go no right to live -
They make me mad - And I'll tell you why - They're skateboard fags - Why don't they just die -
Worthless beings - Snotty fools - Pathetic microbes - Thinking they're so cool - Think they're so cool -
Just worthless insects - Genetic debris - Exterminate all bugs - With agent Zyklon B - Oh please -
I hate the kids - I hate their clothes - I hate their stupid looks - When I play my rock-n-roll -
And I won't rest - Until the judgment day - Then we'll see who's best - Just mark the words I say -
*Calling a judge- Destroyer of worlds - Kill all fools - Thinking they're are so cool - Thinking they're are so cool - Thinking they're are so cool - C'mon -
I hate - hate the kids - They're not cool - I hate - hate the kids - Get back to school - I hate - hate the kids - Skateboard maggot - I hate - hate the kids - Virus faggot - I hate - hate the kids - Suck my asshole - I hate - hate the kids - Destroyer of worlds - I hate the kids -
L'arma di distruzione di massa da usare in caso di invasione aliena. Dakota Fanning. Un minuscolo ma potentissimo molesto concentrato di urla isteriche, strilli acutissimi, note altissime, (ultra)suoni urticanti ultraterreni: le corde vocali del male. Hateful Vibrations, canterebbero dei Beach Boys in preda a satanici deliri black metal.
Bambina prodigio. Chi non è cresciuto vedendo (anche) i suoi film? Stupefacente. Deliziosa. Adorabile. Dolcissima. Per circa trentanove secondi. Poi vorresti essere altrove: per strada, al bar, in macchina a guidare senza meta senza sosta senza benzina, dal parrucchiere, al supermercato, in coda alle poste, da Equitalia a pagare tasse, sanzioni, arretrati, caffè e brioche per tutti, ed estinguere debiti, debitori, incendi. Incendiati, l'immagineresti quei riccioli d'oro.
Perlomeno un titolo che non inganna. E il film è orribile e fastidioso di suo. Per il resto, questa simpatica canaglia è così simpatica che spereresti quasi (ma senza quasi) che il papillon si stringesse così tanto da strangolarlo. Invece ha pure avuto dei seguiti. Come la peste bubbonica.
Figlio di. Cotanto padre, già rapper già attore ora imprenditore da tengo famiglia a tempo pieno, le sta provando tutte per farne una star. Un piccolo sé, in pratica. Brrrrrr ... E ... prrrrrrr! Odioso nell'inutile patetico remake di Karate Kid [lapidario Stuntman Miglio: Il fulcro di tutto è Jaden Smith che assume le stesse espressioni facciali del padre, che si atteggia da star e che fra un pestaggio e l'altro trova il tempo di corteggiare una coetanea orientale e ballare la break-dance.], forse addirittura peggio nella seconda prova da protagonista, quell'After Earth del fu regista M. Night Shyamalan. Cresciuto, svanite le attenuanti, rimane un'inespressività marmorea emorroidea associata ad un'idea di sé, evidentemente, un tantino sovradimensionata. Dimensionatelo in un mondo parallelo, va'.
Dunque, Kristen Stewart ha dimostrato di possedere - prima e dopo - anche discrete capacità interpretative. Ma in Twilight - capostipite di un nuovo modo di ve(n)dere l'horror agli adolescenti in cerca di "trasgressioni" ultralight accettabili dai perbenisti genitori - è insopportabile e indifendibile: il modello (poi replicato ovunque, tra cinema, mondo seriale e social) è quello della leziosissima donzella sospirosa, aspirante al bel tenebroso iper-inceronato di turno. [un passaggio arguto della recensione del sempre grande Rototom: Sopprimere è invece l’occupazione principale di questi anemici succhiasangue della nuova America puritana che anelano e soffrono, enunciano patemi d’amore, desiderano autocastrandosi con abnormi sensi di colpa e che alla fine non toccano mai una tetta. Figuriamoci il sangue.] Certo non è la sola, ed infatti i cast di questa razza bastarda (e super-conservatrice) di film traboccano di giovanissimi bamboli palestrati emo e modelle bambole. Per dirla alla Groucho di dylaniata memoria: «Ah, se tu mi amassi...» «Ma no che non ti amasso!». Amassarli tutti, invece.
Qua la scelta è ampia. Hanno infestato per anni i pomeriggi televisivi con filmetti insulsi e "per famiglie" (l'Anticristo del cinema, probabilmente), in cui le Olsen interpretavano 'ste gemelle ("due gemelle" è l'inizio di molti titoli italiani) variamente combinaguai infilate in situazioni dalle quali escono poi sempre vincenti. Detestabili a prescindere (e praticamente scomparse dalle sale, grazie!). P.S.: loro sorella è la talentuosa e lanciatissima Elizabeth che - comprensibilmente - un po' si vergogna, di cotanta parentela.
Ovvero i mocciosi, i mocceschi, il moccio della meglio gioventù de Roma: Step, Babi, Gin, Madda, Pollo, Caro, Alis, Clod, Niki ... Interpretati la massimo delle loro possibilità - si fa per dire per non dire per non ridere - dai vari Scamarcio, Chiatti, Saunders, Quattrociocche, Olivier (no, non è Laurence. Credo). Estiqaatsi. Direbbe che forse la droga, dopotutto, non è così male. Scusa, ma 'sti ggiovini immaginati da Moccia e dintorni - tutti bellimodelli ribellione da amicidimaria, amorazzi soap da chissenefrega e gergo da cerebrolesi -, li vorrei accoppare.
[avvertenza importante: i video sotto postati possono causare gravi danni alla salute mentale. Si declina ogni responsabilità in merito. Tiè]
più o meno coetanea della Temple e altrettanto insopportabile. Stucchevolmente canterina ebbe una breve stagione di successo (soprattutto in America (bastano alcuni titoli per farla (cordialmente) detestare :"Tre ragazze in gamba", "Quella certa età", "Primo bacio", "Le tre ragazze in gamba crescono", "Prima è stata Eva", "Die pantofole e una ragazza"
...onestamente, a me piacciono i "bambini leccati", perfettini, anche sapienti. Quelli che non danno tanto fastidio, sanno stare al loro posto e vivono di fiammate d'intelligenza. Con i bambini ci vivo e posso assicurarvi che, a dispetto dei film, meglio sempre Shirley Temple, che una qualsiasi piccola peste. Chi dice il contrario, francamente....si merita la piccola Regan!
star del telefilm "Genitori in blue jeans", idolo delle adolescenti, molto carino, faccia da canaglia e assai simpatico (le battute che gli davano da recitare facevano ridere parecchio) ma col tempo il suo personaggio, Mike, (e di riflesso Kirk) si è fatto insopportabile, e la new entry Leonardo di Caprio, ancora un ragazzino, finisce per soppiantarlo definitivamente. Amen.
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