In occasione dell'apertura dell'EXPO 2015 a Milano, ecco una playlist interamente dedicata non al cibo, bensì al particolare rapporto che intersiste tra il cibo e l'uomo, e a come il mondo del cinema di ieri e di oggi abbia tentato di descrivere questo rapporto. Buon appetito!
Tim Burton, rispetto a Mel Stuart, tinge la fabbrica di dark e mette in primo piano l'ossessione (nata durante l'infanzia) dello stralunato e quasi pazzoide Willy Wonka-Johnny Depp per i dolciumi e soprattutto per il cioccolato. Un film che parla di dolci non era mai stato così amaro e psicologico.
Una presa in giro arguta e forse anche cupa delle manie consumistiche degli anni Novanta e Duemila. Hamburger che piovono dal cielo, gelato che precipita come neve: è un Eden o l'inizio di un tunnel senza fine? E soprattutto: è solo un cartoon basato sull'iberbole o pura realtà? Ai posteri l'ardua sentenza.
Una provocazione che sembra grottesca e gonfiata ma che invece rappresenta un fenomeno reale, sempre più tragico e dilagante: l'obesità da fast food. Ma purtroppo, finché la TV continuerà imperterrita nel declamare a voce spiegata che sia ”meglio vivere grassi, contenti e poco che magri, tristi e tanto”, ne usciremo con fatica.
Un perfetto esempio di come il cibo possa unire i diversi, di come la cucina possa rappresentare un ideale in comune con le altre popolazioni della Terra. Certo, i Tedeschi mangiano crauti, gli Italiani mangiano spaghetti, i Francesi mangiano baguette, gli Australiani mangiano noci macadamia, ma se c'è una cosa certa è che tutti mangiamo.
Con Marcello Mastroianni, Philippe Noiret, Michel Piccoli, Ugo Tognazzi, Andréa Ferréol
In streaming su CineAutore Amazon Channel
Rimanendo nel tema – proposto da cherubino – del binomio cibo-sesso, uno zaffiro del grottesco all'italiana degli anni Settanta, con attori straordinari. Sul filo dell'edonismo, l'abbuffata del film di Ferreri contempla il suicidio mangereccio e crapulone (cioè la vita godereccia) come unica felice via di uscita.
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