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HALLOWEEN 9 - The Night of the Shape
di scapigliato ultimo aggiornamento
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HALLOWEEN 9 - The Night of the Shape

La questione sulla serialità della saga di Halloween, o saga della Zucca, o saga di Michael Myers, o saga del lungo coltello da cucina, è questione spinosa.

Vediamo un attimo come si è evoluta la storia dei personaggi.

Nel 1978 Michael Myers torna a casa, ad Haddonfield per continuare quello che aveva lasciato in sospeso dopo aver ucciso la sorella Judith. All’appello manca la sorella minore, Cynthia Ann, che dopo quell’orrendo delitto nella notte di Halloween del 1963 viene adottata dagli Strode e prende nome Laurie. Incongruenza: i genitori? I signori Myers perché non sono mai rientrati nella serie? Non erano anche loro un ipotetico obiettivo di Michael?

Laurie Strode sopravvive al primo massacro del ’78 e sarà di nuovo minacciata dal fratello nella stessa notte, all’ospedale in cui è ricoverata. Poi sparirà nel nulla, cambierà identità, se ne andrà lontano, dall’Illinois alla California e si farà chiamare Keri Tate e avrà un figlio John. Ma non è tutto così semplice. Infatti, prima di ritrovare la sorellina Michael ha passato dieci anni a inseguire la nipotina, Jamie Lloyd, figlia di Cynthia/Laurie, difesa strenuamente da Rachel Carruthers e dalla sua famiglia che l’aveva presa in affidamento dopo la morte della madre che, nella realtà finzionale, scopriremo aver solo cambiato identità e paese.

Scampata anche la piccola Myers al nuovo massacro, Michael ritorna un anno dopo per tentare di ucciderla. Non ci riuscirà. In compenso nella mattanza perderà la vita Rachel Carruthers. La piccola nipotina di Michael viene però rapita da un uomo vestito di nero che la terrà segregata per anni fino a che, giunta in età feconda, la farà accoppiare con il diabolico zio, da cui avrà un bambino, Steven. Jamie Lloyd adulta riesce comunque a scappare dal covo di questa terribile setta che ha nel culto di Thorn la venerazione per il male puro rappresentato da Michael Myers. Non le servirà fuggire, lo zio la troverà e la ucciderà, senza però riuscire a prendere il bambino suo figlio che arriverà nelle mani di Tommy Doyle uno dei bambini accuditi da Laurie Strode nella notte del 1978. Tommy è tornato a vivere davanti alla casa dei Myers, ora abitata da alcuni parenti degli Strode, e aspetta il ritorno di Michael ignaro di vivere nella stessa casa con una appartenente della setta, la vecchia signora Blankenship che consegnerà di nuovo il bambino all’uomo vestito di nero che altri non è che il dottor Wynn, vecchio amico del dottor Loomis e direttore del manicomio in cui ha vissuto a più riprese Michel, lo Smith’s Grove Sanitarium.

Da questo punto in avanti, del piccolo figlio di Michael Myers, di Tommy Doyle e Kara Strode non sapremo più nulla. La continuity si riallaccerà al presente di Cynthia/Laurie/Keri al Hillcrest Academy High School, un college privato californiano. Sappiamo solo che il dottor Loomis muore nel suo ultimo incontro con Michael. In seguito la serialità ufficiale sembra chiudere ogni ipotesi di continuità non solo facendo morire Cynthia/Laurie/Keri, ma lasciando anche che alla fine dell’ultimo massacro ad Haddonfield nella notte di Halloween del 1998 bruci completamente la casa dei Myers.

Quindi Michael “the shape” Myers insegue nella sua vita Laurie Strode, Jamie Lloyd, il figlio nato dall’incestuoso rapporto con la nipote, e infine di nuovo la sorella tanto desiderata che si fa chiamare Keri Tate.

Personalmente credo che gli episodi migliori della serie, quelli che più rispettano l’idea originale e che preservano l’elementarità dell’archetipo siano Halloween II (1981) e Halloween 4 (1988), oltre ovviamente al primo capitolo diretto da John Carpenter. Dopodiché bisognerà aspettare il 1998 per rivedere un capitolo che riporti la serie all’idea di partenza pur non riuscendo appieno nella resa stilistica del film. È il capitolo VII, Halloween 20 anni dopo di Steve Miner. Purtroppo i due capitoli precedenti, il V e il VI, nonostante la continuity zoppicante con il quarto riuscitissimo capitolo sono incentrati sul culto della spina con riti druidici che se è vero che non arrivano dal nulla visto che nella prima novelization di Halloween scritta da Curtis Richards nel 1979 l’autore ne parla ampiamente, sicuramente inquinano e disturbano la semplice linearità archetipale del primo film. Inoltre Michael, da questi capitoli in avanti, compresi i reboot inutili di Rob Zombie, sembra essere dotato di una certa coscienza. Riflette, indaga, opera scelte di depistaggio, è furbo, ragiona e pondera ogni cosa. In lui non c’è più “l’ombra della strega”, ma sembra essere un uomo reale, grande, grosso e muto, vestito da meccanico con la maschera del Capitano Kirk.

Allora, facciamo una cosa: visto che per me Halloween è soltanto Michael Myers che appare dal nulla, senza spiegazioni e che sempre senza ulteriori spiegazioni compie la sua carneficina nel tentativo di uccidere il suo vero oggetto del desiderio, che è un suo famigliare possibilmente di sesso femminile, direi che restando fedele a questa linea e alle caratteristiche fondanti della mostro-Myers, ovvero il mutismo, il segreto del suo volto, l’immortalità e quella lenta, lentissima camminata che non gli impedisce di essere sempre e comunque alle calcagna di chi insegue, si potrebbe proporre un nuovo capitolo della serie restando il più fedeli possibili alla continuity, cercando però di rattoppare qua e là i casini fatti dagli sceneggiatori precedenti.

Eccovi Halloween 9 – The Night of the Shape.

Nella playlist a seguire troverete gli attori che mi son divertito a scegliere per rimpiazzare i protagonisti degli episodi precedenti. Un aspetto che mi ha sempre affascinato della saga di Halloween e che forse è l’elemento narrativo che più mi ha coinvolto e legato alla serie è il rapporto ambiguo tra Michael Myers e il dottor Loomis, tra carnefice e vittima – ambiguità che verrà estesa anche a Laurie Strode, ma solo tardivamente, nel settimo e ottavo capitolo (qui addirittura prima di lasciarsi morire bacia il fratello sulle labbra e lo invita all’inferno). Scomparso però il dottor Loomis per ovvie ragioni bisogna trovare un personaggio che ne prenda idealmente il posto, la funzione narrativa di arci-nemico legato al mostro in modo ambiguo.

Siamo ad Haddonfield, Illinois, ai giorni nostri. Dopo la morte della madre occorsa al manicomio dieci anni prima, John Tate (Josh Hartnett) è ora un giovane padre di famiglia, sposato con la vecchia fiamma del college, Molly Cartwell (Michelle Williams), e padre di Richie, un bambino sveglio e simpatico. È veterinario e ha un negozio di animali in centro paese, uno scimpanzé adottato che porta sempre con sé e viaggia su una Pontiac GTO del 1970, nera e rossa – la stessa di Hartnett in The Faculty (1998). La famiglia è felice, anche se avvicinandosi ogni volta ad Halloween la tensione tra i due innamorati sale alle stelle e si rasenta regolarmente la crisi famigliare, accentuata da un secondo bambino che la coppia continua a perdere. Tra alti e bassi Molly trova un modo per fuggire agli incubi e inizia una relazione di solo sesso con il più adulto e maturo Bronson Kane (Timothy Olyphant), burbero vice-sceriffo di Haddonfield.

Alla vigilia di Halloween gli animali del negozio danno segni di squilibrio. Pure lo scimpanzé di casa Tate è irrequieto e le bestie delle fattorie vicine si comportano in modo atipico: una cavalla uccide a zoccolate il puledro appena nato, un toro rompe il recinto e infuriato si infila per le vie del paese fino ad essere abbattuto, una gatta uccide tutti i cuccioli e due cani si azzannano davanti agli occhi dei bambini fino a massacrarsi l’uno con l’altro. John Tate è chiamato sul luogo di ognuno di questi inconsueti incidenti. Quando la scimmia di casa morde una mano al piccolo Richie, John capisce che sta per succedere qualcosa. Farà visita a Old Brackett (James Brolin), l’ex sceriffo di Haddonfield che per la pensione ha deciso di tornare a casa pur non avendo più una famiglia. Testimone di quel primo massacro, Old Brackett confermerà i suoi timori. Entrambi parleranno allo sceriffo Jonathan “Duke” Brackett che non ha per le palle di dare retta a un vecchio scemo e a uno che si porta in giro una scimmia. Duke non è un duro, è solo un burocrate che vuole fare il politico e governa la sua contea con distacco. Solo il vice Bronson sarà disposto a credergli, con riluttanza e scontrosità, ma lo farà nonostante il rischio che la sua relazione con Molly venga a galla anche perché all’epoca del primo massacro era un bambino di 6 anni e ricorda il terrore che per decenni serpeggiò in casa sua, a scuola, nelle ville degli amici, ovunque ad Haddonfield.

Arriva Halloween e alcuni ragazzi, tra cui il fratello più piccolo di Bronson e il figlio dello sceriffo, decidono contro ogni raccomandazione di passare come ogni anno da casa Myers e compiere il solito rito propiziatorio: lasciare una coppia di verginelli a fare sesso dentro la casa per esorcizzare il male attraverso la pratica sessuale. I ragazzi avrebbero bevuto e cantato e acceso fuochi davanti alla proprietà dei Myers, in attesa dei due ragazzi, ma non li vedranno mai uscire. Michael è di nuovo a casa.

 

Ora potete cliccare sul link…. ;)

 

http://www.youtube.com/watch?v=tLJr49Ewomk

 

 

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Jamie Lee Curtis

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