Badu D Shinya Lynch

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Dopo di questo evento il Cinema non avrà più alcun senso di esistere, o forse rinascerà in maniera definitiva, una volta per tutte.

il 31 gennaio del 2020 sarà proiettato il film di Anders Weberg, "Ambiancé". Il film dura 720 ore, ovvero 30 giorni, e sarà proiettato per una sola volta, dopodiché verrà distrutto. Quest'anno avremo il piacere di vedere, nel mentre, il primo short teaser (72 minuti), mentre tra un paio d'anni sarà rilasciato il primo short trailer (7 ore e 20 minuti); il trailer effettivo, invece, sarà possibile visionarlo nel 2018 e durerà 72 ore. (http://thelongestfilm.com/)

La fine. L'inizio. Dopo si avrà ancora il coraggio di vedere? Ce ne sarà ancora bisogno? Il Cinema non sarà più lo stesso. Sprofonderà. Sparirà. Rinascerà. Sarà l'esperienza ultima. L'apocalisse necessaria nel Cinema, per il Cinema. Lo spettatore non "guarderà" semplicemente quest'opera, ma diverrà parte di essa, componente integrante della pellicola, della visione. Il Cinema si fonderà con il Tempo. Diventerà vita, e il pubblico non sarà più lo stesso. Un nuovo Big Bang. L'excipit della settima arte. Poi il silenzio. Poi il cambiamento. Nessuno sarà più come prima. Niente sarà più come prima. Forse il Cinema non si chiamerà più "Cinema". E forse ogni cinefilo potrà morire felice, annichilito.

Esistere insieme ad un film, in contemporanea. Vivere in simbiosi con ciò che più si ama.

Anders Weberg, "Ambiancé" (Svezia, 2020, 43200')

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