Il grande ateniese, prima di divenirne un eccezionale divulgatore, passò tredici anni della propria esistenza in Egitto, a Eliopoli, a studiare la Scienza Sacra (tranquilli, non lo troverete sui vostri manuali scolastici). Tredici lunghi anni nei quali apprese, tra le altre cose, i terribili segreti su questo mondo di morte e tenebra sulla cui superficie miliardi di addormentati trascinano la propria carcassa come altrettanti walking dead.
Ecco i film che quell’inganno lo fanno baluginare imprimendolo per sempre nella retina, e nel cuore, di chi guarda.
Come si sa la sceneggiatura i due Wachowski la saccheggiarono a una certa Sophia Stewart, ma poco importa: la pellicola è gnostica fin nelle midolla, e colui al quale, vedendo quelle distese sconfinate di corpi-batterie incapsulati, sia venuto un groppo alla gola, provi a chiedersi il perché.
Capolavoro in codice che completa il primo capitolo. Come insegna la mitologia egizia, Osiride deve morire per poter rinascere in Horus, grazie a Iside: Padre, Figlio e Spirito santo. Amen.
Il grande John Carpenter, nel suo film più parlante. John Nada è un personaggio che non si dimentica facilmente, e che vive in tutti quelli che tifano per lui quando inizia a menare le mani senza pietà.
Il risveglio di John Murdoch nella vasca da bagno è il risveglio dell’anima in un nuovo corpo: spaesata, dimentica di sé, ottenebrata da una interminabile, oscura notte. I nemici sono quelli di sempre.
Ancora lo gnostico Philip Dick, che dice una cosa fondamentale: l’unico modo per scombinare i loro piani, è innamorarsi. A quel punto tutto è possibile.
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