Ormai manca poco,stanotte terminera' una spasmodica attesa e finalmente sapremo se "La Grande Bellezza" di Sorrentino entrera' nel prestigioso olimpo dell'Italia al profumo di Oscar. Aldila' delle polemiche sul valore artistico del film e delle italiche critiche sulla rappresentazione del belpaese,il film di Sorrentino contiene le "stigmate" o l'appeal che tanto affascina gli americani. Una rappresentazione vacua e fatalistica d'una cerchia di popolo che ha perso se stessa,rintronata d'effimero,che il "navigatore" Servillo osserva e scruta nella piu' vasta disillusione . Potra' contenere messaggi subliminali, ridondanze autoriali eccessive e manicheismi vari,ma la "Grande Bellezza" è un opera che colpisce,fa effetto nel bene o nel male,divide,scruta e analizza come il suo Jep,riesce a "sedurre" lo spettatore nella sua dilungante omogeneita'.Stanotte incrociamo le dita e facciamo il tifo per lei,una "Grande Bellezza" di cui il nostro cinema sembra averne bisogno,dimentichiamo le critiche e per una volta tifiamo Italia.Oltre ogni campanilismo e provincialismo di fondo,un Oscar non farebbe mica male ad un cinema in crisi perpetua,che annaspa come uno spettro dei gloriosi tempi che furono.......Con questa play voglio compiere un opera di "revival" ritornando indietro nel tempo,marcando di "Oscar tricolore" le mie 7 scelte,cavalcando l'onda d'un cinema glorioso che fu,aggiungendo uno spicchio di autori e registi che il mondo c'invidiava.Nel bando delle superstizioni di sorta tifiamo Italia,e torniamo ad affezzionarci un po di piu' al nostro cinema,perchè in tempi cosi' ne ha tanto bisogno...........
Oscar autoriale,tricolore a ogni effetto,al centro di tutto un regista,artista,visionario e poliedrico. Il cinema d'ora in poi non sara' piu' lo stesso,viene inframezzato e dissezionato tra crisi umane,ricordi,sogni e reminiscenze.Fellini si pone al centro,nel coraggio di dire finalmente "IO",mostrandosi senza reticenze.Opera unica del quale il cinema italiano potrebbe vivere di rendita,Fellini/Anselmi è il ritratto/prodotto d'un tempo devastato dal boom e dalla crisi dei valori.Il geniale Federico con 8 e mezzo ci consegna l'epopea dell'animo che perdendosi ritrova se stesso,non prima di aver "giocato,illuso e scherzato" con lo spettatore.....
Con Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni, Aniello Mele, Emilio Cigoli
In streaming su Plex
Primo "Oscar" speciale per un film straniero,Vittorio De Sica apre le porte al filone "Neorealistico" dalla quale il cinema italiano risorgera' dalle ceneri della guerra.L'epos tragico dell'infanzia percorre le vie della Roma incenerita e devastata dal conflitto,tra riformatori e sofferenze l'infanzia viene segnata.Un opera meravigliosa,sincera e reale,della quale andava matto Orson Welles,che a proposito dichiaro' che De Sica riusciva a non farti "sentire" la telecamera,ma solo l'emozione.......e detto da lui non era poco.....
Il "congedo" del grande maestro,visionario,eccentrico e geniale,padre d'un modo di fare cinema innovativo,ispiratore di tante storie.Il suo ultimo Oscar si sposa con questo autentico e nostalgico ritratto d'un adolescenza riminese trasognata,inventata e "Amarcord'ata".Un opera unica tra sogno,ricordo e realta', in bilico tra grottesco e fiabesco,il borgo di Fellini mostra la poesia di un cuore adolescente........
Un Oscar "inaspettato",ovvero Petri e Volontè come personaggi o nemesi dichiarate contro lo status del potere.Un film straordinario,feroce e altamente scomodo sulla parabola metaforica del potere.Un attore e un regista contro, uomini con un credo politico agli antipodi dell'America,nonostante cio' gli States amarono indissolubilmente una pellicola che è la miglior critica esistente sul meccanismo del potere........
Un Oscar "immeritato" per un grande del cinema,Vittorio De Sica dopo i fasti neorealisti di "Ladri di biciclette" e "Sciuscia" pone al centro un trittico di commedie sentimentali e italiche tratti da De Filippo,Moravia e Zavattini.Con la premiata ditta Mastroianni e Sofia Loren il grande Vittorio crea un "filmetto" da commedia italica "ad hoc" per il pubblico americano......da rivedere......
Con Philippe Noiret, Salvatore Cascio, Jacques Perrin, Leopoldo Trieste, Marco Leonardi
In streaming su Rai Play
Giuseppe Tornatore nella Sicilia d'infanzia,nel paesino di fantasia al nome di Giancaldo.L'amore per il cinema passa nei romanticismi d'appendice di baci passionali,casti o rubati. Toto' e il suo mentore Noiret parlano la lingua delle nostalgie e del cuore,d'un passato dolce ed un presente di rimpianti,il tempo odierno ha il sapore di una becera volgarita' che ha dimenticato la passione e il cuore......Oscar nostalgico.....
Ultimo "Oscar tricolore",Benigni rifa' il verso dei Chaplin o Lubitsch,sperimentando il riso nella tragedia.L'Olocausto nazista da orrore diventa gioco,l'innocenza di un bimbo va protetta,salvata,esautorata dal male profondo.Il papa' Benigni si porta a casa 2 Oscar,miglior film,e miglior attore,premio storico e mai accaduto per un film in lingua straniera.L'Italia e l'America celebrano il giullare toscano,Sofia Loren grida "Roberto!!!!" e tutti siamo li a commuoverci e chi a storcere il naso,il film è gradevole,ma siamo sicuri che lo spessore registico o "autoriale" meritava tanto......?.......
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