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Visioni parziali: il "mio" 2013
di AtTheActionPark ultimo aggiornamento
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Visioni parziali: il "mio" 2013

Tirando le somme (fatte in base ai film che ho visto), devo dire che questo 2013 è stato un anno un poco inferioriore rispetto allo strepitoso 2012 - per non parlare, poi, del 2011. Ma un film, in particolare, è riuscito a raggiungere davvero il peso di opera totale e definitiva - in senso strettamente cinematografico -: Stray Dogs, del regista taiwanese Tsai Ming-liang. È questo, sicuramente, il mio film dell'anno, che mi ha obbligato a riconsiderare tutto il cinema precedente del cineasta orientale, e non solo. Il film, presentato quest'anno al Festival di Venezia, ha ottenuto un ottimo riconoscimento, conquistando il Gran Premio della Giuria, a dimostazione di una riconosciuta e indiscutibile necessità

Proprio in queste settimane sono uscite le classifiche di due delle riviste più importanti di critica cinematografica, «Sight & Sound» e i «Cahiers du Cinéma», che coronano alla prima posizione due film sicuramente particolari e affatto scontati, ovvero The Act of Killing, il bel documentario sperimentale di Joshua Oppenheimer, e Lo sconosciuto del lago, il noir metafisico gay di Alain Guiraudie. Ben più discutibile, per quanto mi riguarda, la presenza in entrambe le classifiche di un film come Gravity.

Il 2013 è stato sicuramente un anno di film molto discussi, a partire dal vincitore del Festival di Cannes, La vita di Adèle, a detta di molti (ma non per me) uno dei vertici dell'anno. Così come ha ottenuto (e continua ad ottenere) grande successo critico in tutto il mondo il sorrentiniano La grande bellezza, nemmeno questo da me particolarmente apprezzato, a cui però gli riconosco il merito di "scoprire", una volta per tutte, le carte del suo cinema. In molti, nella critica italiana, hanno promosso (come potevano, ci sarebbe da aggiungere, dato che è uscito un pochissime sale!) l'ultimo film di Jia Zhang-ke, Il tocco del peccato, per molti la Palma d'Oro mancata, un film certamente interessante nonostante i dubbi sul cambio di rotta repentino da parte del regista cinese: una mossa un po' azzardata e forse ancora confusa, in fase di definizione. Il nuovo di Farhadi, Il passato, mi è parso un deciso passo indietro rispetto al precedente Una separazione, dimostrando forse la frettolosità con cui si è elogiato questo regista. Due glorie del passato come Roman Polanski e Woody Allen hanno dimostrato di essere ancora capaci di realizzare opere tutt'altro che accomodanti, mentre Ozon, regista forse un po' troppo idolatrato, con Giovane e bella non va più in là dell'ottima confezione - come accade, d'altronde, anche per la trasferta americana di Park Chan-wook, con l'irrisolto Stoker. Ben più affilato, sempre per quanto riguarda la "confezione", mi è parso invece Paul Schrader, che con il teorico The Canyons sta conquistando un ottimo riscontro critico dopo gli sberleffi con i quali la sua pellicola è stata accolta durante la proiezione ufficiale a Venezia. Faccio una menzione a parte per un regista che amo molto, Bruno Dumont, che con Camille Claudel 1915 ha dimostrato a tutti la capacità di reinventarsi senza perdere la rotta. Un film di passaggio lo è anche Moebius, l'ultima opera di Kim Ki-duk: un gioco provocatorio (e anche abbastanza liberatorio) di un regista che, però, non riesce più a "graffiare" come in passato. Ulrich Seild ha concluso ottimamente la trilogia intitolata Paradise con il capitolo Hope, che rientra direttamente tra i suoi film più sofferti. Tra gli altri, ci sono stati anche un dimenticabilissimo - sempre a mio parere, si intende! - Wong Kar-wai, e una prova più che godibile ma priva di sostanza di Villeneuve.

Purtroppo mi mancano ancora diversi film che, sono certo, potrebbero avere un peso determinante in questa mia classifica: parlo dell'ultimo di Hirokazu Kore-eda, Like Father Like Son, de La moglie del poliziotto, di Hard to Be God, dell'ultimo Jarmush... come ho scritto nel titolo, questo è solo un giudizio assolutamente parziale!
Ma ora lascio spazio ai film che più mi hanno colpito quest'anno...

PS: CHIUNQUE ABBIA VOGLIA, PUO' MANDARE LA SUA TOP DELL'ANNO O UN SUO BILANCIO SUI FILM DEL 2013.... SAREBBERO DAVVERO MOLTO GRADITI!

Playlist film

Stray Dogs

  • Drammatico
  • Taiwan, Francia
  • durata 138'

Titolo originale Jiao You

Regia di Tsai Ming-liang

Con Lee Kang-sheng, Lee Yi-Cheng, Lee Yi-Chieh, Chen Shiang-chyi, Lu Yi-Ching, Chen Chao-rong

Stray Dogs

Venezia 2013.
Tra le più audaci, rigorose, dense riflessioni sul mezzo cinematografico e sulla visione che mi sia mai capitato di assistere. Un'esperienza straziante, toccante, viscerale. Un film concepito unicamente per essere vissuto in sala.

Rilevanza: 1. Per te? No

The Story of My Death

  • Sperimentale
  • Spagna, Francia
  • durata 148'

Titolo originale Historia de la meva mort

Regia di Albert Serra

Con Vincenc Altaio Morral, Clara Visa, Lluis Serrat Masanellas, Xavier Pau, Noelia Rodero

The Story of My Death

Torino Film Festival/Locarno 2013.
Raffinatissima e anarchica indagine filosofica dalla forma esplosa. L'incontro di miti e icone (Casanova e Dracula) che stridono tra loro, superandosi e/o accavallandosi ininterrottamente.

Rilevanza: 1. Per te? No

Solo Dio perdona

  • Azione
  • USA, Francia, Danimarca
  • durata 90'

Titolo originale Only God Forgives

Regia di Nicolas Winding Refn

Con Ryan Gosling, Kristin Scott Thomas, Vithaya Pansringarm, Rhatha Phongam, Gordon Brown

Solo Dio perdona

In streaming su Timvision

vedi tutti

Cannes 2013.
Refn si è accorto - finalmente - del nulla che si cela dietro l'immagine cinematografica del suo cinema, e si abbandona ad essa. E noi con lui.

Rilevanza: 1. Per te? No

Under the Skin

  • Fantascienza
  • Gran Bretagna
  • durata 104'

Titolo originale Under the Skin

Regia di Jonathan Glazer

Con Scarlett Johansson, Krystof Hádek, Robert J. Goodwin, Paul Brannigan, Michael Moreland

Under the Skin

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Venezia 2013.
Un film in abisso, che sprofonda; ipnotico, e che non cerca spiegazioni. Che usa ed abusa del corpo divistico, immediatamente riconoscibile, con fare quasi terroristico.
Dopo la videoarte e prima del videoclip.

Rilevanza: 1. Per te? No

Venere in pelliccia

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 90'

Titolo originale La Vénus à la fourrure

Regia di Roman Polanski

Con Emmanuelle Seigner, Mathieu Amalric

Venere in pelliccia

In streaming su Amazon Video

vedi tutti

Cannes 2013.
Il cineasta si confessa, si mette alla gogna. Ma che sia, invece, tutto uno sberleffo? Mentre noi siam qui a chiederci il senso del film (femminista? misogino?), forse lui, Polanski, se la ride beffardamente.

Rilevanza: 1. Per te? No

Bastards

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 120'

Titolo originale Les salauds

Regia di Claire Denis

Con Vincent Lindon, Chiara Mastroianni, Julie Bataille, Michel Subor, Lola Creton

Bastards

Cannes 2013.
Un noir dell'anima e del corpo.  La Denis riprende, con la sua solita maestria, gli scarti, i non detti, i silenzi. Una tensione che esplode, di rimando, solo nei gli ultimi, indicibili minuti del film.

Rilevanza: 1. Per te? No

Lo sconosciuto del lago

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 97'

Titolo originale L'inconnu du lac

Regia di Alain Guiraudie

Con Pierre Deladonchamps, Christophe Paou, Patrick Dassumçao, Jérôme Chappatte

Lo sconosciuto del lago

In streaming su Chili

vedi tutti

Cannes 2013.
Film puramente teorico, freddo e ambiguo; che ha suscitato scandalo e interesse, forse per le ragioni sbagliate. Un film che drammatizza l'istinto voyeuristico dello spettatore.

Rilevanza: 1. Per te? No
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