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Sequenze di cinema visionario
di steno79 ultimo aggiornamento
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Sequenze di cinema visionario

In italiano il termine “visionario” indica le persone che hanno visioni soprannaturali o allucinazioni visive, e in passato veniva spesso associato, talvolta anche in senso negativo, ai mistici religiosi e agli schizofrenici o ai malati di mente. Tuttavia, nella critica d’arte e in quella cinematografica in particolare, il termine ha finito per significare “opera connotata da situazioni e immagini fantastiche, oniriche e irreali, di forte impatto visivo” (cf. http://www.treccani.it/vocabolario/visionario/). Un dibattito sul cinema visionario sarebbe lungo e complesso e sicuramente è stato già affrontato anche sul nostro sito in diverse playlist, anche se non ho avuto il tempo di controllarle personalmente. Quali sono i registi più visionari in circolazione, oppure quelli più importanti del cinema del Novecento? Credo che nessuno possa contestare una sorta di primato ideale a David Lynch, in questo senso, oppure smentire la “visionarietà” di molti film di Federico Fellini, Emir Kusturica, Terry Gilliam, Andrei Tarkovskij, Sergej Paradzanov, Danny Boyle, Alejandro Jodorowski ecc. Tuttavia, più che fare un elenco di registi, in questa play proporrò una descrizione di alcune sequenze particolarmente rappresentative di questa tendenza; chi vuole aggiungere altre scene, film o registi è il benvenuto.

Playlist film

Underground

  • Grottesco
  • Jugoslavia, Francia, Germania, Ungheria
  • durata 192'

Titolo originale Underground

Regia di Emir Kusturica

Con Miki Manojlovic, Lazar Ristovski, Mirjana Jokovic

Underground

Il matrimonio di Jovan, figlio dell’eroe della resistenza jugoslava il “Nero”, celebrato nei sotterranei che danno il titolo al film stesso. La sequenza è molto lunga e articolata e fondamentale per gli snodi narrativi del film: particolarmente affascinante nella sua “follia visionaria” il momento dell’arrivo della sposa Jelena, introdotto da una struggente melodia tzigana suonata al violino (qualcuno sa il nome di questo celebre brano musicale?), con la sposa trainata per aria da un complicato sistema di ganci e corde manovrato da alcuni invitati. La “sposa volante” passa sopra una lunga tavolata dove tutti i commensali applaudono e brindano al futuro della coppia, con il dettaglio del velo dell’abito nuziale che lambisce gli invitati stessi, mentre lo sposo Jovan guarda la ragazza con occhi estasiati, che tradiscono una natura ingenua e sostanzialmente infantile, e il Nero continua a dire che il figlio è uguale a lui. L’immagine della sposa volante si ritrova sulla locandina del film ed è divenuta celeberrima, al pari di quella di una scimmia che entra in un carro armato, in una scena di poco successiva.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

8 1/2

  • Grottesco
  • Italia
  • durata 140'

Regia di Federico Fellini

Con Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk

8 1/2

In streaming su CineAutore Amazon Channel

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Nel massimo capolavoro felliniano le scene visionarie sono diverse, a partire dall’incubo che apre il film, e si era in un periodo, quello degli anni ’60, in cui questa particolare tendenza non aveva ancora preso molto piede. L’in­serto visionario più celebre e memorabile resta quello dell’harem: il regista Guido Anselmi si immagina in un personale harem popolato da tutte le donne più importanti della sua vita, dalla moglie Luisa all’amante Carla alle attrici del suo nuovo film fino alle amiche e confidenti. Nell’harem Guido è trattato come un pascià, con bagni caldi in una tinozza e ballerine pronte a soddisfare ogni sua voglia di svago, ma ad un certo punto proprio una ballerina, Jacqueline, che deve recarsi ai piani superiori per raggiunti limiti di età, innesca una rivolta in questo gineceo contro il “tiranno”, rivolta che viene rapidamente sedata dallo stesso Guido a colpi di frusta. La scena fantastica si chiude con Guido a capotavola che sostiene che “La felicità consiste nel poter dire la verità senza far mai soffrire nessuno”. Un pezzo di cinema memorabile, figurativamente e ritmicamente scatenato.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Eraserhead

  • Grottesco
  • USA
  • durata 90'

Titolo originale Eraserhead

Regia di David Lynch

Con Jack Nance, Charlotte Stewart, Jeanne Bates, Judith Anna Roberts

Eraserhead

In streaming su Raro Video Amazon Channel

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L’opera prima di David Lynch può essere definita un film integralmente visionario, sperimentale ed allucinato, un film volutamente irraccontabile e senza trama in cui contano soprattutto le immagini e il loro potere di suggestione onirico-morboso. E’ il racconto di un uomo imprigionato in un’esistenza triste e senza prospettive, che cerca una via di fuga provvisoria nel sogno che, però, si tramuterà velocemente in un incubo. Tra le varie scene, colpisce soprattutto la parte finale dove il protagonista con i capelli ritti sulla testa uccide con le forbici il feto mostruoso partorito dalla fidanzata, che si riempie di sangue e di un liquido schifoso che lo sommerge mentre la sua testa si ingigantisce; nel frattempo, la lampada della stanza si accende e si spegne ossessivamente, vediamo immagini di un misterioso pianeta che si frantuma, di un uomo che aziona una leva che sembra sull’orlo di un collasso e della cantante deforme del radiatore che abbraccia il protagonista mentre lo schermo è invaso da una luce bianca. Un’odissea puramente mentale ed interiore ed un viaggio nei meandri più oscuri dell’animo umano.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Zabriskie Point

  • Drammatico
  • Italia, USA
  • durata 112'

Titolo originale Zabriskie Point

Regia di Michelangelo Antonioni

Con Mark Frechette, Daria Halprin, Rod Taylor, Paul Fix, Bill Garaway, G.D. Spradlin

Zabriskie Point

In streaming su Apple TV

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In uno dei suoi film più fraintesi dalla critica e dal pubblico, Michelangelo Antonioni dimostra una genuina vena visionaria in almeno due sequenze, quella delle coppie che amoreggiano nel deserto e quella finale della distruzione dei simboli del consumismo. “Dallo sguardo teso, terribile che Daria rivolge alla villa capiamo che il desiderio, la rivolta, a lungo repressi stanno per esplodere. E la villa esplode in un tremendo boato: una fiammata, un gigantesco fungo si alza nel cielo, una pioggia di detriti tutt’intorno. Inquadrate da angolature sempre più ravvicinate, le esplosioni si moltiplicano senza interruzioni a un ritmo sempre più accelerato. Poi, dopo una rapidissima panoramica, il quadro cambia: cominciano ad esplodere al rallentatore anche gli oggetti, mobili, televisore, armadi e frigoriferi con i loro contenuti volano lentamente in frantumi, si sfilacciano in forme mostruose, lievitano nello spazio senza peso come meteoriti di carta. Il ritmo trasognato della musica dei Pink Floyd esplode in un “fortissimo” quando per ultimo volano in aria anche i libri della biblioteca…” (Aldo Tassone, I film di Michelangelo Antonioni, Gremese editore, 1990, pag. 155-56).

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

2001. Odissea nello spazio

  • Fantascienza
  • Gran Bretagna
  • durata 141'

Titolo originale 2001: A Space Odyssey

Regia di Stanley Kubrick

Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter

2001. Odissea nello spazio

In streaming su Now TV

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Anche il grande Stanley Kubrick è stato un maestro della visionarietà in alcuni dei suoi capolavori più celebrati come “Shining” (tutte le apparizioni fantasmatiche nell’Overlook Hotel) o “Arancia meccanica” (le scene di violenza girate come un balletto astratto, la scena d’amore a tre nell’appartamento di Alex con l’accelerazione ecc.). Tuttavia, se devo scegliere una singola sequenza, non c’è dubbio che questa sia la scena chiamata “Giove e oltre l’infinito” in “2001:odissea nello spazio”. In questa scena, paragonabile ad un trip psichedelico, l’astronauta Bowman arriva nell’orbita di Giove e avvista un monolito nero a cui prova ad accostarsi con una capsula, ma viene risucchiato in una specie di tunnel di luce colorata, viaggiando a grande velocità attraverso vaste distese spaziali e assistendo a misteriosi fenomeni cosmologici, prima di ritrovarsi invecchiato in una stanza arredata nello stile “Luigi XVI”. L’impatto della sequenza è indescrivibile a parole, ma, grazie anche alla magia degli effetti speciali pionieristici coordinati dallo stesso Kubrick, si tratta davvero di un’esperienza di pura visione che ha cambiato per sempre le coordinate del film di fantascienza.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Lo specchio

  • Commedia
  • Iran
  • durata 95'

Titolo originale Ayneh

Regia di Jafar Panahi

Con Aida Mohammadkhani, Kazem Mojdehi, M. Shirzad, Naser Omuni

Lo specchio

In questa personale antologia non poteva mancare anche il grande visionario russo Andrei Tarkovskij, di cui potrebbero rientrare tutte le pellicole da “Solaris” fino al “Sacrificio”. Tuttavia, personalmente scelgo alcuni frammenti onirici da “Lo specchio”, un "poema cinematografico" costruito con estrema libertà narrativa e drammaturgica, con sequenze di intenso lirismo e altre piuttosto oscure ed ermetiche che metteranno a dura prova la resistenza di alcuni spettatori. In particolare c’è una scena onirica in cui si vede la madre del protagonista che si lava i capelli in un catino d’acqua aiutata dal padre, poi improvvisamente sembrano crollare dei pezzi del soffitto e inizia a piovere in casa, l’acqua scorre lungo le pareti e trasforma la casa in una specie di acquitrino, poi la madre sembra avere una levitazione che la solleva da terra… Il simbolismo non è sempre di facile lettura in questo “cinema di poesia” che compie una riflessione autobiografica dell’artista sul proprio presente e sul proprio passato, sul privato e sul pubblico del proprio paese realizzata alternando scene di fiction e brani di cinegiornali d'epoca, momenti di abbandono visionario e altri di scavo introspettivo e psicologico.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Persona

  • Drammatico
  • Svezia
  • durata 79'

Titolo originale Persona

Regia di Ingmar Bergman

Con Bibi Andersson, Liv Ullmann, Gunnar Björnstrand, Margaretha Krook, Jörgen Lindström

Persona

In streaming su Amazon Video

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Ingmar Bergman non è stato forse uno dei registi più visionari della sua epoca, ma nella sua opera non mancano significative eccezioni, come ad esempio le scene oniriche de “Il posto delle fragole” e di “Persona”. In particolare, la scena iniziale di quest’ultimo film. “Persona ha dichiaratamente diverse chiavi di lettura. E’ lo stesso Bergman a suggerircelo quando all’inizio ci fa vedere alcune immagini apparentemente in libertà, accomunate dal fatto di rappresentare il cinematografo: carboni dell’arco voltaico di un proiettore, pellicola che scorre, sequenza di cinema muto e poi mani di bambino, sacrificio di un agnello e mano di Cristo inchiodata, neve sporca, bambino che cerca di aggrapparsi invano a un’immagine di donna irraggiungibile… Questo “siparietto” ritorna a metà del film, nel momento chiave in cui il rapporto tra le due donne si fa critico, e poi alla fine, quando la pellicola sembra prendere fuoco e autoannullarsi. Bergman ci raccomanda così, brechtianamente, di prendere il film come film, e non come riproduzione della vita. Ma ci avverte anche che il suo film si può leggere in diversi modi, senza che l’uno escluda l’altro. Più precisamente, in senso estetico (il cinema cinema), in senso spiritualista (l’agnello e Cristo), in senso psicanalitico, o quanto meno psicologico o psichiatrico (il bimbo)” (Sergio Trasatti in “Ingmar Bergman”, Il Castoro Cinema, pag. 85-86).
 

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