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2013, buona la prima
di BobtheHeat ultimo aggiornamento
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2013, buona la prima

Ecco una mia prima playlist in merito alla produzione 2013. Spero ne possa seguire un'altra nei prossimi mesi. Conto molto personalmente su "12 years a slave". Ma anche su qualche altro titolo, come ad esempio "Her". Devo recuperare "The Canyons", che mi è sfuggito dalle mani un paio di volte. Usciranno poi anche  "Blue Jasmine", The Wolf of Wall Street (quando? il 23/1?), "American Hustle". Sì, sono fiducioso per altri possibili magnifici" sette.

Playlist film

Solo Dio perdona

  • Azione
  • USA, Francia, Danimarca
  • durata 90'

Titolo originale Only God Forgives

Regia di Nicolas Winding Refn

Con Ryan Gosling, Kristin Scott Thomas, Vithaya Pansringarm, Rhatha Phongam, Gordon Brown

Solo Dio perdona

In streaming su Timvision

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A Cannes  è stato massacrato dalla quasi totalità della stampa. Ne prendo serenamente atto. Quello di Refn è un Cinema che da sempre divide pubblico e critica. Certamente "Solo Dio perdona" è un film veramente estremo e per questo destinato a creare, ancor più del solito, gruppi di sostenitori e di detrattori. Sono ancora una volta tra i primi, perchè amo lo sguardo potente del regista, la Sua capacità di spiazzare il pubblico, (vedi anche il personaggio interpretato alla perfezione da una sorprendente Kristin Scott Thomas), di creare sequenze di enorme impatto capaci di "rimanere dentro" (di me) anche a distanza di ore. Detto ciò, è lecito rifiutare persino in modo totale il film (è piaciuto solo a me a ad altri 4 gatti in croce) e non sono affatto sorpreso che da Cannes, in una edizione (pare) di grande qualità e con una giuria (tra l'altro) presieduta da Spielberg, Maestro della narrazione, sia tornato a mani vuote. Come per altro "The Immigrant". E "Venere in Pelliccia". E al " Il Passato" solo il premio (fuori luogo, essendo un film corale) per la miglior attrice.   Peace !

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

La grande bellezza

  • Drammatico
  • Italia, Francia
  • durata 150'

Regia di Paolo Sorrentino

Con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Carlo Buccirosso, Iaia Forte

La grande bellezza

In streaming su Infinity Selection Amazon Channel

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Lo so, molti lo detestano quel "terrone arrogante" (messaggio inviato in box al sottoscritto: grazie !) di Paolo Sorrentino. Di certo lo apprezzano di più in Francia. Per quanto mi riguarda,  è uno dei miei "amori" più grandi degli ultimi 10 anni. E lui e Servillo me li tengo stretti stretti. "La grande bellezza" , può ovviamente non piacere, ci mancherebbe (si può fare a meno di Sorrentino come di chiunque altro: io da oggi di sicuro non mi filerò più  Jia Zhang-Ke...) anche perchè non racconta propriamente una (convenzionale) storia. Forse è soprattutto per questo motivo che non ha convinto Spielberg & co in quel di Cannes. Ma è un film che regala molti momenti di grande Cinema, un istrionico e gigantesco Servillo, disilluso funambolo del lessico e innumerevoli immagini da incorniciare,  di quelle che lasciano a bocca aperta, grazie al consueto meraviglioso lavoro alla fotografia di Bigazzi. Un vetta del Cinema di Sorrentino insieme a "Le conseguenze dell'amore". Difficile rappresentare meglio il nulla, il vuoto dei nostri giorni. Solo a ripensarci, uno di quei film che, come si suol dire, "crescono" dentro (di me) anche a distanza di giorni dalla visione. Sì, "La grande bellezza" è "una bellezza" di film.

****ps: è fresca dell'altro giorno la notizia dell 4 nominations ottenute dal film agli EFA: film regista,attore e sceneggiatura.  Staremo a vedere.****

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

C'era una volta a New York

  • Drammatico
  • USA
  • durata 120'

Titolo originale The Immigrant

Regia di James Gray

Con Jeremy Renner, Marion Cotillard, Joaquin Phoenix, Dylan Hartigan

C'era una volta a New York

In streaming su Nexo Plus

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Avevo letto notizie poco confortanti a riguardo del film, di un'accoglienza abbastanza tiepida in quel di Cannes. A caldo non me ne capacito. Personalmente mi è sembrato un grande film, di straordinaria potenza drammaturgica, curato in ogni dettaglio, (molti i richiami al "Il Padrino parte seconda" e a "C'era una volta in America") fotografato da par suo dal Maestro Darius Khondji e recitato meravigliosamente, in particolare da una nuovamente sublime (dopo "Un sapore di ruggine ed ossa") e commovente Marion Cotillard (x inciso il film era in lingua originale). Ma sono eccezionali anche Joaquin Phoenix (che non si limita a fare il pazzo: comunque per quelle parti, chi meglio di lui e/o Michael Shannon) e lo stesso Jeremy Renner (dopo "Two lovers" un altro triangolo amoroso pieno di energia e dai toni melodrammatici) in un ruolo minore ma incisivo. Gray riesce a dirigere sempre al meglio gli attori, nessuna novità. Credo che "The immigrant" sia il Suo film più personale ed importante. Cinema classico, già visto, che non inventa nulla, è vero. Ma sono veramente molte le scene di grande impatto emotivo (Lo scontro sul pianerottolo di casa tra Phoenix e Renner, il momento in cui la Cotillard si confessa e, con tono sofferto, disperata, sussurra al prete:"Uso il mio corpo per fare soldi, lascio che lo usino"). E cosa dire della scena finale, con quella inquadratura sapientemente pittorica che incornicia alla perfezione il destino dei protagonisti? Allora mi faccio una domanda (retorica) e (mi)lancio una provocazione: se lo stesso film, il medesimo risultato, fosse stato "firmato" da(i "miei") Scorsese e/o Eastwood, vuoi vedere che l'accoglienza sarebbe stata ben diversa? Sì, nessun dubbio. James Gray è un regista a mio avviso (inspiegabilmente) sottostimato. E i suoi film ("Little Odessa", "I Padroni della notte"...ok cadeva nel finale..ma quante "fiammate" al suo interno, ed il magnifico "Two Lovers") mi regalano sempre momenti di grande Cinema. Pazienza se non vincono quasi mai dei premi ed incassano poco.  ***ps. Ma che "chiavica" di titolo gli hanno dato qui in Italia : cos'è , pensano che adesso, chiamato così, lo vanno a vedere più persone? Ma per favore!

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Monsters University

  • Animazione
  • USA
  • durata 105'

Titolo originale Monsters University

Regia di Dan Scanlon

Monsters University

In streaming su Disney Plus

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Ci vuole anche sana leggerezza e voglia di divertirsi. E quale migliore occasione di "Monsters University" , film geniale con cui la Pixar ritorna alla forma migliore dopo il mezzo passo falso di "Cars 2" e il discreto e nulla più "The Brave - Ribelle", (più che altro un Disney, dai) generosamente premiato con l'Oscar. Film intelligente e di puro divertimento, coloratissimo e veramente pirotecnico, ricco di decine e decine di trovate comiche, (sono talmente tante che mi è impossibile al momento cercare di elencarne qualcuna) di soave leggerezza e pungente ironia, che scorre via liscio e veloce dall'inizio alla fine. Altro che "Turbo" ! Se non si raggiunge la perfezione è "solo" per la mancanza del "grande" momento "Chapliniano" (su tutti il libro/racconto della vita matrimoniale di Carl ed Ellie in "Up" e buona parte di Wall-E). Per chi scrive, ragazzini compresi (e selo dicono loro, credetemi, c'è da fidarsi) persino superiore al primo episodio.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Gravity

  • Fantascienza
  • USA
  • durata 93'

Titolo originale Gravity

Regia di Alfonso Cuarón

Con Sandra Bullock, George Clooney

Gravity

In streaming su Amazon Video

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Lo dico subito. Mi accodo immediatamente ai numerosi sostenitori del film. Eh sì, "Gravity" mi ha colpito veramente molto, tanto che mi risulta facile dire che è il miglior sci-fi visto in sala dal sottoscritto dai tempi (superandolo) di "Moon". Film teso, asciutto, di raro equilibrio, di grandissimo impatto visivo, orchestrato da Cuaron, "da oggi" vero grande Director, senza nessuna sbavatura: persino la sua durata (sono secchi ed incalzanti 90 minuti che passano tutti d'un fiato) è perfetta. Ho adorato moltissime sequenze del film, lo stile e la mano del regista, veramente mirabile. Che bello vedere la macchina da presa del regista messicano (con la collaborazione preziosa del grande direttore della fotografia Emmanuel Lubezki: stupenda, tra le altre, l'immagine della Bullock in posizione fetale, per una attimo, un attimo solo, al sicuro all'interno della "navicella/placenta”) seguire con movimenti fluidi ed armoniosi i protagonisti (la coppia agli antipodi formata dal veterano Clooney e dalla novella Bullock, entrambi a mio avviso bravissimi). Sì Cuaron li insegue e circonda, fluttua nello spazio infinito insieme a loro, facendoci vivere, come meglio non si potrebbe, tutte le loro emozioni. Quanti momenti di grande Cinema. Cinematograficamente memorabili le sequenze dello schianto dei campi di detriti che vanno a lacerare lo shuttle e il vuoto assordante dello spazio infinito: come anche quelle in soggettiva dal casco della Bullock, capaci di trasmettere tutto il suo senso di solitudine, claustrofobia e disperazione. Niente facili eroismi: il suo è istinto di sopravvivenza e insieme, disperata voglia di rinascita. Eccellente poi , come raramente mi è capitato di vedere sino ad oggi (cito nell'ordine i soli "A Christmas Carol", "Avatar", "Dragon Trainer" e "Hugo Cabret") anche l'utilizzo del 3D. (Per non correre rischi, ho scelto la sala con lo schermo più grande di Milano e una poltrona in invidiabile posizione centrale). Che Spettacolo! Era ora che qualcuno riuscisse ad usare nuovamente il 3D non solo per meri fini commerciali. Questa volta è veramente funzionale al racconto, perchè aiuta come meglio non si potrebbe a coinvolgere , meglio, ad immergere lo spettatore all'interno del film. Difficile fare di più, come dimostra, solo per fare un esempio, il momento in cui le lacrime della Bullock , ormai quasi alla resa, si staccano dal suo volto e magicamente finiscono in sala. Insomma un film splendido, di quelli destinati a durare nel tempo.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Prisoners

  • Thriller
  • USA
  • durata 146'

Titolo originale Prisoners

Regia di Denis Villeneuve

Con Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Maria Bello, Terrence Howard, Viola Davis, Melissa Leo

Prisoners

In streaming su Amazon Video

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Denis Villeneuve , regista pluripiemato sin dagli esordi, passa dal "Cinema d'Autore" di "Polytecnique" e "La donna che canta" (film da "10 e lode" , coinvolgenti ed imperdibili per chi scrive) al genere Thriller in quel di Hollywood, al servizio di una Grande Major. E' automaticamente un venduto ? NO ! Ma quando mai ! Certi amori si voglion tenere nascosti: quando diventano di tutti, non è più lo stesso. Film cupo e disturbante,"Prisoners" per chi scrive è uno dei più grandi thriller mai visti in sala : già un classico della paura "recente" insieme a Zodiac. Qualche piccola ingenuità e forzatura, (ve ne erano anch in La donna che canta: parte della mano del regista, che vuole far tornare ad ogni costo i tasselli del racconto. in quest'ottica si dovrebbe vedere il finale, altro che americanata!) ne scalfiscono solo di poco il valore. Atmosfere soffocanti (che per forza drammaturgica richiamano alla mente altri due film da me molto amati, ovvero Mystic River e La promessa), regia solenne e incalzante, soggetto intrigante, montaggio di precisione matematica, fotografia plumbea e semplicemente perfetta di Roger Deakins, due protagonisti intensi, credibili e convincenti (con il tenace poliziotto Gyllenhall , incapace di piegarsi davanti all'incedere del male, ad avere la meglio) e altri 2 grandi personaggi a supporto, interpretati da Melissa Leo e Paul Dano Difficile fare di più: eh no, Villeneuve non si è affatto perso in quel di Hollywood. Uno di quei film che ti entrano sotto pelle e non ti abbandonano più.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Il passato

  • Drammatico
  • Francia, Italia
  • durata 130'

Titolo originale Le Passé

Regia di Asghar Farhadi

Con Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Pauline Burlet, Elyes Aguis, Jeanne Jestin

Il passato

In streaming su Amazon Prime Video

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"Il passato", presentato con successo di critica al Festival di Cannes 2012, conferma il nome del regista e sceneggiatore Asgahr Farhadi come uno dei più interessanti e capaci emersi negli ultimi anni. Un gran film, sorretto da una sceneggiatura intricata e densa di avvenimenti, ennesimo dramma familiare architettato con mirabile abilità dal regista. Ogni singolo dialogo del film ha il suo valore, il suo imprescindibile significato, la sua necessità. Ne viene fuori un puzzle ingegnoso, nel quale ogni informazione è usata al meglio dal regista per creare una suspence, la sparo forse grossa, degna del miglior Hitchcock. E' incredibile. Quando lo spettatore crede che i protagonisti, dopo molte vicessitudini ed esitazioni, siano finalmente vicini alla soluzione dei loro problemi, ecco che accade qualcosa e il film prende di colpo un'altra direzione, un'altra strada ancor più difficile da affrontare: sino alla splendida chiusura finale. Di grande naturalezza la fotografia, assolutamente perfetto il montaggio, eccellente la definizione dei personaggi e convincenti e credibili in ogni ruolo tutti gli attori e le attrici del film, che a turno, hanno il loro momento chiave. Curiosa la decisione della Giuria di Cannes presieduta da Spielberg (Mungiu,Auteuil,Waltz e Kidman tra gli altri giurati) di attribuire a Bérénice Bejo il premio per la miglior attrice: non perchè non sia brava, lo è (ma la prova monumentale di Marion Cotillard in "The Immigrant" era da brividi e di superiore levatura) ma perchè per un film corale, sarebbe stato più appropriato premiare semmai l'intero cast. O ancor meglio il meccanismo ad orologeria della sceneggiatura. C'è stato un vero scandaloso "scippo", dai ! Ad opera del cinese "Il tocco del peccato". Appunto, peccato.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
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