Una particolare location del cinema thriller è l’ambiente della moda e locali di tendenza.
Nel corso degli anni il cinema ci ha mostrato ritratti alquanto ambigui del posto, tra omicidi, droga, prostituzione e misteri vari.
Nella nostra play butteremo l’occhio in questo ambiente affascinante e morboso.
PARTE 1°: GLI ANNI ’60 E ‘70 DEI FUMETTI NERI, DELLA SWINGING LONDON, DEL VIETNAM E DELLA DOLCE VITA.
Strani anni questi ’60. Culturalmente ci spingevamo sempre più all’estremo. Nasceva in quegli anni il gore di H. Gordon Lewis. Il Museo d’Arte Moderna di New York sosteneva un ambiente eccentrico e di tendenza guidato da Andy Warhol. Il pop era di moda. Il cinema parlava di fotografi di moda reduci dal Vietnam. Il grottesco la faceva da padrone. Nascevano i fumetti neri tascabili, guidati dal celebre ( e ancora oggi molto seguito) Diabolik. In Inghilterra c’era la Swinging London, in Italia la Dolce Vita e il Boom Economico di ripresa. La moda italiana era pronta a invadere il Mondo,  i documentari sensazionalistici guardavano il tutto con curiosità morbosa: in MONDO CANE assistiamo alla sfilata di corpi nudi vestiti solo di una particolare varietà di vernice blu creata da Yves Klein, in MONDO CANE 2 entriamo nei set dove i fotografi creano le copertine orripilanti dei romanzi gialli e LA DONNA NEL MONDO mostra le sfilate di moda nel Terzo Mondo (le missionarie della moda venute a portare la Parola di Dior!) e l’esibizionismo di quelle che vogliono a tutti i costi essere “lanciate” (scene a Cannes). Intanto le porte si aprivano ai ’70… Vediamo ora i gialli dell’ambiente:
 
SEI DONNE PER L’ASSASSINO (1964) regia: Mario Bava
Un atelier di moda è location dei delitti per un misterioso assassino.  Intrigante ed elegante fumetto nero, offre soluzioni visive ancor oggi copiate (e Wes Craven ne sa qualcosa!).
BLOW UP (1966) regia: Michelangelo Antonioni
A Londra, un fotografo di moda crede di aver fotografato un omicidio. La sua ricerca della verità…
Sorta di opera allucinata che indaga sul divario tra realtà e fantasia. Notevole!
DAL NOSTRO INVIATO A COPENAGHEN (1970) regia: Alberto Cavallone
Due reduci dal Vietnam si rifugiano a Copenaghen. Uno dei due entra nell’ambiente della fotografia scandalistica e di tendenza, l’altro ha ancora in mente l’orrore della guerra e impazzisce. Il maestro del grottesco di denuncia Alberto Cavallone affronta qua un tema che riprenderà, in maniera ancora più drammatica, in BLU MOVIE (1978).
LE FOTO PROIBITE DI UNA SIGNORA PER BENE (1971) regia: Luciano Ercoli
Fotografie compromettenti e ricatti…esplode la violenza!!!
LA MORTE CAMMINA CON I TACCHI ALTI (1971) regia: Luciano Ercoli
LA MORTE ACCAREZZA A MEZZANOTTE (1972) regia: Luciano Ercoli
Doppio appuntamento con gli ingredienti: morte + moda + interprete Nieves Navarro (in arte Susan Scott), per la regia di Luciano Ercoli. Con il precedente LE FOTO PROIBITE DI UNA SIGNORA PER BENE, possono rappresentare un’ideale trilogia thriller.
LA DAMA ROSSA UCCIDE SETTE VOLTE (1972) REGIA: Emilio P. Miraglia
Suggestivo thriller tra fantasmi, atelier e castelli maledetti. La derivazione dai fumetti neri si sente!
SETTE SCIALLI DI SETA GIALLA (1972) regia: Sergio Pastore
Misteriosi delitti in un atelier. Un pianista indaga…
LE DUE SORELLE (1973) regia: Brian De Palma
Il maestro De Palma alle prese con la vicenda di una modella che, a volte, s’immedesima nella gemella siamese morta nell’intervento di separazione. 
NUDE PER L’ASSASSINO (1975) regia: Andrea Bianchi
Molti ospiti di uno studio fotografico muoiono in maniera terribile. Quale mistero c’è sotto?
IL VIZIO HA LE CALZE NERE (1975) regia: Tano Cimarosa
Un misterioso assassino fa scempio di ragazze, in una provincia sessualmente corrotta.  Il regista è un celebre caratterista.
LA SANGUISUGA CONDUCE LA DANZA (1975) regia: Alfredo Rizzo
In un castello una troupe è alle prese con delitti e antiche maledizioni. C’è anche spazio per un morboso erotismo.
EMANUELLE IN AMERICA (1976) regia: Joe D’Amato (Aristide Massaccesi)
La celebre fotografa Emanuelle gira il Mondo per un’inchiesta sui segreti del sesso patinato: scoprirà un’isola, dove i ragazzi si prostituiscono a facoltose signore e un giro di film snuff americani. Porno-thriller circolato in due versioni (hard e soft). Indimenticabili le scene degli stupri di guerra del finto-snuff. All’epoca qualcuno pensò che le immagini fossero reali e ci fu un’indagine!
VELLUTO NERO (1976) regia: Brunello Rondi
Incontro intellettuale tra le eroine dell’erotismo patinato Emanuelle Nera (Laura Gemser) e Laure (Annie Belle).
La prima fa la modella e sta con un fotografo ossessionato dalla morte. Incredibile la sequenza dove lui obbliga la ragazza a posare nel deserto accanto a cadaveri di animali e persone appena trucidate (anche bambini), perché lui possa ottenere foto sensazionali. Ottima riflessione e denuncia alle aberrazioni della società. Un grande film!
IL GATTO DAGLI OCCHI DI GIADA (1977) regia: Antonio Bido
Un’attrice teatrale è testimone di un omicidio. A quel punto si trova nel mirino del killer. Il suo amante indagando scopre che…
Il mondo della moda che s’intravede nel film è, quello di manichini e costumi di scena teatrali. La cosa rende una location particolarmente suggestiva.
 
BLU MOVIE (1978) regia: Alberto Cavallone
Un fotografo, reduce dal Vietnam, è ossessionato dalla violenza e dalla società consumistica. Scaraventa tutto il suo odio per il Mondo verso una ragazza appena conosciuta. Le conseguenze saranno agghiaccianti!
ENIGMA ROSSO (1978) regia: Alberto Negrin
Alcune ragazze, il proprietario di una sartoria e altri sono trucidati in modo orribile. Quale mistero c’è sotto?
LA MORTE IN DIRETTA (1980) regia: Bertrand Tavernier
Un produttore, per attirare spettatori, decide di filmare gli ultimi giorni di vita di una modella malata di cancro. Ma la donna…
Film profetico sulle aberrazioni di certa televisione scandalistica. Siamo agli albori degli anni ’80…
PARTE 2°: GLI ANNI ’80: CITTA’ DA BERE, INDUSTRIALIZZAZIONE, SCANDALI, MODA, TENDENZA, PUBBLICITA’ E VIDEOCLIP!
C’era una volta la Milano da Bere degli anni ’80. Adesso qualcuno guarda al periodo con nostalgia, qualcun altro se lo ricorda malamente come simbolo dell’italico squallore.
Vediamo adesso un po’ di storia (info dal Davinotti):
“Da ex città industriale, il capoluogo lombardo si è trasformato nel corso degli ultimi 35 anni in città di servizi e di terziario, emulando sempre più lo spirito americano del commercio al punto da potersi definire la città più americana d’Italia. A partire dal periodo del riflusso (1979-81) in avanti, il desiderio psicologico e irrefrenabile di togliersi di dosso il “pulviscolo” delle fabbriche e degli anni del terrorismo appena terminati (1969-78), hanno creato le basi per una “nuova” città, direi rigenerata nel suo insieme.
Il boom della moda italiana (di cui Milano è da sempre capitale) e una nuova generazione di imprenditori e di “yuppies” (citati anche in canzoni di successo*) copiarono, magari goffamente ma sempre efficacemente, i due punti di riferimento: Silvio Berlusconi con le sue milanesissime tv private e il sempreverde Avv. Gianni Agnelli, facendo sì che anche il milanese si evolvesse assieme alla nuova concezione di mercato. Nel frattempo anche la pubblicità, sempre più onnipresente e martellante, ha cambiato le abitudini e direi gli usi e costumi della gente: l’uomo ha scoperto la cosmesi e la vanità e non se ne vergogna più, anzi: nuove linee da toilette (meglio se legate ad un nome di uno stilista) acquistano mercato.”
 
Che uno, lo veda in un modo o nell’altro, a documentare quella stagione rimangono alcune pellicole (la maggior parte firmate da Carlo Vanzina, nel suo periodo d’oro) e storiche location di un mondo dorato e di tendenza. (Vedere post: http://cinerepublic.filmtv.it/dizionario-del-turismo-cinematografico-la-milano/15985/)

MANIAC (1980) regia: William Lustig
Storia allucinante di uno psicopatico ossessionato dai feticci femminili. Tra le altre cose in­serti fotografici dell'ambiente delle sfilate di moda.
L’ANGELO DELLA VENDETTA (1981) regia: Abel Ferrara
Nella stessa sera una sartina muta è violentata due volte. A questo punto…
Vengeance movie infarcito di sequenze orripilanti!
MYSTERE (1983) regia: Carlo Vanzina
Un mondo dorato nasconde intrighi spionistici. Ne saranno coinvolte alcune prostitute d’alto bordo.
FOTOGRAFANDO PATRIZIA (1984) regia: Salvatore Samperi
Una ragazza è alle prese con il fratello paralitico dedito alla fotografia.
Il giovane ha una passione morbosa e incestuosa per la sorella. Tutto questo porterà…
OMICIDIO A LUCI ROSSE (1984) regia: Brian De Palma
L'ambiente patinato delle luci rosse in un thriller metacinematografico di Brian De Palma.
SOTTO IL VESTITO NIENTE (1985) regia: Carlo Vanzina
Ranger americano si trova a Milano per indagare sulla scomparsa della sorella gemella modella.
Forse il thriller più famoso sull’ambiente della moda!
SOTTO IL VESTITO NIENTE 2 (1986) regia: Dario Piana
L’incidente capitato a una modella, scappata da una specie di orgia, scatena una serie di omicidi. Quale mistero c’è sotto? 
Dirige un regista di pubblicità e videoclip e si vede! Trama confusa e sviluppi banali ma messa in scena suggestiva. L’arma dell’assassino è stata per anni gettonata nelle armerie!
SPETTRI (1987) regia: Marcello Avallone
Un gruppo di archeologi scopre a Roma una tomba segreta nelle catacombe. Che sia la Tomba Domiziana?
Che lo sia o meno il gruppo ha scatenato forze malefiche pronte a sconvolgere la loro vita e quella di chi gli sta attorno, come una ragazza legata a un archeologo, modella e attrice di videoclip.
Le scene nell’ambiente della moda stavolta sono veramente suggestive: c’è un videoclip dove la ragazza si trova alle prese con IL MOSTRO DELLA LAGUNA NERA!!!
TENTAZIONE (1987) regia: Sergio Bergonzelli
La trama gialla (ed erotica) narra il rapporto tra un regista di porno (che vorrebbe spingere il genere a una valenza intellettuale) e le sue modelle.
LE FOTO DI GIOIA (1987) regia: Lamberto Bava
Chi perseguita la titolare di un giornale patinato per uomini? Le sue modelle muoiono nei modi più orribili.
TANGO BLU (1987) regia: Alberto Bevilacqua
Strani personaggi frequentano il Tango Blu, locale di tendenza di Milano. Intanto all’Idroscalo c’è un maniaco omicida…
OPERA (1987) regia: Dario Argento
Un maniaco perseguita una giovane soprano. Tra le vittime la costumista. Grandi scene thriller in mezzo ai costumi di scena.
DELITTI (1987) regia: Giovanna Lenzi e Sergio Pastore
Un gruppo di professionisti è assassinato da…vipere! (La cosa non è metaforica!). Per la rivista Spaghetti Nightmares si tratta del thriller più brutto dalla storia del cinema italiano. Alla prima al Cinema Fiamma di Roma, Sergio Pastore fu colto da malore e morì!
DELITTI E PROFUMI (1987) regia: Vittorio De Sisti
Alcune ragazze dell’ambiente alla moda di Milano muoiono bruciate dopo essersi spruzzate un particolare profumo. Un Commissario di Polizia e il Capo della Sicurezza di un Grande Magazzino indagano. Tra commedia e thriller. Con Jerry Calà e Umberto Smaila.
DIVA FUTURA- L’AVVENTURA DELL’EROTISMO (1989) regia: Cicciolina (Ilona Staller) e Hard Sac (Arduino sacco)
Viene scoperto un vaccino contro l’Aids. Il team di modelle, della rivista Diva Futura (del gruppo di Riccardo Schicchi), si batte affinchè la notizia sia divulgata. Devono però stare attente agli intrighi di un politico che non vuole che la scoperta trapeli. Lui, infatti, ha un conflitto d’interesse, è principale azionista di una azienda di preservativi.
DARK BAR (1989) regia: Stelio Fiorenza
In un locale alla moda si spaccia e consuma droga. Una ragazza viene uccisa. La sorella indaga. Chi è l’assassino?
LA MORTE E’ DI MODA (1989) regia: Joe Brenner (Bruno Gaburro)
Una modella assiste a un omicidio. Si scopre che ha avuto una visione, il delitto è accaduto venti anni prima. Seguono omicidi recenti. Si scopre che…
PARTE 3°: GLI ANNI ’90 E 2000, COSA RESTERA’ DEL GENERE?
Se il boom degli anni ’80 era in parte legato all’attualità, nei decenni successivi le tematiche si sono perse. Oppure non hanno fatto che riproporre un senso di già visto…
LA MORTE SI FA BELLA (1991) regia: Paul Lynch
Nell’ambiente della moda circola un misterioso assassino. Presa di mira è una modella che è andata ad abitare nell’appartamento di una precedente vittima.
Facile scambiare il titolo italiano con l’analogo LA MORTE TI FA BELLA!
BELLE DA MORIRE (1992) regia: Riccardo Sesani
Omicidi di un gruppo di ragazze che ha in comune l’aver frequentato un Sovrintendente dell’Accademia Musicale di Roma. Tra OPERA e SOTTO IL VESTITO NIENTE!
SQUILLO (1996) regia: Carlo Vanzina
L’omicidio di una modella (e squillo di lusso) polacca spinge la sorella a vederci chiaro. L’aiuta il poliziotto interpretato da Raz Degan.
BELLE DA MORIRE (2001) regia: Bruno Mattei
Serie di omicidi nell’ambiente della Lap Dance. Girato in video.
SOTTO IL VESTITO NIENTE-L'ULTIMA SFILATA (2011) regia: Carlo Vanzina
Carlo Vanzina riprende le redini del suo film più fortunato. Ma i tempi sono cambiati!