Un argomento che ha abbastanza interessato il cinema, specie quello classico, è quella dell'uomo che seduce una donna e la sposa per le più turpi ragioni, come intascare la dote e poi ucciderla; altre varianti sono l'assassinio della moglie per stare liberamente con l'amante, o anche la "semplice" follia dell'uomo che uccide la donna per strani e contorti motivi. Non è neppure raro sentire nelle cronache di oggi di cacciatori di doti o di uxoricidi pescati a mettere in atto nefandi e ambiziosi piani. Nella realtà come al cinema, un elemento abbasatanza ricorrente è il fascino che questi uomini riscono ad esercitare sulle donne, sicché non è per loro difficile farne cadere una nella rete, una volta scelta come vittima. A mio parere vi sono alcuni film che hanno rappresentato molto bene il dramma che ad un certo punto iniziano a vivere tali donne, che vengono assalite dall'angoscia del sospetto e dal tarlo del dubbio. Già, perché prima o poi il campanello suona sempre, ma non sempre viene preso in considerazione. Alle volte ella addirittura si sforza d'ignorarlo perché troppo orribile è la possibilità che sembra delinearsi. Non di rado qualche perplessità si fa sentire già prima del matrimonio, ma si sa, lei è innamorata, lui è affascinante, tutto è pronto, e poi non può essere vero, sarà un'impressione... Meglio sempre guardare bene negli occhi la persona con la quale si vuole condividere la vita, ed essere molto schietti nel trarne le conseguenze. Gli occhi sono lo specchio dell'anima. Secondo me il sapere costruire l'atmosfera di dubbio, minaccia, e mistero di queste situazioni è prerogativa solo dei grandi registi. Eccone alcuni esempi:
Gran predicatore della Bibbia, e gran simulatore di virtù. Porta la veste d'agnello, ma nel cuore è un lupo. Si serve della Parola di Dio per soddisfare la sua cupidigia e la sua malvagità. Pochissimi fiutano che qualcosa non quadra in quell'uomo, tra questi non c'è purtroppo una giovane vedova, che come un ranocchio salta nella bocca del serpente.
Con Joan Crawford, Jack Palance, Gloria Grahame, Bruce Bennett
"Non è possibile che stia veramente tramando di uccidermi" pensa la brava moglie del marito, e ci rimugina sopra finché forse è troppo tardi. E dire che questi ha lo sguardo ambiguo, obliquo e inafferrabile di Jack Palance. Finale con suspense alle stelle.
Con Barbara Stanwyck, Humphrey Bogart, Alexis Smith
Il personaggio di Humprehy Bogart è uno che va per le spiccie: quando si stufa di una moglie la uccide per sposarne un'altra. A questo scopo fa uso del "bicchiere di latte", già reso celebre da Hitchock nel film qui sotto. E' un vero maestro di ipocrisia e di seduzione.
E' forse il capolavoro di tutti i film sul sospetto. Si vede lontano un chilometro che il lieto fine fu imposto, perché proprio non riesce ad essere consolatorio, e i pesanti dubbi sul personaggio rimangono. Cary Grant è un maestro di ambiguità e finta affabilità.
Con Jeffrey Hunter, Robert Wagner, Joanne Woodward, Mary Astor, Virginia Leith
Bel ragazzo, gentile ed educato, curato nell'aspetto. Piace alle ragazze e ai loro genitori. E' anche cocco di mamma sua. Una volta però che la sua ragazza resta incinta, cerca innanzitutto di farla abortire con l'inganno; poi, fallito questo piano, la uccide. Siccome proveniva da famiglia molto ricca, mette gli occhi ora su sua sorella, la quale.... Scusate le anticipazioni, ma volevo invogliarvi a vedervi questo bel giallo rimasto in ombra.
Con Robert Flemyng, Barbara Steele, Maria Teresa Vianello, Silvano Tranquilli
In streaming su Amazon Prime Video
Lui è un rinomato medico, professione che esercita con stile filantropico. E' ricco, tutti lo stimano, piace alle donne. Piace anche alla sua seconda moglie, che lo sposa senza prima informarsi su come sia morta la prima, e senza notare quel qualcosa di sinistro che alberga nel suo sguardo. Un gran film del terrore.
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