I migliori film del 1996, da me selezionati! Tutto secondo la mia umile opinione...
Titolo originale Johns
Regia di Scott Silver
Con David Arquette, Lukas Haas, Wilson Cruz, Keith David
Dicono sia dura la vita di chi si prostituisce di mestiere… specialmente se ha un sogno, che sembra a portata di mano, ma che si dimostrerà molto difficile da realizzare.
Titolo originale The People vs. Larry Flynt
Regia di Milos Forman
Con Woody Harrelson, Courtney Love, Edward Norton, Brett Harrelson
La bizzarra storia dell’uomo che ha fondato la rivista ‘Hustler’ (e mostrato al mondo le foto di Jackie Kennedy nuda); una storia di luci ed ombre, edonistiche ascese e rovinose cadute. Ottima performance di Cortney Love in un ruolo, si direbbe, non molto lontano da sé stessa
Titolo originale Mars Attacks!
Regia di Tim Burton
Con Danny DeVito, Jack Nicholson, Glenn Close, Pierce Brosnan, Natalie Portman, Lisa Marie
Cattivi cattivi cattivi questi alieni che vogliono invadere il nostro pianeta! Tim Burton si conferma uno dei grandi maestri del grottesco.
Titolo originale Chacun cherche son chat
Regia di Cédric Klapisch
Con Garance Clavel, Zinedine Soualem, Reneé Le Calm, Olivier Py
Delizioso film indipendente francese, dolce e affascinante.
Titolo originale Breaking the Waves
Regia di Lars von Trier
Con Stellan Skarsgård, Emily Watson, Katrin Cartlidge, Jean-Marc Barr, Adrian Rawlins
Il film che ha portato von Trier al successo internazionale. Non perdetevi l’interpretazione sconvolgente di Emily Watson.
Titolo originale Female Perversion
Regia di Susan Streitfeld
Con Tilda Swinton, Amy Madigan, Karen Sillas, Dale Shuger
Non è così facile ottenere un film da un saggio di psicologia... La regista ci è riuscita, facendone un prodotto molto femminile… ma molto interessante per tutti i maschietti.
Titolo originale William Shakespeare's Romeo + Juliet
Regia di Baz Luhrmann
Con Leonardo DiCaprio, Claire Danes, John Leguizamo, Pete Postlethwaite, Paul Sorvino
Come lo scriverebbe Shakespeare il suo “Romeo e Giulietta” se fosse vivo oggi? Baz Luhrman prova a rispondere a questa domanda, mantenendo inalterati i dialoghi ed immergendo il tutto nel suo coloratissimo stile kitsch.
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