Ferie. Relax sotto l'ombrellone. Gruppo di amici o semplici conoscenti che chiacchierano del più e del meno per passare le afose ore dell'estate, tra un bagno refrigerante ed una granita ghiacciata. Solite discussioni da bar, profonde quanto un bicchiere di spuma, impegnate quanto un "lo sapevate che", ma favolose quando si spingono verso la ragionata critica ad opere letterarie o cinematografiche. Così, tra un congiuntivo di troppo ed uno di meno, tra "una branchia" di genere od un "bel seller" da godere, si può raccogliere delle perle da accapponarsi la pelle dell'oca. Ecco la classifica di alcune critiche negative su film da me amati, ma odiati dall'interlocutore (di volta in volta diverso, aimè).
"Ma è un film pieno di scenette già viste, come può essere considerato unico?!? E' troppo simile ad American Pie o a film più triviali come Maial College". Critica temporale. Inversa...
"E' un film assurdo. Questa non è vera fantascienza. Chi ci dice che esistano pianeti abitati oltre al nostro?" Critica scientifica. Alla fantascienza?
"Un film ridicolo. Come si può pensare che il campione del mondo scegliesse proprio Rocky?" Critica razionale. Ma perché proprio io? Perchè esistiamo? Perché ti ascolto?
"Figurati se in guerra i soldati si drogavano. Dovevano stare attenti. Erano in guerra. La lucidità è tutto in quelle situazioni. Una scorciatoia per scandalizzare" Critica ingenua. In che mondo vivi?
"Un film odioso. Che senso ha raccontare la storia di un gruppo di cinquantenni frustrati che prendano per il culo il prossimo?" Critica delle critiche. Mi arrendo. Che senso hanno le ferie?
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