Il marchio è quello che ti rimane stampato sulla pelle e nel cuore:duro,nefasto e indelebile che viene assorbito all'interno delle mura infami: quelle del carcere,luogo angusto,gabbia per "animali" agglomerato che ospita la parte peggiore della societa':assassini,criminali,pedofili e anche gente innocente.I luoghi del carcere sono orribili in tutti i meccanismi,sociali e psicologici.Ogni privazione di liberta' è l'abominio peggiore per ogni essere umano,la galera è l'extrema ratio di ogni criminale che si "rispetti": un universita' del crimine,un incubo ad occhi aperti,e infine (per alcuni) luogo di redenzione.Oggigiorno in Italia e nel mondo le condizioni dei detenuti sono tuttora inumane,con conseguenze spesso nefaste:suicidi,rivolte,evasioni....il modus-vivendi dei detenuti priva di umanita' e dignita' persone che hanno errato e "devono" pagare,ma da umani godono anche loro del sacrosanto diritto alla vita.Il carcere assume cosi' i contorni di un non-luogo,un mondo a parte,escluso dal gioco sociale e teso piu' ad un meccanismo punitivo che rieducativo,con direttori e agenti di custodia che assumono forme prevaricanti.Il cinema assume le sembianze di una verita' a volte stereotipata,ma utile a far conoscere a noi uomini liberi un mondo sommerso nell'oscuramento dei diritti umani,si puo' solo inorridire dinanzi alla (non) "vita" di gente "come noi",ridotta a belva in gabbia senza diritto di replica.La playlist che ho creato è dedicata a loro,agli uomini dimenticati o murati vivi.Ho "faticato" un po per creare una lista "degna",dato che da appassionato del prison-movie ho escluso a malincuore titoli(per me) significativi,per dare spazio ad altri "piu'" importanti.Mi spiace non aver visto ancora (rimediero' al piu' presto;) il film "Cesare deve morire" che sicuramente avrebbe trovato spazio nella mia play dato che gli "attori" sono di quelli che respirano davvero la torbida aria delle "mura infami".Per rimediare all'omissione sovrascritta ho reso omaggio agli "esclusi" abbinando ai titoli degli aggettivi rappresentativi,ogni film selezionato (aldila' del contesto identico) ha forme narrative con uno sfondo dissimile con contenuti umani,sociali ed "evasivi".....quella che segue è la lista degli "esclusi" Papillon-"evasivo" American History x-"redentivo" Dead Man Walking-"politico" Il Miglio verde-"paranormale" Cella 211-"rivoltoso" Ora tocca partire con la playlist "originale" con le mura(cinematografiche) piu' infami che esistono......
Quando le "mura infami" diventano un incubo ad occhi aperti: quello di Billy Hayes giovane americano in vacanza in Turchia,arrestato per "qualche" grammo di hasish.Le mura del carcere turco sono l'orribile metafora della non-vita,tutto è azzerato o "succhiato" come dice Billy,i detenuti,secondini e anche la burocrazia assumono la forma di demoni:"il popolo" di una bolgia dove si "vive" incatenati nell'abisso del dolore e della follia.Le mura del film sono quelle celle tetre e buie di Istanbul in cui la sopravvivenza è una partita a dama di una nazione nella quale sei considerato una pedina di scambio in uno sporco gioco politico,ma l'istinto di sopravvivenza riesce a scardinare anche le mura di un girone infernale nel quale ogni "respiro" viene azzerato......"Claustrofobico"
Quando le "mura infami" diventano le tue alleate prendendo la forma di un tunnel "mascherato" da Rita Haywort.Andy Dufresne è un uomo innocente condannato a due ergastoli.Un ingiustizia insopportabile sostenuta da direttori e secondini meschini e corrotti."Le mura" segnano in questo film la nascita di un amicizia reale e sincera atipica per un prison-movie,un rapporto esplicante la morale pulita dei due amici che neanche le mura hanno contaminato.Andy e Red riusciranno (in modo diverso) a travalicare le mura andando incontro ad una giustizia(e liberta') che ha il colore blu cobalto dell'oceano......"Giustizievole"
Con Liam Cunningham, Michael Fassbender, Helena Bereen, Nadia Cameron-Blakey, Larry Cowan
Quando le "mura infami" diventano il simbolo della rivolta.... Quella del detenuto irlandese Bobby Sands terrorista dell'IRA le cui "mura infami" sono impregnate di liquami,"odori",materie organiche, materiale umano che diventa "l'arma" contro uno stato despota....in questo film del talentuoso McQueen il carcere assume la forma di un novello golgota in cui Fassbender-Sand si automartirizza nel nome di un ideale puro:La liberta' di un popolo......"Eroico"...
Quando le "mura infami" diventano una scuola di vita e di crimine,IL PROFETA è il sinonimo per eccellenza del carcere come metafora d'"insegnamento" le cui mura ti "accolgono",ti proteggono,ti fanno uomo.Per Malik il carcere è fonte di alleanze coercitive utili per la protezione fisica,ma (furbamente) tese a scopi di ascesa personale verso un escalation criminale dove le "mura" fungono da ala protettiva."Le mura infami" del profeta sono queste e non fanno sconti a nessuno,l'importante è sopravvivere all'inferno e questo lo sai perche' te lo hanno insegnato le "mura"...."Didattico"
Quando "le mura infami" diventano materia per aguzzare l'ingegno...quello di un uomo allergico alla detenzione e alle regole imposte da un demone-direttore.Il carcere di Alcatraz è fino a quel momento un fortino inespugnabile,una raccolta di "uova marce nel paniere",mura all'apparenza invalicabili che il detenuto Morris (Eastwood) riesce a violare in modo "scientifico",un film basato su una storia vera che dimostra che l'animo e la mente umano possono avere mille vie di fuga anche dove è (o sembra) impossibile...."Scientifico"
Quando le mura infami ti rendono "celebre" La scelta di questo fil ricade nel suo "anticonformismo" che dona alla play un tocco anarchico.L'enfant prodige Refn e Tom Hardy(un mimetismo mostruoso) narrano "le gesta" di Michael Peterson alias BRONSON: il peggior detenuto del Regno unito,senza aver commesso un omicidio passa 40 anni in gattabuia,un detenuto "sovversivo" e rivoluzionario,poco incline alle regole e con un innata violenza.Refn rende le "mura infami"una sorta di reality teatrale in cui Bronson è il protagonista assoluto.La prigione è un palco in cui esibire il proprio "eroismo" magari da tramandare ai posteri.BRONSON è un film geniale per questo:"le mura infami" non sono un crogiuolo di detenuti folli o tossici,il direttore e i secondini assumono la forma di comprimari o vittime.Chi dirige il gioco è Bronson in un esclation di violenza stilizzata di "Kubrickiana" memoria,una pellicola unica,geniale la cui mura diventano l'apoteosi della notorieta'....."Autocelebrativo"
Con Ben Gazzara, Laura Del Sol, Leo Gullotta, Marzio Honorato, Franco Interlenghi
Quando "le mura infami" diventano il tuo regno Il "regnante" di questo film è "O professore vesuviano" in una storia ispirata alla vita del boss Raffaele Cutolo.Tornatore gira un ottimo melodrammone in salsa partenopea con Ben Gazzara grande interprete di un uomo per il quale il carcere non è luogo di sofferenza,ma teso ad affinare un ingegno criminale ed elevarsi al rango di boss.Il carcere visto qui è sinonimo di alleanze criminali,affiliazioni e connivenze con i "poteri".Le mura infami diventano un regno di cui "O professore" è il padrone assoluto,spalleggiato dai suoi sodali e riverito dalla direzione (e dallo stato).Le mura di Tornatore sono queste,trasudanti di brutali e agghiaccianti violenze ai danni di "chi sgarra" nei confronti di un demone grottesco nella sua vis-malefica.Per fortuna esiste una parte dello stato che crede nella giustizia e pone fine ad un interregno maledetto le cui "mura" finali sono anguste,cementificate,contenenti la follia di chi è vittima del proprio potere......."Melodrammatico"
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