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TOD BROWNING E GLI AMOREVOLI FREAKS
di Marcello del Campo ultimo aggiornamento
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Marcello del Campo

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TOD BROWNING E GLI AMOREVOLI FREAKS

Il più grande di tutti i film sui freaks, che è anche il più grande di tutti i freak shows – in quanto sfrutta la dilatabilità spazio-temporale del cinema per darci ciò che centomila baracconi erano soltanto riusciti a suggerire in maniera imperfetta – è il capolavoro di Todd Browning, un cineasta commerciabile che non si considerava un “artista”, ma un collaboratore dell’”industria cinematografica” (Leslie Fiedler)

Tod Browning (Lousville 1982.), prima di intraprendere la carriera di regista a Hollywood nel 1914, fece vari mestieri fra i quali quello di imbonitore in spettacoli ambulanti, clown, e presentatore di “scherzi della natura” (Freaks).
Si dedica alla regia nel 1915 come aiuto-regista di Griffith nel capolavoro Intolerance.
Browning è senza dubbio il creatore del cinema dell’orrore e, tra i suoi meriti, non ultimo è quello di avere scoperto il talento di Lon Chaney e di Bela Lugosi.
Profondo conoscitore di tecniche e trucchi visivi, girò decine di film di scarso valore prima di dirigere Lon Chaney in The Wicked Darling (La bestia nera, 1919).
Sempre con Lon Chaney dirige nel 1925 The Unholy Three (“I tre”, protagonisti sono un ventriloquo, un nano e un gigante”.
Nell’anno successivo arriva The Blackbird (Il corvo).
Probabilmente il film più terribile della coppia è The Unknown (Lo sconosciuto, 1927), la storia di un falso mostro da circo che per amore di una donna (era Joan Crawford) si amputa gli arti.
Nello stesso anno dirige un horror-gotico London After Midnight (Il fantasma del castello) popolato di vampiri e di presenze demoniache.
Quando nel 1931 si accinge a girare il primo Dracula della storia del cinema, Lon Chaney è già scomparso. Viene scelto Bela Lugosi, un attore non eccelso che, diretto da Browning, dà vita alla più grande interpretazione del conte.
Il successo del film spinge Browning a girare la sua opera più ambiziosa, Freaks (1932), il film che ancora oggi mette raccapriccio: in un circo vivono insieme esseri deformi (con teste a spillo, donne con la barba, l’uomo-torso, lo scheletro umano, i siamesi, etc., tutti presi dal circo Barnum) e persone normali. La bella Cleopatra (Olga Basilanova) acrobata, amante dell’uomo-montagna, finge di essere innamorata di un nano e lentamente lo uccide per derubarlo. Alla crudeltà dei cosiddetti “normali” rispondono “i mostri”: con altrettanta ferocia, si impadroniscono dei due belli e ne fanno a pezzi i corpi fino a trasformare la bella Cleopatra, mutilata delle gambe e della lingua e ridotta a un essere ripugnante, in una donna-gallina, costretta ad esibirsi, coperta di piume, assieme ai suoi compagni di lavoro. Browning presenta il suo personale Cottolengo con grande simpatia, mostrando il facile assunto che la malvagità non è lo specchio del corpo. A parte la natura di favola crudele, il film ha momenti di cupa e orrida bellezza che trova i suoi momenti più felici nella bravura con cui Browning scava nella contorta psicologia delle mostruosità. Quanto a efficacia, la scena delle nozze anticipa quella di Viridiana di Buñuel.
Purtroppo con Freaks questo regista visionario doveva interrompere la sua carriera: il film fece un effetto choc nel suo Paese e nonostante la critica acclamasse in lui un talento alla Edgar Allan Poe, il pubblico americano reagì negativamente. Era troppo anche per i terreni inesplorati del cinema. A Browning chiesero di tagliare qualche scena, poi altre ancora. il film colpiva troppo al cuore di ogni convenzione.
Browning tornò al successo ancora nel 1935 con The Mark of Vampires (I vampiri di Praga) un film di incantato mistero in un cimitero nebbioso con protagonisti Bela Lugosi e Lionel Barrymore e poi nei 1936 con Devil Doll (La bambola del diavolo) in cui un chimico inventa un procedimento di rimpicciolimento delle persone (c’è un momento di magica bizzarria quando una lillipuziana assassina fa la scalata di una toeletta).
L’ultimo film di Browning è del 1939, Miracles for Sale (Miracoli in vendita), un’opera stanca. Poi il regista si ritirò nella sua villa, dove rimase tino al 1962 a studiare occultismo e parapsicologia senza più riaffacciarsi al mondo esterno. Mori di cancro alla laringe nel 1962. lo stesso male aveva ucciso Lon Chaney.
Si è rimproverato a Browing un eccesso di teatralità e di lentezza nella messinscena (soprattutto in Dracula); d’altra parte proprio questo procedere per solenni scansioni contribuisce notevolmente all’evocazione sistematica di un mondo irreale, fantasioso e allucinante.
All’occhio di Browning, interessato all’esame del mondo sub-umano, reale o immaginario, si sono consapevolmente o meno ispirati registi visionari come Fellini, Buñuel, Jodorowsky e scrittori come Theodore Sturgeon.
 

Playlist film

Freaks

  • Horror
  • USA
  • durata 64'

Titolo originale Freaks

Regia di Tod Browning

Con Olga Baclanova, Henry Victor, Harry Earles, Wallace Ford, Leila Hyams, Rosco Ates

Freaks

In streaming su Amazon Prime Video

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