Un interessante scambio di commenti a margine di una recente opinione su un film, mi ha fatto venir voglia di pubblicare questa, personale e parziale (e affatto immutabile), play su quei gruppi rock (e affini) degli anni sessanta e settanta (che periodo!) che considero maggiormente influenti per la musica venuta dopo, e che comunque mi piacciono (e, di conseguenza, ascolto) di più. Immagino o mi pare di ricordare che l'argomento sia già stato affrontato in precedenza, e probabilmente con la dovuta accuratezza, e quindi, cercando di non dilungarmi troppo, me ne scuso, anche con chi considera la presente poco "cinematografica". Voltate pure pagine, grazie. Certo è che ho, inaspettatamente, riscontrato questo mio stesso interesse in parecchi iscritti al sito, ed anzi qualche giorno fa ho tenuto un piacevolissimo e proficuo scambio di messaggi su rock e metal con un "insospettabile" utente. Naturalmente nella lista sotto ne mancano un sacco, penso ad esempio a Doors, Jimi Hendrix, Deep Purple, Pink Floyd, King Crimson, Janis Joplin, Beach Boys, Grand Funk Railroad, Jethro Tull, Cream, Sweet, Jefferson Airplane, Neil Young, Creedende Clearwater Revival, David Bowie ecc... Vi invito pertanto ad esprimere le vostre preferenze, osservazioni, "ossessioni", i vostri gusti, tutto quello che volete.
BLACK SABBATH. I tre volti della paura non sono le espressioni facciali di Ozzy Osbourne impegnato in una qualche sua solita attività, diciamo "alternativa" ... E' semplicemente il film da cui hanno tratto il loro nome; nella versione inglese intitolato appunto "Black Sabbath", come dichiarato più volte dagli stessi componenti. Quindi un grazie sentito al grande Mario Bava. Nonostante con Dio abbiano prodotto un album egregio come "Heaven and Hell", i migliori Sabbath sono i primi, con Ozzy, ai quali dobbiamo capolavori immortali quali "Sabbath Bloody Sabbath", "Paranoid", "Master of Reality", "Black Sabbath" ... Musica dalle tinte oscure e testi "maligni", una sezione ritmica compatta, riff di chitarra da imparare a memoria e un cantato particolare. Chi NON hanno influenzato? Universalmente considerati i padrini del metal (pur partendo da basi blues), qualsiasi fottuta band heavy metal successiva gli deve qualcosa, se non tutto, specie in tutte le forme derivate del genere, si pensi ad esempio al doom (Cathedral in primis) o allo stoner (Kyuss, Fu Manchu, Spiritual Beggars e innumerevoli altre band), oltre al classico heavy metal. La figura di Ozzy (Il principe delle tenebre!) è preponderante, non è un gran cantante, dislessico, affetto da disturbo bipolare, non proprio intelligentissimo, eppure dotato di un carisma unico e grandiose capacità di performer unito ad eccessi pazzeschi (gli aneddoti sono infiniti ...); ottimi anche alcuni dischi da solista (attività che continua tuttora, ma dal vivo è abbastanza impresentabile). Divenuto celebre negli ultimi anni per lo show di MTV "The Osbournes", nel quale non offre un ritratto molto "rock" ... Ma a lui si perdona tutto! Quello di cui non si parla quasi mai è invece Tony Iommi, un autentico spara-riff, un genio della chitarra, ispiratore di moltissimi musicisti, tutti inferiori! Andate ad ascoltarvi qualche gran pezzo dei Sabbath ...
LED ZEPPELIN. Potrei finire pure qua. Basta il nome. Ma siccome mi piace scassare ... Caso rarissimo di film (un gran film!) cui i nostri hanno concesso dei brani per la colonna sonora. Una perfetta macchina rock, con dei musicisti fenomenali: Jimmy Page, la cui chitarra venne definita da un giornalista inglese "turbulent, technical, tasteful e torrid", il grande bassista John Paul Jones, "IL" batterista John Bonham e l'inimitabile, furioso e incontenibile Robert Plant! In pochissimi anni (69-71) grandissimi capolavori, cavalcate blues, testi intrisi di misticismo e occultismo e mitologia, impetuoso e travolgente rock che si sprigiona incontrollabile. Moltissimi gli devono praticamente tutto, vi faccio un solo nome: Soundgarden (pensate al Chris Cornell dei primi album ...). Consiglio caldamente anche il disco "No Quarter" che fecero i soli Page e Plant (quest'ultimo si è alquanto allontanato dal rock ormai), in particolare una versione spettacolare di "Gallows Pole". Menzione particolare per John Paul Jones, ottimo produttore (ad esempio del granitico ed anthemico "Outta sight, outta mind" dei neozelandesi The Datsuns), che nel 2009 ha formato il supergruppo "Them Crooked Vulures" con Dave Ghrol e Josh Homme (uno dei pochi chitarristi e musicisti moderni all'altezza degli illustri predecessori, non per niente fondatore di una band stratosferica come i Kyuss e degli ottimi QOTSA): un buon album, sarebbe stato immenso con un altro apporto vocale (qui opera dello stesso Homme): penso ad esempio ad una voce femminile, "soulful" e magnetica come Lisa Kekaula dei Bellrays, chissà cosa sarebbe venuto fuori ... Pezzo preferito degli Zep? uhmm .... ora dico "Since I've been loving you" ...
Con Michael Pitt, Asia Argento, Lukas Haas, Harmony Korine, Ari Tomais
VELVET UNDERGROUND. In questo film c'è una scena in cui un ragazzo mette su un disco e parte "Venus in furs" ... ecco, un pezzo bellissimo, ossessivo, struggente e psichedelico dei Velvet, grandissima band che non ebbe molto successo all'epoca, forse dovuto al loro essere "alieni" rispetto all'atmosfera allora in essere. Dici Velvet Underground e pensi subito a Andy Warhol, al disco con la banana, alle sperimentazioni sonore, alla cadenza ipnotica di molte loro canzoni ... "Velvet Underground & Nico" è semplicemente uno dei dischi fondamentali della storia della musica, che si dovrebbe riascoltare spesso, lasciandosi trasportare là dove è proibito spingersi ... Tra l'altro posseggo una versione di "Melody Laughter" di oltre trenta minuti, dire che è un "viaggio allucinante" (minchia, questo ci stava bene come film!) ascoltarla è poco ... Da leggere i testi con attenzione.
THE WHO. Certo avrei potuto scegliere "Tommy" o "Quadrophenia", ma giusto per non essere scontati ho optato per questo non conosciutissimo film (con Adam Sandler in un inedito ruolo drammatico, ritenta sarai più fortunato), che prende il nome dal pezzo che più mi fa impazzire degli Who. E le loro canzoni sono state "saccheggiate" per essere usate come sigle nei tre C.S.I ... Degli Who, band inglese (maddai!), mi sono sempre piaciuti i grandi Pete Townshend (anche compositore - e che compositore! - del gruppo, grande performer ed inventore di tecniche stracopiate), Keith Moon (il prototipo del batterista "pazzo"), John Entwistle (uomo dall'aspetto innocuo e ordinario, in realtà probabilmente il più grande bassista di sempre). Manca uno? Bravi, il cantante, Roger Daltrey. Non che non mi piaccia, ma non mi entusiasma (comunque non sempre eh) il suo stile, questa sua "epicità" vocale, noiosa e quasi irritante, simile (ma è una mia impressione) a quella ad esempio di Bruce Dickinson. Mo' linciatemi pure ... Nel film in oggetto la canzone è presente anche nella versione fatta (immensamente, ovviamente) dai Pearl Jam: la voce di Eddie Vedder è da brividi! Ecco, mettetela al posto di quella di Daltrey ... I hope I day before I get old ...
Con Roberto Benigni, Steve Buscemi, Iggy Pop, Tom Waits, Steven Wright, Cate Blanchett
In streaming su Amazon Prime Video
THE STOOGES. Non penso si siano accontentati di caffè e sigarette gli Stooges ...Ma è un film in cui recita il grande Iggy Pop. Qua siamo già quasi in ambito punk, ma non del tutto, diciamo che sono inconfondibili il tipico suono delle chitarre, sferraglianti e urticanti (Ron Asheton) e soprattutto le esibizioni, vissute e sofferenti ma energiche di Iggy, un vero animale da palcoscenico, del quale, da solista, sono assolutamente da ricordare "Lust for life" (usata in Trainspotting) e "The passenger". Imitatissimo. Comunque andrebbero citati assieme i concittadini MC5, altro grande gruppo. Proprio membri degli Stooges (Scott Asheton), MC5 (il magnifico Fred "Sonic" Smith) formarono, con Scott Morgan e Gary Rasmussen, i fantastici Sonic's Rendezvous Band, dei quali consiglio di recuperare le raccolte, imperdibili. Tra le band principalmente influenzate da Stooges. MC5 e Sonic's Rendezvous Band, mi piace citare gli svedesi Hellacopters, ascoltateli!
BEATLES. Fiumi di parole (Jalisse? inizio a sbandare ...) sono stati versati sui Beatles, dei quali tutto si sa, tutto è noto. Ma vanno ascoltati, sicuramente, evitando magari i brani più famosi e inflazionati; da riscoprire infatti una certa vena psichedelica e più prettamente rock, penso ad esempio ad album come "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band" o "Revolver", a pezzi come "Get Back", "Helter Skelter", "Revolution", "Hey Jude" ... Per la loro capacità di creare motivetti pop hanno influenzato praticamente chiunque abbia fatto qualsiasi tipo di musica, dopo. Mi viene giusto ora in mente il recentissimo album del gruppo di Liam Gallagher (cioè gli Oasis senza Noel), che non so nemmeno come si chiamano, beh questi hanno fatto una sorta di plagio (malriuscito) neanche nascosto di pezzi di Lennon e Beatles. Mah ... in radio li passano spesso ...
ROLLING STONES. Eccoli qua, quelli capaci di suscitare l'"irruenza", chiariamolo subito, ma quale irruenza, è solo passione! e menomale, aggiungo, che ogni tanto salta fuori, se no ci troveremmo in un luogo asettico e "pulito" (FILMTV.IT HAS YOU ... ricordate!). Su Jagger e Richards saprete più o meno tutto (anche delle ceneri paterne sniffate?); omaggiati già in "Shine a light" di Scorsese e in "Stones in Exile". Ho scelto "L'avvocato del diavolo" per la scena finale: Al Pacino, il diavolo, che soddisfatto e con ghigno d'ordinanza, annuncia : "Vanity, definitely my favorite sin. Ah ah"! grande, e lì parte "Paint It Black" ... Penso non ci sia altro da aggiungere. Come per tutti gli altri, ascoltateli e dimenate le membra.
I see a red door and I want it painted black No colors anymore I want them to turn black ...
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