Espandi menu
cerca
Alejandro Jodorowsky - Il fiume sacro
di M Valdemar ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 3 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

M Valdemar

M Valdemar

Iscritto dal 6 febbraio 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 250
  • Post 28
  • Recensioni 576
  • Playlist 36
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Alejandro Jodorowsky - Il fiume sacro

E’ notizia ufficiale: lo psicomago, autore, regista, brujo e lettore di tarocchi Alejandro Jodorowsky ritorna al cinema con un nuovo, attesissimo film, intitolato “Il fiume sacro”.
Non se ne conosceva molto, finché non sono giunte in rete, e precisamente sul meritevole sito de La Padania, diverse indiscrezioni, raccolte in un corposo servizio intitolato “Qualche volta i extracomunitari servono”.
Si precisa innanzitutto che si tratta di un road movie spirituale e trascendentale, intriso di simbolismi esoterici e asserzioni mistiche; popolato, comme d’habitude, di personaggi “oltre”, freaks, drogati, clowneschi individui ripugnanti e misteriosi e imbroglioni d‘ogni sorta. Narra le brancaleoniche vicende di un manipolo di eroi padani dalle sgargianti verderamarro vesti alla ricerca del loro sacro graal, ovvero la liberazione dai saraceni e la conquista di Roma Ladrona. E delle sue scomode poltrone comode, su cui poggiar il sacro retto.

Protagonista è il temerario micropenide Humbert Terùn (Homo Fu Herectus), dall’animo e dal volto deforme, che per il suo regale portamento e per l’espressione lucida e rigorosa con cui espone le sue mirabolanti psicotropiche tesi, viene soprannominato “Oxford”.
L’avventura inizia con lui che, destatosi dal torpore catalettico cui era stato beffardamente indotto a causa della peperonata alla gangia, specialità della consorte barbara, Barbara, ha una rivelazione divinatoria: comincia così un personale percorso iniziatico, che, partendo dalle sabbiose nebbie opprimenti che perpetuamente avvolgono le coste brianzole, lo porteranno alla scoperta di verità cosmiche nonché dell’essenza stessa della vita ultraterrena e ultraterrona.
Egli, che s’assurge pertanto a unico depositario delle organolettiche volontà territoriali, nel suo cammino purificatore e ideologicamente illuminato (dai fendinebbia della sua adorata AlfaSud), incontra e recluta ai tali fini un variopinto ma anche monocromatico ammasso di compiacenti ebeti, pronti a seguirlo ovunque, sempre e comunque, esser ciechi seguaci dunque.

Il primo contatto avviene con un rubizzo omuncolo rivoltante affetto da gigantismo inverso e da psicosi mentali acute con disturbo sociopatico delle minuscole personalità, insomma uno psiconano, il quale, mentre è nell’atto di sverginare un riccio color rubino, attratto dalla possanza e della prestanza ginnico-gineceica del nostro eroe, gli salta in groppa e non lo mollerà più. Da questo punto in poi questa elegante, inseparabile e cristologica unione, questa opportunistica e simbiotica connivenza, questa associazione a sparare letamate diverrà preponderante. E prepuzionante.
In una scena poi, satura di orgiastiche liturgie, in cui orde di dementi vocianti, che si orinano festosamente l’un l’altro, in un tripudio celestiale di immonde esibizioni di inoperosi genitali, un altro repellente essere, basso più del basso bassotto, cerca di attrarre l’Humbert Terùn, con i suoi richiami feromonici, che in realtà si sostanziano in una specie di suono gutturale, un grugnito informe che all’incirca si può tradurre con: <<Cu cu cul tu ram-e !>>. Ma il simpatico eroe declina, e, disgustato da cotanta assenza di schifidume, getta a mare il malcapitato.

Incontri eccezionali e conseguenti arruolamenti si susseguono: un astuto individuo dall’aspetto trotesco, somigliante assai al Terùn, quasi sputato, e infatti tutti gli sputano addosso: i peccati dei padri ricadono sui figli; dopo un liquoroso occhialuto pretino, intellettuale mancato dal cervello fino fino, così fino che si immagina tutto, e cioè niente, il vuoto assoluto; poi un tale, il più ingegnoso di tutti, occhi cerulei e pensanti, governatore degli spiritelli porcelli e ritardati; infine, a quanto è trapelato, il più migliore di tutti, un omone buono buono come un merluzzo avariato intinto in del petrolio d’annata, mostro orripilante che pare uscito da un racconto di Lovecraft, dall’aspetto simile a un Borg, che vomita stupidità senza soluzione di continuità e rutta analità inimmaginabili. Insieme formano la Lega Tord.

Non si hanno poi altri significative notizie in merito al film, se non parte del finale: i nostri prodi paladini delle libertà liberticide, giunti alfine nella Roma Ladrona, decidono di infiltrarsi sino al Fiume Sacro, dalle sacre acque luride, dalle sacre rive putride, per purificarlo con le loro sozze membra ed inzupparvi l'oramai marcio membro penzolante.
Ivi, in un’allucinazione onirica costellata di surrealistiche iconografie e disorientanti suggestioni, vi è l’apparizione alchemica del sommo officiante, un semidio ideologo sulla cui testa d’uovo marcio svetta un grosso cappello verde a punta e a tese larghe; inizia ad intonare dei mantra blateranti, poi, rivolgendosi all’Eletto, solenne, dichiara: <<Non sei che merda. Puoi cambiare te stesso in MORO!>>. E dopo ciò, in una comune e allucinata percezione sensoriale, i nostri valorosi babbei “avvertono” una trasmutazione in fantastici, scuri come la buia notte, esemplari. Spogliatisi di tutto, si guardano esterrefatti, strafatti e sfrattati del proprio puerile pallore,
e, in un’esaltazione d’arcana bramosia, all’unisono urlano: <<Noi della lega ce l’abbiamo scuro!>>.

Questo è quanto è dato sapere finora. Ovviamente nessuna parola, frase o espressione, può spiegare e tradurre le reali entità e le concettuali astrattezze delle opere, filmiche e non, di Jodorowsky. Che è un tipo strano (se non lo si dice per lui …), singolare; è uno, tanto per dirne una, che ha “celebrato” il matrimonio tra Marylin Manson e Dita Von Teese! E poi, che cazz‘è la psicomagia? Comunque ogni tanto girano notizie su un suo nuovo film; il fallimento di Dune l‘ha segnato. Vedremo.


Mi avvicinai ai suoi film, con motivata circospezione, circoscritta al mio apparato cerebro-nervoso, e circoncisa nelle pieghe da decubito tombale.
La prima pellicola che vidi, qualche anno fa, fu “El Topo”, caldamente consigliatomi, e non ne fui pentito: bel film, folle e violento, carico di assurdi rituali, un film “diverso” e dai significati (ci sono?) sfuggenti, un tantino noiosetto a tratti, ma indubbiamente affascinante e affatto banale.
Poi, attratto dalla copertina del DVD che recita “Claudio Argento presenta” (e non chiedetemi se è brutto quanto il più noto fratello) comprai “Santa Sangre”: la prima volta non riuscii andare oltre la mezzora, una fatica immane, una digestione in letargica ritirata, il sistema nervoso simpatico che diventa scorbutico. Mi dissi, tempo dopo: “lo DEVO vedere tutto”, neanche me l’avesse ordinato il dottore! E lo vidi tutto. E non mi piacque molto. Spento, irritante, ripropone il solito collage di freaks e metafore blasfeme, senz’alcuna reale ispirazione.
Infine, quello che è considerato universalmente il suo capolavoro “La montagna sacra”. Che dire. Rimane dentro. Non esce più fuori. Un giorno stavo scrivendo un’opinione, più che negativa, voto uno o zero, ero indeciso - ma che cagata è?; poi, perplesso e accigliato, avvertendo che qualcosa non tornava, lasciai perdere; pochi giorni dopo, avendolo rivisto, ero pronto a scriverci un tema da dieci e lode. Capolavoro assoluto. La stessa sensazione provata in precedenza mi fece desistere. Alla prossima, indecisa, visione.


P.S. Sono certo che lo stregone Jodorowsky mi abbia scagliato contro un potente e maligno sortilegio, giacché è da qualche giorno che provo a pubblicare questa play: il sistema (ipnotizzato, ora mi è chiaro) non mi permette di "caricare" in automatico i suoi film. Ma, può un film di Jodorowsky essere incasellato comunemente?

Playlist film

La montagna sacra

  • Grottesco
  • Messico, USA
  • durata 115'

Titolo originale La montaña sagrada/The Holy Mountain

Regia di Alejandro Jodorowsky

Con Alejandro Jodorowsky, Valerie Jodorowsky, Ramona Saunders, Horácio Salinas

La montagna sacra

In streaming su Chili

vedi tutti

Da vedere. Da rivedere.
Prodotto dal manager dei Beatles; fu offerto un ruolo a George Harrison, che rifiutò per le troppe scene di nudo.

Il finale è tanto innovativo quanto cialtronesco: No, niente ha fine. Venimmo alla ricerca dell'immortalità per essere dèi, ed eccoci qui, mortali, più umani che mai. Se non trovammo l'immortalità almeno trovammo la realtà ...

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

El Topo

  • Grottesco
  • Messico
  • durata 125'

Titolo originale El Topo

Regia di Alejandro Jodorowsky

Con Alejandro Jodorowsky, Mara Lorenzio, Alfonso Arau, David Silva

El Topo

In streaming su Raro Video Amazon Channel

Gran bel film, sotto la scorza da western nasconde uno spirito lisergico e metaforico, spesso inafferrabile. Impressionò non poco John Lennon.

Quando un uomo con il fucile incontra un uomo con gli acidi ... 

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Santa sangre

  • Grottesco
  • Messico
  • durata 119'

Titolo originale Santa sangre

Regia di Alejandro Jodorowsky

Con Axel Jodorowsky, Blanca Guerra, Guy Stockwell, Adan Jodorowsky, Thelma Tixou

Santa sangre

In streaming su Amazon Prime Video

vedi tutti

Uhmmm ... Solo lontano dai pasti. E dai circhi.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati