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22 Novembre 1963
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22 Novembre 1963

Il 20 gennaio 1961 il candidato democratico John Fitzgerald Kennedy vinse le elezioni presidenziali contro il candidato Repubblicano Nixon. Nato il 29 maggio 1927, Kennedy fu il più giovane presidente degli Stati Uniti, ma anche il primo inquilino cattolico della Casa Bianca. 

Sul fronte interno, la figura di Kennedy si legò soprattutto alla battaglia per i diritti civili degli Afroamericani, che in quegli anni vedeva nel reverendo Martin Luther King la principale figura di riferimento. 

Nonostante la Corte Suprema avesse dichiarato nel 1954 incostituzionale la segregazione razziale a scuola, in molti stati del sud, la popolazione di colore continuava ad essere vittima di discriminazione e veniva posta ai margini della società. 

Durante la campagna presidenziale, Kennedy ottenne l'appoggio dalla moglie di King, Coretta Scott King, con l'impegno di favorire la scarcerazione del marito, guadagnandosi così i voti della comunità afroamericana. 


Nel 1962, il giovane presidente inviò 400 Federal Marshals (letteralmente "marescialli federali"), agenti col compito di verificare l'applicazione delle leggi federali) in aiuto di James Meredith il primo afroamericano ad entrare nell'Università del Mississippi. 

I Federal Marshals furono inviati anche a protezione dei Freedom Riders, attivisti politici che dagli stati del Nord si dirigevano verso quelli del Sud per verificare che ovunque fosse applicata la sentenza della Corte Suprema, Boynton V. Virginia del 1960 (la sentenza annullava la legge dello stato di Virginia che vietava ai neri di salire sugli autobus "whites only", solo per bianchi). 

Con l'andare del tempo, comunque, Kennedy non riuscì a mantenere le sue promesse elettorali e in alcune zone del Paese continuarono a perpetuarsi le discriminazioni razziali e in alcuni casi si verificarono gravi episodi di razzismo. 

La risposta della comunità di colore fu l'imponente marcia su Washington a cui presero parte 250 mila persone, tra bianchi e afroamericani. In risposta, Kennedy, con una serie di memorabili discorsi incentrati sulla tolleranza, riuscì a guadagnare il consenso di quella parte d'America che vedeva in lui una possibilità di cambiamento. 

Sullo scacchiere internazionale, la breve presidenza di Kennedy conobbe momenti di grande tensione come il fallito tentativo di spodestare Fidel Castro e la conseguente crisi missilistica cubana, risolta con una serie di accordi tra Kennedy e il leader sovietico Khrushchev. D'altro canto, proprio nell'ambito della lotta al comunismo, Kennedy inviò le prime truppe in Vietnam
 
Kennedy fu ucciso a Dallas, Texas, il 22 novembre 1963, mentre attraversava le strade della città su una limousine scoperta. 

Il corteo presidenziale, circondato di sostenitori e curiosi, procedeva attraverso Dealey Plaza alle 13:30 ora locale. Nella limousine viaggiavano anche sua moglie Jacqueline, il governatore del Texas, John Connally e sua moglie Nellie Connally

La macchina imboccò una curva e rallentò. La velocità di crociera era di 11 miglia all'ora (circa 18 km all'ora), quando si sentirono diversi colpi d'arma da fuoco. Poco ore dopo, il giornalista Walter Cronkite interruppe le trasmissioni della CBS per dare l'annuncio dell'attentato al presidente, ma non disse che Kennedy era già morto: 

"A Dallas, Texas, sono stati sparati tre colpi contro il corteo del presidente Kennedy, le prime notizie dicono che il presidente è stato gravemente ferito." ("In Dallas, Texas, three shots were fired at President Kennedy's motorcade, the first reports say the president was seriously wounded.") 

Quando Kennedy arrivò all'ospedale Parkland di Dallas, infatti, non c'era più nulla da fare. Il cadavere fu subito caricato sull'Air Force One (l'aeroplano privato del presidente) e portato a Washington. In volo, 39 minuti dopo l'assassinio, il vice Lyndon Johnson (che a Dallas era dietro alla macchina presidenziale) giurò come nuovo presidente. 
Lo stesso Kennedy si sentiva minacciato. La mattina del 22 novembre 1963, infatti, disse alla moglie Jacqueline: "Ieri sera avrebbero potuto benissimo spararmi mentre ero in mezzo alla folla... L'attentatore avrebbe potuto facilmente dileguarsi".

Playlist film

JFK - Un caso ancora aperto

  • Drammatico
  • USA
  • durata 200'

Titolo originale JFK

Regia di Oliver Stone

Con Kevin Costner, Donald Sutherland, Sissy Spacek, Jack Lemmon, Michael Rooker, Gary Oldman

JFK - Un caso ancora aperto

In streaming su Disney Plus

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