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Bonanni, Schifani, Dell'utri: squadrismo fascista o orgoglio proletario? // A scuola di leghismo ad Adro // Il circo dei freaks aggiunge un posto a tavola (ove non si mangia, ma si E' mangiati...)
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Bonanni, Schifani, Dell'utri: squadrismo fascista o orgoglio proletario? // A scuola di leghismo ad Adro // Il circo dei freaks aggiunge un posto a tavola (ove non si mangia, ma si E' mangiati...)

http://www.ilgiornale.it/interni/festa_pd_lanciato_fumogeno_contro_bonanni/politica-partito_democratico-contestatori-festa-torino-pd/09-09-2010/articolo-id=472065-page=0-comments=1

mmmh... dunque "attacco squadrista"... per un buco sul giubbottino estivo da 400 euro del difensore-dei-lavoratori (che c'è da ridere... Marchionne e Tronchetti Provera son lavoratori anche loro...)
il punto è... nel medio periodo, è più squadrista un buco sulla casacca, o DECINE DI MIGLIAIA di famiglie ROVINATE da questi servi dei padroni travestiti da sindacalisti...?
cosa fa più danni?
insomma, se il fumogeno lo lancia l'analfabeta ultrà allo stadio, è tutto normale... "sò regazzi"...
se lo lancia, CONSAPEVOLMENTE, un militante politico contro un NEMICO DEL POPOLO, allora è squadrismo.
dunque la Resistenza italiana fu squadrismo...?
dunque il proletariato deve subire, e tacere...?
dunque questa patetica massa di liberali di destra clerico-confindustriale che è il PD deve e può continuare a dar voce al braccio armato del capitale e agli schiavi dei padroni senza contraddittorio, e anzi, urlando in faccia al popolo "squadristi"...?
(ah... detto per inciso, i compagni che contestavano, VERBALMENTE, s'erano appena beccati due sedie in faccia dai parrocchiani ciellini del SERVIZIO D'ORDINE DEL PD... perchè 'they care'...)
un solo rammarico per l'accaduto: c'è andato di mezzo il giubbottino, che non c'entrava nulla.

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http://www.youtube.com/watch?v=o31MK6_Rwc0

Piccoli bovari padani crescono...
e l'istituzione 'pubblica' si veste da Tempio della propaganda goebbelsiana più classica e capillare, sostituendo con abile scorciatoia 'pedagogica' la lenta creazione d'un' 'egemonia culturale' con una più celere e 'monetizzabile' opera di plagio sulle coscienze d'una generazione che sarà.
Piccoli esempi pratici: la 'nostra', di generazione, è cresciuta con icone infantili quali i cartoon nipponici, i personaggi disney, le merendine del mulino bianco... roba 'familiare'... simboli d'una quotidianità 'amica', rassicurante e nostalgicamente idealizzata (per quanto, in alcuni casi, deteriore).
Immaginate i futuri capitani d'industria, legislatori, professionisti e docenti cresciuti con, al posto di paperino e daitarn 3, IL SOLE DELLE ALPI, gli amici-di-maria, x factor, calderoli & totti e ilary...
Come dite, il Quarto Reich...?
Forse, ma intervallato da un minispot al minuto delle sonde anal-coscienziali. Ultimo modello.
Al design ci penseranno Elkann e Corona. A farle fabbricare da manovalanza asservita e senza diritti, sergio marchionne & luigi bonanni.
Dormite su sette guanciali, VOI.

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http://www.youtube.com/watch?v=dkFZ2190eQ4

La gogna dei disabili, a questo si è giunti.
Dopo nani, ballerine, orfani, transgender, narcisisti-paranoidi e tronchi umani, il circo antropofago del reality berluscoide, non teme più neanche l'umiliazione/esaltazione, ad usum populi, di soggetti con disabilità.
NON già perchè sappiano cantare, esibirsi o far altro, è chiaro, nè tantomeno per 'aiutarli' a superare i propri limiti, quanto piuttosto per assecondare il morboso e depensante voyeurismo del 'pubblico medio'.
Massaie idiote, laureandi analfabeti, adolescenti anaffettivi cresciuti a calcio & de filippi, financo professionisti e 'intellettuali' da aperitivo radical non potranno che spellarsi le mani, parteggiare, conformisticamente tifare-per, MA senza mai smettere di giudicare, compatire, radiografare, temere il 'diverso'.
Staranno a bordo palco non 'con' lui ma 'per' lui, per vedere-il-fenomeno-da-circo; ch'è cantante men che mediocre, ma caso umano di primissimo livello.
E a questa feccia sadica (Elio, tu quoque) che sono i lenoni dello show-business, importa SOLO quello.
Il sensazionalismo disperante che porterà i curiosi e i voyeur ad 'accostarsi', a bordo carreggiata come ad un palco, per vedere quello diverso, quello sfortunato, quello che soffre.
E s'offre.

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