Anche se è tornato a splendere il sole (pericolo gufi all’orizzonte…), la pioggia ha caratterizzato, come non accadeva da anni, le prime due stagioni del 2010: con tutta l’acqua che abbiamo preso non farei fatica a credere che la sua quota nel corpo umano sia salita al 99,9%. Inoltre, guardandomi intorno, noto una prima mutazione da umani ad anfibi, l’unico settore, anzi specie animale, con un segno + nonostante la crisi (in realtà insieme ad un altro, quello dei commercianti di ombrelli ed impermeabili)… Peccato che, a differenza del cinema, nella realtà la pioggia porti, quasi sempre, solo problemi: meglio allora una carrellata di sequenze bagnate viste sul grande schermo.
Holly e Paul si incontrano, si conoscono, si innamorano, bisticciano. Dovrebbe sposare un miliardario, Holly, ma non tutto va come previsto. Ma c’è sempre Paul… E stanno bisticciando anche quando, nel finale, si trovano su un taxi: ma come poteva finire se non con un magnifico bacio fra Audrey Hepburn e George Peppard sotto una pioggia scrosciante? E pure il ritrovato Gatto, abbandonato poco prima, è bello inzuppato…
Un altro incontro, questa volta fra la casalinga Meryl Streep e il fotografo Clint Eastwood, nell’estate del ’65. Pochi giorni, caldi e assolati, in cui si accende una struggente passione, il cui ultimo capitolo però vede i due amanti su due differenti veicoli, l’uno dietro l’altro, ad un incrocio, sotto la pioggia: diverse sono anche le strade che imboccano.
Con Peter Gallagher, George C. Scott, Catherine Zeta-Jones, Tim Curry
Il viaggio inaugurale del transatlantico si è svolto, purtroppo, col sereno: forse con una perturbazione il finale della storia sarebbe stato diverso e il Titanic sarebbe una nave come tante altre. Ma nel film di Cameron la pioggia arriva, come una purificazione, quando il Carpathia giunge a New York passando davanti alla Statua della Libertà.
Sta diluviando nella sequenza in cui, su un ponte, James (John Hannah) confida a Ellen (Gwyneth Paltrow) che è sì sposato ma separato, e che se non le ha detto nulla è solo per non preoccupare la madre malata. Un bacio chiarificatore sembra chiudere la scena, in realtà precede un incidente in cui viene coinvolta la ragazza.
Uno dei migliori film del recente Woody Allen vede l’incontro tra un’attricetta americana e un allenatore di tennis (già legato ad una aristocratica). La passione è difficile da contrastare, così lui la raggiunge in un campo di grano, sotto la pioggia scrosciante: scomodo? Da come prosegue non si direbbe…
Dopo aver scoperto di essere stata torturata per volontà dello stesso V, Evey gli chiede di poter uscire a prendere un po’ d’aria: Natalie Portman sale così sul tetto e sotto un forte acquazzone (con la macchina da presa che segue le gocce) apre le braccia (emulando un gesto dello stesso giustiziere/protettore) al cielo esclamando “Dio è nella pioggia”.
Probabilmente uno dei film in cui piove di più (e quando non piove nevica o grandina): ombrelli aperti dal Giappone all’India, dall’Europa agli Stati Uniti. Il sole, che sparisce quando l’aereo con J. Gyllenhaal entra in una grande nuvola, praticamente riappare sul finale. Segnali di un’apocalisse pre-2012 causata dall’uomo: non saremo furbi!
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta