Partiamo dal sistema scolastico: mentre in altri Paesi anche più arretrati e meno ricchi si investe, in Italia si tagliano fondi alla scuola pubblica a favore di quella privata, si tagliano le materie, gli argomenti dai programmi, gli insegnanti, i gessi, i pasti.
In Italia, inoltre, si legge poco (e male).
In Italia, la cultura e l’arte sono praticamente ferme da un secolo. L’Italia importa dagli altri Paesi, copia, ma non crea né trasforma. E una delle possibili salvezze, le culture portate dagli immigrati, vengono debitamente tenute a distanza, in nome di bigotte pseudo-radici cristiane o ridicoli richiami ad avi celtici. E magari il leghista è un fan di Robert de Niro, Francis Ford Coppola. La lega è antistorica: impossibile andare contro enormi, epocali migrazioni che alla fine di problematici processi sono anche salutari, sono uno dei motori dell’evoluzione umana: la Storia lo insegna. Ma la Lega, e molti italiani, lo ignorano.
Per fortuna che c’è la televisione: calcio, cronaca nera, fiction, gossip, quiz. I quiz: la somma illusione della cultura, mentre non si tratta che di nozionismo ricorrente.
Un altro tema che da da pensare: come mai una persona come Silvio Berlusconi vince le elezioni, nonostante tutto (e con tutto si intende veramente tutto)? Nonostante il conflitto di interessi? E’ dal ‘600, da quando nacque il giornale, che si conosce l’elementare potere della propaganda, per elaborare il culto della personalità. Ma molti italiani lo ignorano tuttora.
Con Lino Banfi, Alvaro Vitali, Anna Maria Rizzoli, Marco Gelardini, Gisella Sofio
L’Italia è al 14° posto al mondo nella spesa per l’istruzione dopo Paesi come Korea, Messico, Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia, Islanda, Repubblica Slovacca. (fonte: OECD)
Con Oskar Werner, Julie Christie, Cyril Cusack, Anton Driffing
L’Italia è agli ultimi posti tra i 25 Paesi dell’Unione Europea come percentuale di lettori di libri sopra i 14 anni. (fonte: Associazione Italiana Editori)
Con Mel Gibson, Sigourney Weaver, Linda Hunt, Michael Murphy, Bill Kerr, Noel Ferrier
L’Italia è al 72° posto nella classifica mondiale della libertà d’informazione, giudicata come partly free, parzialmente libera, dopo Paesi come Costa Rica, Ghana, Cile, Uruguay. (fonte: Freedom House 2010)
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