Ecco la lista dei film che ho preferito nel 2009. L'anno di riferimento è quello in cui i film sono stati distribuiti in Italia. Ovviamente si tratta solo ed esclusivamente di giudizi miei personali: questi sono i film che, per un motivo o per l'altro, più mi hanno colpito nell'anno appena terminato. La lista è comunque parziale: non ho ancora visto i Coen, Coppola e Mann, che potrebbero inserirsi in futuro. Né Solondz (che forse in Italia non arriverà mai). Per motivi di spazio ho dovuto escludere dalla lista altri 2 film degni di nota: District 9 (notevole esordio di Neill Blomkamp, nuovo funambolo della fantascienza, che immagina una nuova apartheid le cui vittime sono alieni finiti sulla terra per errore, e si schiera con essi; padronanza degli stili, ritmo, e capacità tecniche: uno spasso) e Religulous (di Larry Clark. Boicottato dai fedeli in malafede, un documentario in cui il comico Bill Maher prende di petto le 3 religioni monoteistiche (e non solo) ponendo fedeli o ministri di culto di fronte all'assurdità dei rispettivi dogmi e delle incongruenze storiche, facendo si che siano gli stessi intervistati, con le loro risposte, a rendere ancora più ridicoli i pre(con)cetti in oggetto; un film da proiettare nelle scuole durante l'ora di religione).
Citazionista e originale. Violento e morale. Ironico e geniale. Imprescindibile e liberatorio. Tarantino riscrive la storia a modo suo firmando il capolavoro del 2009. Standing ovation.
Dopo lo scivolone "Changeling", Clint torna a fare a pezzi il cuore dello spettatore con l'ennesima declinazione del suo personaggio tipo, calato in una storia semplice e forse anche prevedibile, ma comunque indimenticabile. Sempre uguale a se stesso, sempre appassionato ed emozionante.
Folgorante esordio di Duncan Jones, uno sci-fi d'altri tempi che cita Kubrick e Tarkovskij senza mai apparire oltraggioso. Con Sam Rockwell strepitoso attore unico del film. Cervellotico paranoico e inquietante. Un vero gioiello.
Un film affascinante e misterioso, un caleidoscopio di colori ed invenzioni visive, un racconto morale sull'ingannevolezza delle apparenze: un grande esempio di animazione (stop-motion) per tutte le età. Forma e sostanza.
Con Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl, Karin Bergquist
Una bellissima storia d'amore tra un ragazzino timido e disadattato ed una giovane vampira. Niente spappolamenti a mille all'ora, ma campi lunghi e freddo. Fuori e dentro l'anima. L'orrore della solitudine descritto con rispetto e pudore.
Miyazaki insiste nel rinunciare totalmente al computer continuando a disegnare a matita ogni singolo fotogramma, e colpisce ancora, dando un altro saggio della sua immaginazione senza confini in questo delicato film sull'amore sulla natura e sull'uomo. Fantasia e coerenza.
Un horror da sbellicarsi dalle risate, come non ne faceva più da tempo: quando meno te lo aspetti Sam Raimi torna al passato e fa di nuovo centro, dimostrando di avere ancora molto da dire e soprattutto di saperlo dire benissimo. Quando spavento fa rima con sorriso. Imperdibile.
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