Espandi menu
cerca
Polar 2004-2005
di joseba ultimo aggiornamento
Playlist
creata il 7 film
Segui Playlist Stai seguendo questa playlist.   Non seguire più

L'autore

joseba

joseba

Iscritto dall'11 maggio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 55
  • Post -
  • Recensioni 311
  • Playlist 95
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Polar 2004-2005

La riterritorializzazione del genere iniziata nel biennio 2002-2003 prosegue e giunge a pieno compimento tra il 2004 e il 2005. Il cuore degli anni 2000 vede la definitiva rivincita della sensibilità francese (doppiezza dei personaggi, pregnanza delle atmosfere, attenzione ai dettagli) sul dinamismo spettacolare di timbro americano che aveva caratterizzato il polar di inizio decennio.

La tendenza americanizzante ancora visibile nel biennio precedente viene totalmente assorbita nel 2004 da 36, Quai des Orfèvres di Olivier Marchal e Le convoyeur di Nicolas Boukhrief: due film che, a diverso ordine di grandezza,  rimodulano l'estetica del poliziesco hollywoodiano in chiave marcatamente francese. Marchal reinterpreta le forme cinematiche di Michael Mann per scoperchiare la corruzione dilagante nelle forze dell'ordine, mentre Boukhrief riutilizza i moduli dell'action hollywoodiano per distorcerli antieroicamente. Due film che riattualizzano la "mitologia del fallimento" alla luce del terzo millennio.

La distanza tra il thriller/noir statunitense e il polar francese si fa ancora più accentuata nei primi mesi del 2005, con due remake antitetici: Assault on Precinct 13 di Jean-François Richet e Tutti i battiti del mio cuore di Jacques Audiard. Il primo - rifacimento dell'omonimo film di Carpenter - è opera di un giovane regista francese in trasferta americana, il secondo - remake di Fingers (1978) di James Toback - è il frutto di un figlio d'arte francese che trapianta in patria un film di ambientazione newyorkese. Come dire: se vuoi girare un poliziesco all'americana ti tocca trasferirti oltreoceano; se vuoi rifare un film americano in Francia devi adattarlo alla sensibilità francese. Aut aut.

Riaffermata la denominazione di origine controllata, negli ultimi mesi del 2005 il polar può infine concedersi raffinate variazioni d'autore: Le parfum de la dame en noir di Bruno Podalydès, estroso adattamento dell'omonimo feuilleton di Gaston Leroux, e Le petit lieutenant di Xavier Beauvois, ritratto di un ufficiale di fresca nomina che coniuga mirabilmente realismo cronachistico e dramma psicologico. Due prove d'autore che si rifanno alla tradizione più squisitamente francese: letteraria la prima (il romanzo di Leroux), cinematografica la seconda (Beauvois si riallaccia a un discorso già sviluppato da Pialat negli anni '80 e da Tavernier nei '90).

Fuori dal sestetto, e in qualche modo fuori dal tempo, si colloca invece Un printemps à Paris. Girato nel 2004 ma uscito in sala solo nel marzo del 2006, il film del professionnel Jacques Bral rispolvera vecchie glorie (Eddy Mitchell, Jean-François Balmer) e felpate atmosfere rétro in un polar voluttuosamente anacronistico che brinda di gusto alla nuova primavera del genere. A Parigi, ça va sans dire.

Playlist film

36, Quai des Orfèvres

  • Noir
  • Francia
  • durata 110'

Titolo originale 36, Quai des Orfèvres

Regia di Olivier Marchal

Con Daniel Auteuil, Gérard Depardieu, André Dussollier, Valeria Golino

36, Quai des Orfèvres

Marchal rivisita la tradizione in ottica moderna: il duello Auteil/Depardieu rievoca la rivalità Delon/Belmondo ma riproposta con forme visive innervate dall'energia cinetica di Michael Mann. Doppiezza tutta francese e brucianti accelerazioni manniane per un polar di sontuosa, mordente amarezza.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Cash Truck

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 95'

Titolo originale Le Convoyeur

Regia di Nicolas Boukhrief

Con Albert Dupontel, Jean Dujardin, François Berléand, Claude Perron, Julien Boisselier

Cash Truck

Come Olivier Marchal, Nicolas Boukhrief aggiorna l'esprit du polar con l'estetica deflagrante dell'action americano, senza tuttavia rinunciare all'afflato romantico tipico del genere francese. Ambientato in una compagnia di sicurezza privata, Le Convoyeur fa della vicenda di Alexandre (Albert Dupontel), ex banchiere riciclatosi portavalori per ragioni di vendetta, una riflessione sulla vulnerabilità. Emblematicamente, la compagnia di trasporti di preziosi "La Vigilante" sta per essere rilevata da una più potente e corazzata società americana: francese è sinonimo di fragile, superato, vulnerabile. Il polar, diversamente dal thriller hollywoodiano, è un genere poroso: gli infiltrati sono il contesto e gli stati d'animo. Non c'è furgone blindato che tenga.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Assault on Precinct 13

  • Azione
  • USA, Francia
  • durata 109'

Titolo originale Assault on Precinct 13

Regia di Jean-François Richet

Con Ethan Hawke, Laurence Fishburne, John Leguizamo, Kim Coates, Ja Rule, Brian Dennehy

Assault on Precinct 13

A metà degli anni 2000 per girare un poliziesco all'americana bisogna trasferirsi negli Stati Uniti. Richet stacca il biglietto per Detroit e prova a polarizzare Carpenter. Neve francese sul Distretto 13.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Tutti i battiti del mio cuore

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 107'

Titolo originale De battre mon coeur s'est arrêté

Regia di Jacques Audiard

Con Romain Duris, Niels Arestrup, Emmanuelle Devos, Jonathan Zaccaï

Tutti i battiti del mio cuore

In streaming su Rai Play

vedi tutti

Uscito nelle sale francesi due settimane esatte dopo Assault on Precinct 13, Tutti i battiti del mio cuore ne è, per così dire, il controtipo negativo: se per girare un polaraméricain tocca volare negli USA, per rifare un noir americano in Francia occorre resettarlo e radicarlo profondamente nel sistema culturale francese. Più che il rifacimento di Fingers di James Toback, De battre mon coeur s'est arrêté può essere considerato, come dice René Prédal, "un remake di Pickpocket di Bresson con la redenzione del malvivente da parte della musica e dell'amore, ma girato sul modo hard" (Le cinéma français depuis 2000, Armand Colin Cinéma, 2008, p.298). Nel marzo del 2005 la riterritorializzazione del genere può dirsi ultimata.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Le parfum de la dame en noir

  • Poliziesco
  • Francia
  • durata 115'

Titolo originale Le parfum de la dame en noir

Regia di Bruno Podalydès

Con Denis Podalydès, Sabine Azéma, Jean-Noël Brouté, Pierre Arditi, Isabelle Candelier

Le parfum de la dame en noir

Secondo adattamento da Gaston Leroux di Bruno Podalydès. Dopo Le mystère de la chambre jaune è la volta del suo seguito Le parfum de la dame en noir: dal pirotecnico feuilleton di Leroux, Podalydès ricava una commedia poliziesca funambolica e giubilatoria in cui a trionfare è il gusto della masquerade e dell'inganno. Ancor più che nella trasposizione precedente, il cineasta, sceneggiatore e attore (nel film interpreta il ruolo dell'istrionico Arthur Rance) spinge sul pedale dell'imagérie fumettistica e del gioco di prestigio, ispirandosi alle bande dessinées di Tintin e dedicando la pellicola al famigerato prestigiatore del XIX secolo Jean-Eugène Robert-Houdin (1805-1871). Un polar comique fantasioso, mirabolante e, soprattutto, francese fino all'ultimo fotogramma.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Le petit lieutenant

  • Drammatico
  • Francia
  • durata 110'

Titolo originale Le petit lieutenant

Regia di Xavier Beauvois

Con Nathalie Baye, Jalil Lespert, Roschdy Zem, Antoine Chappey

Le petit lieutenant

Il miglior polar del decennio insieme a 36, Quai des Orfèvres e Truands (2007) di Frédéric Schoendoerffer. Le petit lieutenant sta agli anni 2000 come Police (1985) di Maurice Pialat stava agli anni '80 e Legge 627 (1992) di Bertrand Tavernier ai '90. Xavier Beauvois rischia, con ottimi risultati, la sintesi tra drammaticità (una storia di formazione con risvolti tragici) e cronachismo (la quotidianità di un reparto investigativo di Parigi). Ne esce un ritratto di incisiva sobrietà sia del giovane ufficiale Antoine (Jalil Lespert) che dell'ambiente poliziesco (la Divisione 2). Un polar in delicato equilibrio tra il tragico e il documentaristico non privo di violente pugnalate e commoventi rarefazioni.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No

Un printemps à Paris

  • Poliziesco
  • Francia
  • durata 95'

Titolo originale Un printemps à Paris

Regia di Jacques Bral

Con Eddy Mitchell, Sagamore Stévenin, Pierre Santini, Pascale Arbillot, Gérard Jugnot

Un printemps à Paris

Girato nel 2004 ma uscito nelle sale francesi nel marzo del 2006. Nel cuore del decennio, un salto mortale nel passato. Già artefice del pasticciatissimo Polar (1983), Jacques Bral cesella un film ambientato nella Parigi d'oggi ma sbalzato con stile d'altri tempi. Impossibile non pensare al Sautet di Asfalto che scotta (1960) o al Melville dei Senza nome (1970) assaporando questo polar anacronistico che mette in scena il ritorno al crimine di Georges, uno stagionato truand, dopo cinque anni passati al fresco. Ad attenderlo al varco (e tentarlo) è il più giovane socio Pierrot, che gli propone un furto di gioielli di alta classe. L'immenso Eddy Mitchell e il felino Sagamore Stévenin si prestano alla perfezione a questa operazione di archeologia del genere. Comparsate di lusso (Jean-François Balmer) e soffuse sonorità jazz impreziosiscono ulteriormente un polar in cui il desiderio di tradizione del biennio 2004-2005 si sostanzia in forme di neoclassica compostezza.

Rilevanza: ancora nessuna indicazione. Per te? No
Ti è stata utile questa playlist? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati