Pioggia cade distratta sul vetro dell'automobile ferma,il tergicristallo indolente la porta via.Una madre ricopre di amorevoli sguardi la figlia imbacuccata fino agli occhi,occhi attenti a rubare quello che la donna sta sussurrando.Poter penetrare nei pensieri degli altri,stare lì a sentire tutto il coro polifonico che riempie l'aria.La scuola si gremisce piano piano di piccoli studenti vocianti,di fronte palazzi vuoti,finiti a metà,le finestre come palpebre aperte senza nulla dentro.E si continua a costruire.La strada è un sentiero troppo stretto per lo sciame disordinato d fumanti automobili che la affolla.Il vigile si affanna a fare strani segni con le mani,disegna figure invisibili come mosso da sottilissimi fili.Mi dicono che è nuovo del mestiere.Ma non siamo tutti nuovi delle nostre esperienze?Ho letto da qualche parte che i corpi al sole son tutti uguali.Stamamttina finalmente mi accorgo che anche quelli sotto la pioggia si assomigliano un po'tutti.La caserma è aperta alle 8 alle 23.Per emergenze fuori orario rivolgersi altrove.La piazza sembra un cimitero di vecchi dinosauri.E intanto preparano la costruzione di una nuova chiesa hi-tech.Sarà l'orgoglio del paese.Dicono.Intanto la madre non ha altre raccomandazioni da fare alla figlia,la bacia sulla fronte,la prende per mano e si avviano insieme verso il portone.....
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