... e anche l'introverso Ennis (mi piace ricordare Heath Ledger con il nome del personaggio che, artisticamente parlando, meglio lo ideintifica e lo rappresenta, quello che più mi è entrato nel cuore, quello che me lo ha fatto conoscere ed "amare") ci ha lasciati. E' sconvoglente constatare la scia di morte che l'instabilità della contemporaneità, l'insoddisfazione, l'insicurezza, l'incapacità di confrontarsi con il reale, continua ad amplificare progrssivamente... fino a farla diventare un fiume inarrestabile di "anime" smarrite e senza "identità": solo pochi giorni fa Brad Renfro... ma i nomi potrebbero essere numerosisssimi e la lista infinita (ognuno puo aggiungerne o toglierne a piacimento). Io voglio semmai "agganciare" nel ricordo semplicemente il nome di un altro "ragazzo" affascinante e "spaurito", quello di River Phoenix (e credo che per il momento possa bastare). Potremmo semplicemente chiosare "che non è stato il destino" o osservare "che se la sono cercata" ma avrebbe un senso questo volersi mettere al di sopra delle parti, semplicemente per "giudicare" senza sforzarsi di capire, o tentanre di individuare che cosa c'è davvero di così drammaticamente doloroso e "incerto" dietro a questa strage degli innocenti? Io credo che sia necessaria una seria riflessione, un ripensamento generale di cos'è l'esistenza e di dove ci sta trascinando questa "frenesia" senza senso che sembra non risparmiare nemmeno chi avrebbe tutte le ragioni e i motivi (almeno in apparenza) per considerarsi appagato... Forse è proprio per questo che mi sento ancor più traumatizzato da "tanto inutile spreco" caro Ennis, e vorrei che qualcuno mi aiutasse a comprendere perchè si è così "desolati" da non avere speranza. Ti ritroverò a breve sugli schermi nel nuovo Batman.. ma non sarà più la stessa cosa: sarai diventato un "ectoplasma" irreale e irraggiungibile che aumenterà soltanto la consapevolezza della perdita e finirà semmai per acuire la ferita e il lancinante dolore che sempre accompagna la prematura fine di una giovane esistenza come la tua. Permettimi allora di ricordarti palensando il mio cocente rimpianto (e mi ripeto) riportando i versi di una non conosciutissima poesia di Bishop, scritta per Francis Scott Fitzgerald, ma che per molti motivi, mi sembra che possa calzare a pennello anche per "celebrarti" un'ultima volta. "........PENSO A TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO / E A TUTTO QUELLO CHE AVRESTI POTUTO FARE, PRIMA CHE LA MORTE / TI SCONFIGGESSE, SE NON FOSSE STATO PER LA ROVINA DELLA DISPERAZIONE / NESSUNA PROMESSA COME LA TUA QUANDO SIMILE A PRIMAVERA / SEI VENUTO, COLORI DI GIUNCHIGLIA NEI CAPELLI / ISPIRATO COME IL VENTO, QUANDO I BOSCHI SONO NUDI / E OGNI SILENZIO STA PER CANTARE. / NESSUNO EBBE UNA TALE PROMESSA ALLORA, E NESSUNO / IL TUO SPIRITO SCAPESTRATO O LA TUA GRAZIA DISARMANTE; / PERCHE' TU ERI ARDITO COME IL FIGLIO DI DANAE, / CONCEPITO COME PERSEO IN UN SOGNO D'ORO. / E NON C'ERA NESSUNO QUANDO ERI GIOVANE TU, NESSUNO, / COS'I' PRONTO A RIFLETTERE E TRACCIARE / LO SPLENDORE DI UN'EPOCA DI GORGONE. / DISPERAZIONE CHE NESSUN AMORE, NESSUNA FORTUNA PUO' LENIRE... / C'ERA UNA COLPA NEL TUO SANGUE SVENTURATO / CHE NON BATTEVA PER NESSUN DIO DI FORTUNA, / IL FALLIMENTO DI TUTTE LE PASSIONI GIUNTE A META'? / NULLA TI SGOMENTAVA QUANTO LA SOLITUDINE, / PERDEVI IN ESSA LA FERMA SICUREZZA, PERSEGUITATO / DAL RIMORSO AL DI LA' DELLA TRISTE ECCITAZIONE. / FU PERCHE' FERMASTI IL TUO SGUARDO SULLA / RESCISSA TESTA DEL TEMPO, SOLLEVATA E CIECA, / SOLLEVATA DAI CAPELLI COLORATI, / E VEDESTI IL SANGUE SULLO SGUARDO SPENTO, / TU GUARDASTI E DIVENTASTI TUTT'UNO / CON L'INNATURALE ORRORE DI QUEGLI OCCHI? / TU GUARDASTI, MA NON FOSTI TRAMUTATO IN PIETRA. / TU SEI SOPRAVVISSUTO AL TERRORE NOTTURO, / LA TESTA APPESA A UNO SPECCHIO APPESO, / L'ORA INCANTATA DA UN VOLTO LACERATO. / ORA SEI FINALMENTE UBRIACO, E QUESTA CADUTA / CHE CERCASTI CON TUFFI NELL'OBLIO L'HA / FINALMENTE, NELLA DISSOLUZIONE DELLA TOMBA / HO VISSUTO CON TE L'ORA DELLA TUA UMILIAZIONE / TI HO VISTO ROVESCIARTI SUGLI ALTRI NELLA NOTTE / E DI TRISTE DISGUSTO DI SE STESSO / CHE NULLA PERDONA / TI HO SENTITO GRIDARE: io sono perduto. Ma voi siete più in basso! / AVEVI QUESTO DIRITTO. / I DANNATI NON SI RICONOSCONO NELLA LORO DANNAZIONE. / HO VISSUTO CON TE ALCUNE ORE DELLA NOTTE, / LA TARDA ORA / QUANDO LE LUCI SI ABBASSANO, / L'ULTIMA ORA QUANDO LE LUCI SI SPENGONO, / QUANDO LA DISSIPAZIONE DELLA NOTTE E' FINITA, / ORA DEL DERELITTO E DEL CONSUNTO, CONSUNTO FINO IN FONDO, / PASSATE LE TRE E NON ANCORA LE QUATTRO... / QUANDO IL VECCHIO RICATTATORE ATTENDE DIETRO LA PORTA / E DALLA SOGLIA, CON MANI SENZA PIETA' / RICHIEDE LA STESSA TRISTE COLPEVOLEZZA DI PRIMA, / L'ORA DELLA COMPLETA DESTITUZIONE / QUANDO L'ANIMA CONOSCE L'ORRORE DELLA SUA CADUTA / E CAPISCE CHE IL MONDO E' TROPPO POVERO / PER RESTITUIRE, / PASSATE LE TRE / E NON ANCORA LE QUATTRO... / QUANDO NESSUNA PIETA', ORGOGLIO, /O CONDOTTA CORAGGIOSA, /FORTUNA, AMICIZIA, OBLIO DI FATICHE / O DI PIACERI DA DROGHE, PERCHE' TUTTO E' STATO TENTATO, / NIENTE SERVE A SALVARE / L'ANIMA DAL RICONOSCERE LA SUA NOTTE. / ALL'ORA DELLA MORTE SONO SEMPRE LE QUATTRO / SONO SEMPRE LE QUATTRO NELLA TOMBA./ UDITO IL NUDO ANNUNCIO CHE ERI MORTO, / TUTTO IL GIORNO HO INDUGIATO IN QUESTA ALTA STANZA, / CHIUSO NELLA LUCE DEL MARE E DELLE NUBI, / E PENSAI, IN CAMBIO DELLE ORE DEL MARE, DI ILLUMINARE / LE ORE CHE TU ED IO ABBIAMO CONOSCIUTO, / ORE CHE LA MORTE NON CONDANNA, NE' L'AMORE CONDONA / ................... ORECHE SCACCIAVANO LA DISILLUSIONE, 7 ORE CHE ADESSO NESSUNO CONDIVIDE. / DA QUANDO TU SEI MORTO, LE VIVO IO SOLO.