Mi piace il mio corpo quand'è con il tuo corpo. Mi piace il tuo corpo. Mi piace quello che fa e come lo fa. Mi piace sentire la sua spina dorsale, le sue ossa, il tremolante liscio-sodo che bacerò ancora, ancora e ancora.... E ancora di te mi piace baciare questo e quello... mi piace accarezzare lentamente il folto elettrico del tuo pelo e ciò che nasconde e separa... (EDWARD ESTIN CUMMINGS 1894 - 1963: libera e "personale" traduzione dall'originale)
Con Brad Davis, Franco Nero, Jeanne Moreau, Laurent Malet, Hanno Pöschl, Günther Kaufmann
Il mio corpo è l’incarnazione del mistero. E non so cosa si muova dentro né cosa cerchi o voglia. E’ duro e freddo, teso come un arco, come se aspettasse l’esecuzione di una condanna a morte. E’fremente di desiderio e corre verso la rivelazione.
Con Jeanne Moreau, Jean-Marc Bory, Alain Cuny, José Luis de Villalonga
Il tuo corpo nudo. Il tuo corpo nudo accanto al mio nella luce cinerina del mattino silenzioso. I tuoi capelli lunghi sinuosi e caldi come seta al contatto della mano. I tuoi occhi che sorridono quando tu mi guardi e ti desidero nel tepore caldo del risv
Con Marlon Brando, Maria Schneider, Maria Michi, Jean-Pierre Léaud
Tentava di riempire il suo corpo e la sua solitudine, quella terribile sensazione di impotenza che quasi lo paralizzava, con quell’amplesso rabbioso e disperato, estremo e disturbante, che non riusciva però a colmare il vuoto dell’anima ed era per questo
Gli guardavo le gambe slanciate e tornite coperte da una leggera bionda peluria che mi faceva intenerire, ammiravo il suo bel corpo flessuoso e tonico. Volevo essere con lui e dentro di lui. E li desiderio fu più forte della paura e delle inibizioni.
L’ossuta spigolosità della sua struttura fisica così impudicamente esposta, poteva forse disturbare e creare imbarazzo, perché evidenziava in maniera impietosa la limitata appetibilità di quella figura mingherlina che non esitava ad offrirsi per cercare c
Corpi esposti, vulnerabili e pulsanti. E’ una massa informe e brulicante impudicamente lambita e carezzata senza inibizioni o vergogna, finalmente liberata dai tabù, che si muove vibrante ed eccitata seguendo un ritmo misterioso e ancestrale, naturale e
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