Scrivo questa playlist in risposta a Dalton, che ha gentilmente chiesto anche la mia opinione. Si parla di Saddam Hussein, del quale il mio amico ha fedelmente riprodotto la vita, sulla quale non c’è assolutamente nulla da dire: sono i fatti a parlare. E non c’erano dubbi neanche che “SADDAM HUSSEIN E’ UN POVERO PAZZO, GEORGE BUSH INVECE E’ RICCO!”; se è stato dichiarato un pazzo chi fece strage di ebrei, perché non può esserlo chi ha giustiziato anche “blasfemi e sodomiti”, seguendo fedelmente il suo esempio? (non mi pronuncio sulla ricchezza americana, è un dato di fatto e tutti ne siamo a conoscenza!).
Partendo dal presupposto che questo è il mondo in cui viviamo, un mondo in cui il più forte comanda e ha sempre ragione, indipendentemente dallo schieramento politico a cui appartiene, si può parlare di una “giustizia giusta”? Credo che la giustizia sia relativa: è logico che chi è oggi al potere in Iraq, coloro che hanno subito gli abusi dell’ex rais, cerchino di vendicarsi. E credo anche che siano poche al mondo le persone che concederebbero il perdono all’uomo che ha ucciso senza motivo i propri figli, genitori, fratelli, sorelle, compagni di vita,… ed è per questo che trovo assolutamente ridicolo e inopportuno che gli europei ora chiedano che non venga giustiziato. Con questo non voglio dire che la pena di morte è giusta, è piuttosto difficile da stabilire, probabilmente lo è per logica e morale; non è giusto che un uomo uccida un suo simile ne che ripeta errori commessi dal nemico, ma qui entra in gioco il sentimento. È vero che in molti dicono che una persona che ha fatto un tale male agli altri deve soffrire allo stesso modo, e magari in un altro contesto sarei d’accordo con loro, ma una persona come Saddam, che abbiamo già definito un pazzo, se non si è pentito prima, se non si è fermato dal devastare intere popolazioni, perché dovrebbe farlo ora? Solo perché ormai ha la morte davanti la faccia! Ognuno deve prendersi le sue responsabilità, e questa è la sua e la nostra, quella di non intervenire in faccende che non ci competono, perché questa è la verità: non ci competono! Che diritto ha l’Europa di dichiararsi contraria al giudizio del tribunale? Gli stati stranieri non hanno fatto nulla per evitare gli stermini da lui commessi, perché ora dovrebbero evitare la morte di un dittatore e carnefice? L’unica cosa che bisognerebbe fare è aiutare gli Iracheni a mettere in atto la loro democrazia appena instaurata mandando uomini e aiuti, e non ritirando le truppe (come tra l’altro sta facendo proprio l’Italia).
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