Oggi ho rivisto "I lunghi giorni delle Aquile" di G. Hamilton. COme quelli che mi conoscono da tanto hanno capito (purtroppo!) sono un grande appassionato del genere. Lasciamo da parte "Orizzonti di Gloria"-che comunque rimane un capolavoro unico ma molto particolare-lasciamo stare sia Mallick ché Spielberg, anche Coppola. QUando ancora esistevano i kolossal, film come questi erano all'ordine del giorno. Nonostante non siano il massimo dell'approfondimento psicologico o umano, hanno scene d'azione indubbiamente d'impatto-se non indimenticabili- spesso fatti con materiali o tecniche ormai primitive (e mi viene in mentre la rievocazione del "Pegasus Bridge" su "Il Giorno più Lungo", diretta da Ken Annakin...) riescono ancora a farti rimanere incollato al divano, mentre sullo schermo passano battaglie, drammi, passioni (okay, talvolta ingombranti, però...) e, soprattutto, la Storia ripresa in tutto il suo (terribile) splendore. Certo non sono tutti capolavori, ma indimenticabili, quello sì...
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