Riordinando la biblioteca, ho riscoperto la sceneggiatura, a suo tempo pubblicata da Einaudi, di un capolavoro che ci è stato negato: "Gesù", suggestiva stesura di un film mai nato.. ed ho avvertito il dovere di riportare alla memoria (l'ordine è ininfluente) per lo meno una parte della meravigliosa eredità compiuta che ci ha lasciato.
Titolo originale Gertrud
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Nina Pens Rode, Bendt Rothe, Ebbe Rode, Baard Owe
La prima posizione nella lista per ripagare i torti subiti alla sua uscita da un capolavoro assoluto e incomopreso da parte di una critica miope e ottusa
Titolo originale Ordet
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Preben Lendorff-Rye, Henrik Malberg, Birgitte Federspiel, Ann Elisabeth Rud
L'orrore e il mistero della morte; il miracolo di una resurrezione emozionante e austera, al tempo stesso laica e profondamente intrisa di religiosità
Titolo originale La passion de Jeanne d'Arc
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Renée Falconetti, Eugène Sylvain, Antonin Artaud, Michel Simon
Lo sguardo attonito e doloroso della Falconetti, l'indimenticabile galleria visiva delle "facce" persecutorie di monaci e inquisitori...Vorrei visionare la versione integrale fortunosamente ritrovata nell'81 e non solo quella normalmente circolante.
Titolo originale Vredens Dag
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Lisbeth Movin, Thorkild Roose, Sigrid Neiiendam
Sofferta parabola sull'intolleranza e la superstizione: un'opera davvero fondamentale
Titolo originale Vampyr, l'etrange aventure de David Gray
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Julian West, Henriette Gérard, Jan Hieronimko, Maurice Schutz
Onirico e inquietante con delle sequenze (la soggettiva dalla bara fra tutte) che hanno fatto scuola e proseliti
Titolo originale Blade af Satans Bog
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Helge Nissen, Halvard Hoff, Jacob Texière, Hallander Helleman
Quasi un aprova generale per opere più mature e meditate come appunto Dies Irae
Titolo originale Två människor
Regia di Carl Theodor Dreyer
Con Georg Ryderberg, Wanda Rothgardt
Una rapsodia in nero articolata in quattro episodi. Film pesantemente condizionato dalle imposizioni produttive, ma ugualmente essenziale e doloroso
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