Lisa e il diavolo
- Horror
- Italia, Spagna, Germania
- durata 92'
Regia di Mario Bava, Alfredo Leone
Con Telly Savalas, Elke Sommer, Sylva Koscina, Alida Valli, Gabriele Tinti
la faccia B. l'altra faccia a volte è più bella. a volte nasconde qualcosa a volte no. va a saperlo. solo per il fatto che sia un'altra faccia, qualcosa di diverso dall'originale dovrà pur esserci. molte b-sides dei vecchi 45 giri di kate bush sono più belle del singolo sul quale è uscito. lo stesso dicasi per i radiohead quei marrani... la versione di lisa e il diavolo dev'essere quella che presentarono a cannes e che nessun volle comprare, cioè quella di mario bava e non quella rimanipolata da alfred leone. gli orrori del castello di norimberga non mi era piaciuto. troppo slasher, troppo gotico. la elke sommer continua a urlare e m'infastidiva. in effetti ero convinto di vedere la versione "rimasuglio-dal-set-dell'esorcista" e sorpresa sorpresina, NO! è una bella ghost story. sospesa in un non tempo tra il momento di morire e lo smettere di vivere. elke vi si aggira allucinata, con quegli occhioni mascarati un pò alla barbara steele, come se cercasse di farli sgusciare fuori dalle orbite. sarebbe ora che mario bava entrasse di diritto tra i nomi dei cosiddetti maestri del cinema italiano. del resto con nel cast una signora come alida valli. dev'essere bello beeing george clooney per un momento. un giorno, una settimana poi basta. essere belli serve e non si discute. ci sono voluti i coen per elevarlo ad ad uno status d'attore. è stato bravo. è sexy la canaglia con quel suo apparire un pò INTRIGO INTERNAZIONALE. ho idea che hitchicock non l'avrebbe disdegnato in quel ruolo. il suo film da regista è bello. una cosa che mi avrebbe dato fastidio ammettere qualche anno fa. poi è bello leggere che sminuisce il suo lavoro da regista, dando molta della responsabilità della buona riuscita al direttore della fotografia. george cazzo sei già bello, se parli così lo diventa ancora di più. due facce ed entrambe belle. che fortuna. mi piace quando un film parte che sembra una commedia(da uno come george cosa ci si aspetterebbe?...)e finisce che peggio non poteva. come si fa a non guardare all'america con gli occhi che ti luccicano d'ammirazione?... se non ci fosse così com'è ci vorrebbe un wilder-altman-allen-vontrier+friedkin per crearla, proprio così com'è. e non sarebbe facile. come la capisco la povera drew barrymore. uno come rockwell non si può che amare. jamie-lee curtis tirava un pugno dritto in faccia la marito-schwarzenegger quando scopriva che faceva la spia. invece di dirle che il conto è in rosso o che non avevano più copertura assicurativa per le cure mediche, le dice che fa la spia. nulla di che. scambio di spie al confine. rockwell era dispiaciuto-incazzato-deluso o solo sorpreso di vedere che sette americani valevano un russo. all'inizio era per soldi, poi era per sempre. la terra promessa quando ti da, ti da troppo e tutto insieme e così non sai più come gestire la tua vita. andare fuori di testa è normale credo. del resto servire il proprio paese per combattere e annientare il pericolo comunista è preoccupazione primaria per ogni americano che si rispetti. il che è anche giusto. quel grazioso culetto di rockwell chissà mai se gliene fragava qualcosa. sicuramente uccidere era diventato spontaneo ed era una buona occasione per fare un pò di su e giù sopra julia roberts. anche il buon george si è accorto di quanto è grazioso il culetto di sam. con una pistola davanti la faccia o di fronte alla commissione per le attività anti-americani di maccarthy, i punti di vista non ci sono più. ce n'è solo uno. l'isteria trasforma una logica guerra di spie e di nazioni in una vera e propria caccia alle streghe. nell'america dei 40, 50, 60 non si poteva bruciare un simpatizzante comunista sul rogo(nei paesi dell'america latina solo loro sanno cos'hanno perpetrato), ma lo si poteva cancellare dalla vita pubblica. improvvisamente diventava un fantasma. imprigionato nel proprio paese, che amava e per il quale si prodigava. difendere il diritto del libero pensiero e della parola. i punti di vista diventano inutili come "la legge è uguale per tutti" che sta in ogni aula di tribunale. sei un trash come la divina holly woodlawn. anche se un giorno lontano, diranno nuovamente cose belle e vere su di te. dall'aldilà, magari dalle terme di miyazaki, guarderà e sorriderà
Regia di Mario Bava, Alfredo Leone
Con Telly Savalas, Elke Sommer, Sylva Koscina, Alida Valli, Gabriele Tinti
Titolo originale Confessions of a Dangerous Mind
Regia di George Clooney
Con Sam Rockwell, George Clooney, Drew Barrymore, Julia Roberts, Rutger Hauer
Regia di Davide Ferrario
Con Giorgio Pasotti, Francesca Inaudi, Fabio Troiano, Francesca Picozza
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