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Scusi, per la Duma?
di OrianaFallaci ultimo aggiornamento
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Scusi, per la Duma?

Non ci siamo, Orrrriana, you are history! - esclama al telefono il mio amico Vassilj il mafioso ceceno che gestisce la Ballroom qui all’angolo. So già che vuol parlarmi di Putin e delle donne kamikaze sue conterranee, ma non voglio prestargli orecchio, perché sento che stavolta, se abbandono questa spuma di granchio che sto preparando per i quattro ospiti di stasera, non la riprenderò mai più, pazza, matta, folle, insana, bislacca Oriana che ti appassioni alle riunioni di condominio dei numeri dispari della ottantasettesima come se ne andasse dello scacchiere orientale. Ma Vassilj mi incalza e non conviene riattaccare quando è in questo mood, lo so per esperienza e specialmente perché gli debbo ancora diversi grands per le anfe che mi procura nei momenti di lavorìo massacrante. Il mercato delle anfe è in mano ai ceceni, su questo tutti i negri di questa puzzolente benedetta città l’hanno capito al volo da un pezzo, da quando il primo cioccolatino è stato ritrovato fatto a pezzi nel contenitore della panna acida di una tavola calda russa, in mezzo ai blinis ed allo sciroppo di mirtillo. - L’anima russa, l’anima russa, tutte minchiate, l’ortodossia, il messianesimo, Orriana, ma evviva queste donne coraggiose che si fanno saltare in aria, evviva il senso di sacrificio islamico, evviva l’andare incontro alla morte con spirito sereno, senza porsi più di tanti problemi sul dove si va dopo e cosa si trova, sul valore del gesto ed il risultato dell’azione in termini di egemonia o al contrario in termini di significanza individuale– sghignazza rivoltandosi uno stecchino tra le valve dorate dell’ostrica che gli ha appeso alle gengive il dentista dove va, lo stesso dove si serve Goldie. A questo punto, non so cosa mi è successo, un qualcosa di oscuro, un qualcosa di strano, di arcano, di ancestrale, di ctonio, di mediterraneo-caucasico mi ha posseduta, e così anche se gli devo tra i 2.500 ed i 3000 dollari, ho alzato verso il cielo il pugno sinistro – perché con il destro tenevo il telefono – ed ho scagliato le frombole e i dardi della mia santa incazzatura. – Sacco di merda, barile di lardo, vomitevole maiale ingrassato a spiedini di capretto fritti nel miele, come osi darmi lezioni sul significato dell’auto immolazione nel milieu panslavista a confronto con questo kamikazismo d’accatto peraltro messo su da quattro puttane travestite da combattenti che fanno finta di essere islamiche? Ma credi che non sarei capace io, IO, di farmi saltare in aria, se volessi? Proprio ieri ho assestato un calcio al maggiordomo vietnamita e dopo mi sono venuti dei sensi di colpa così potenti che ho dovuto chiudermi per ben quattro ore nella mia cameretta pensatoio arredata in midollina, lì insaccata nell’amaca, e ti giuro che mi sarei volentieri fatta saltare in aria, ma per ragioni valide, non per difendere l’autonomia di un ridicolo lembo di terra da sempre considerato Russia, (sì, caro il mio dente di fata, quella è Russia, Russia da sempre) che d’improvviso si è scoperto filo musulmano e neo terrorista. A questo punto sai che mi risponde collo taurino? Da non crederci, la mette sul piano personale! – Credo che in te, Oriana, lavori duro un forte complesso d’inferiorità rispetto alle altre donne che mostrano coraggio…. ragazza mia, non sei l’unica demente al mondo, e dietro di te c’è un ampio stuolo di folli furibonde che scambiavano l’eccesso di prolattina per invasamento mistico, da Santa Caterina a Giovanna D’Arco a Farrah Fawcett, tutte pazze, tutte guerrafondaie trascinatrici di poveri uomini. Siete voi che fate la guerra da millenni, e noi poveri baciachiappe lì a reggervi la balestra, il fucile, il New York Times, la limetta… - ed a questo punto esplode in una grassa risata che la mia Olivetti qui si rifiuta di battere. – Senti stronzo – proprio così gliel’ho cantata chiara, you shit gli ho detto – adesso mi hai rotto i coglioni – non posso romperteli Oriana, non ce li hai, è proprio qui il problema, ah aha ah – ed io di seguito – testa di cazzo, figlio di una gran puttana meticcia, tu ce li hai e molto sviluppati scommetto, secessionista dei miei stivali, vi potevate svegliare quando c’era Stalin con le manie di grandezza maomettane, invece no, proprio adesso che quel poveraccio di Putin sta cercando di mettere le cose a posto gli mettete i bastoni tra le ruote, perché diciamo la verità, e diciamola fino in fondo, sotto sotto siete comunisti, e finché c’era baffone vi faceva un gran comodo che gli ebrei fossero lo zerbino d’ingresso della storia, mentre non vi rendevate conto che a voi veniva nel frattempo riservato il ruolo ben più onorevole di sputacchiera! Adesso vi fate saltare in aria, adesso rivendicate, ma quando riga tallin e vilnius chiamavano a gran voce, dove stavate voi, in paradiso con le urì? – Dopo questa, che mi pareva ben assestata, mi sono guardata un attimo allo specchio appeso sopra l’etagere, ed ho scorto i segni di una prossima crisi di rigetto della personalità moderna, di quelle che mi vengono di frequente quando mi pigliano i cinque minuti, crisi nelle quali vedo il cielo oscurarsi e le nuvole comporsi a mo’ di viso di Che Guevara. Quando mi sento così debbo assolutamente farmi una dose di ketamina e portarmi in bagno “Autobiografia di Un Picchiatore Fascista” di Giulio Salierno, e pagina dopo pagina inizio a sentirmi un po’ meglio. Perciò ho chiesto a Vassilj interrompendolo nella sua risposta che indubitabilmente stava per essere poco sagace e molto maschilista, gli ho chiesto il calmante, che lui prontamente mi ha promesso giungermi a domicilio entro un’ora al massimo. – Ti fai ancora di anestetico per cavalli, Oriana, vecchia puledra imbiancata? - - stai zitto e portami la droga, farabutto di un piegatappetini, che sarete la rovina di questo mondo – ho sentenziato – voi dovevate rimanere dove vi aveva messo il Creatore all’inizio, fermi ai semafori. Lì stavate bene, a contare quante volte si può scrivere il nome di dio tra un tergicristallo ed il suo solco - .

Playlist film

National lampoon’s. Christmas vacation

  • Commedia
  • USA
  • durata 97'

Titolo originale Christmas Vacation

Regia di Jeremiah S. Chechik

Con Chevy Chase, Beverly D'Angelo, Juliette Lewis, Randy Quaid, Diane Ladd

National lampoon’s. Christmas vacation

In streaming su Amazon Video

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