Intersecando diversi piani narrativi - mai separati, e sempre pronti a confondersi tra loro -, Theo Angelopoulos realizza un grandioso affresco storico del suo paese, utilizzando come fil rouge una compagnia itinerante, nella quale far rivivere il mito greco degli Atridi. Il film, pur... segue
Yorgos (Yannis Papadopoulos) è un giovane ateniese che si ritrova in preda alla povertà più acuta. Non ha buoni rapporti con la famiglia, è stato sfrattato dalla sua abitazione, ha una voce meravigliosa ma non può più prendere lezioni di canto e non sa... segue
32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE ED. 2021 - Concorso lungometraggi
Pari è una bellissima donna iraniana sui quarant'anni, i cui pregevoli lineamenti riescono a trapelare anche attraverso i castigati costumi imposti dalla sua origine mediorientale,... segue
Quest'opera ha le tipiche caratteristiche del cinema d'autore degli anni 60, figlio della Nouvelle Vague. Il misconosciuto regista greco tesse una sfilacciata rapsodia, alternando stasi contemplative a violente scosse della mdp a mano. Un po' pesante la prima parte, dalla quale traspare... segue
«Un cane è come la creta, il nostro lavoro qui è di dargli forma: un cane può essere dinamico, aggressivo, un lottatore, codardo o affettuoso. Richiede lavoro, pazienza ed attenzione da parte nostra. Ogni cane, anche il suo, aspetta che noi gli insegniamo come... segue
Babis Makridis come Giorgos Lanthimos. Un regista esordiente che porta avanti l’idea di un cinema greco slegato tanto dall’occidente quanto dall’oriente, che si dibatte nel nonsenso proprio per sostenere la propria indefinibilità. Alla scrittura di questa storia assurda ma non troppo ha... segue
“Girato nel terreno montuoso a 1.300 metri nella Grecia settentrionale. La nebbia mattutina, il freddo pungente. Pioggia, neve e colate di fango. Enormi scavatori ed esplosioni nelle miniere che producono polvere soffocante. C'erano giorni in cui la foresta determinava quando, dove e come... segue
Prima di iniziare il suo comizio un sindacalista viene ucciso con un colpo di pistola. Accusato dell'attentato è Sofianos (Costas Pavlou), un confidente della polizia con dei precedenti come spacciatore di droga. Portato in carcere, Sofianos si dichiara fin da subito innocente. Va in... segue
L’epica è morta. Non esistono più eroi, né assassini. I personaggi maledetti sono fossili di un oscurantismo etico che fa rivoltare le coscienze. E le divinità un tempo deputate a giudicare, condannare o salvare sono cadute in un sonno profondo. Hanno lasciato... segue
Sergente dell'esercito greco ai tempi della dittatura dei Colonnelli si innamora, ricambiato, di una esuberante e graziosa prostituta protetta da un irsuto e umbratile uomo di mezza età che vive ancora con la madre , finendo per sposarla. Quando questi viene congedato, mancando dei mezzi di... segue
Babis Macridis è il regista greco di questo lungometraggio, il secondo per lui.
Più giovane e perciò meno noto di Avranas o Lanthimos, i suoi conterranei e pestiferi colleghi, condivide con loro la predilezione per il racconto nerissimo e grottesco delle insensate... segue
Lo spunto iniziale è venuto da una storia vera accaduta in Germania, ma dalle ricerche che ho fatto per il film ho scoperto molte altre storie similari in tutta Europa. Nella realtà sono successe cose anche peggiori di quelle raccontate nel film, che sono un po’ la sintesi dei tanti episodi... segue
TFF 37 - FESTA MOBILE/ABEL FERRARA: FICTION che tende al DOC... ma pure viceversa. Quest'anno il TFF 37 accoglie ben due opere del grande regista italo-americano Abel Ferrara: Tommaso e The projectionist. Due progetti solo apparentemente distanti per tematiche e stili, soprattutto narrativi e... segue
Uno di quei film tratti da capolavori della letteratura per cui due giudizi ben distinti sono necessari. Da un lato questa trasposizione cinematografica non può che deludere chi come me ha amato il romanzo di Kazantzakis, del quale mantiene la generale atmosfera ma non riesce a rendere il senso... segue
Il primo lungometraggio di Theo Angelopoulos è un'opera certamente interessante, ma ancora legata a una messa in scena non del tutto personale. Forti sono i richiami ai "maestri" del regista greco: su tutti Antonioni (Cronaca di un amore), ma anche Pasolini e Bertolucci (La commare secca). Il... segue
Si può considerare come il proseguimento del cult movie Kynodontas, da cui Alps riprende l’identica visione tragica dell’esistenza ma che questa volta pone l’individuo all’esterno del soffocante e iper protettivo nucleo della famiglia del “dente canino”. I personaggi più che alla... segue
Amore e morte, erotismo e violenza, eros e thanatos. Non mi ricordo a memoria un film dove questi due elementi fossero così legati e intrecciati. Facile direte voi nel paese degli dei fare un film sulle passioni estreme dell'uomo, invece c'è di più, c'è molto di... segue
Panayiota è ancora giovane, ma vive ormai da tempo senza altre opzioni che quelle di fare la mamma e la moglie di un marito, ormai disoccupato, che non la apprezza molto. Il quadro famigliare già difficile è reso ancora più complesso dalla grave crisi economica che... segue
Premetto fin da subito che di Theo Anghelopoulos conosco i titoli da lui diretti, ma questo e' l'unico suo film che ho visto. Lo visionai la prima volta molti anni fa e piu' di recente ho avuto la possibilita' di una seconda visione. Il piu' grande regista ellenico ci narra la storia di Voula e... segue
Un auto si ferma sul ciglio di una strada che attraversa un fitto bosco: all'interno si scorgono i suoi tre occupanti: due ragazzi ed una ragazza.
Poco dopo l'auto esplode improvvisamente.
La scena si sposta nel bosco, ove i tre giovani si sono rifugiati, o stanno trascorrendo ore di... segue
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