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Bianca

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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La recensione su Bianca

di trebby
10 stelle

Nel 1983 Nanni Moretti torna a riproporre la figura di Michele Apicella. Questa volta l'alter ego del regista è un professore di matematica single, immerso in una profonda solitudine, il cui unico passatempo è interessarsi alla vita privata degli amici ormai sposati. Anche questa volta Apicella è un idealista: crede fermamente nell'amicizia e nell'amore e per questo cerca sempre di aiutare gli amici a far funzionare i propri matrimoni. Apicella non accetta che l'amore tra un uomo e una donna finisca in un vortice di bugie, menzogne, tradimenti, falsità e squallidi compromessi. Egli non accetta che la generazione della rivoluzione sessuale sia investita dal fallimento del matrimonio. Apicella questa volta però non è una figura positiva in quanto trasgredisce alcune regole della convivenza sociale: tra moglie e marito non mettere il dito, un vero amico consiglia non impone, un vero amico è sempre presente mantenendo però le giuste distanze ed infine un vero amico talvalta sa ascoltare tacendo. Quando due allievi di Apicella si mettono insieme egli non esita a ''mettere il naso'', tuttavia questa volta si comporta da vero amico dando e ricevendo consigli e pareri. Quando uno dei due fidanzatini deciderà di organizzare un pranzo ufficiale per far conoscere i rispettivi genitori inviterà pure Apicella. Il pranzo si trasformerà in un'occasione per fare un pò di satira sulla famiglia dell'alta borghesia con i figli che si vestono da collegiali, parlano francese, leggono il giornale, spendono molti soldi ma mangiano con le mani. Alla fine i due fidanzatini si sposeranno, mentre Apicella si fidanzerà con una collega ma si perderà in un vortice di paura, gelosia e diffidenza. Il matrimonio dei due giovani studenti e il fidanzamento di Apicella introduce un tema caro al regista, cioè la satira del sistema scolastico dove gli studenti sono individui ottimisti, positivi, energici, carichi di amore per la vita e dinamismo, mentre i docenti sono tristi individui apatici, depressi, abulici, senza sogni ed ideali. La scuola dove insegna Apicella è intitolata a Marylin Monroe, la foto del presidente della repubblica è sostituita da quella di Dino Zoff che alza la coppa del mondo, i docenti sono grottesche macchiette, i docenti vengono accompagnati a casa in pulmino come bimbi dell'asilo, tutti elementi utili per dileggiare un'istituzione come quella dell'istruzione cisì carica di problemi. In una scena adirittura uno studente spiega un teorema di matematica ad Apicella. Alla fine due coppie di amici di Apicella verranno uccisi e le indagini punteranno sul giovane professore di matematica, che alla fine confesserà gli omicidi spiegando che non poteva sopportare che i matrimoni finiscano senza che nessuno dei due coniugi faccia alcuno sforzo. Un film a tratti molto triste sopratutto quando Apicella sempre solo spia i vicini di casa, oppure quando fa di tutto per attirare l'attenzione della gente che non lo considera. Il rapporto d'amore tra Apicella e la sua ragazza poi, un rapporto frenato dalla gelosia, dalla paura dell'abbandono, dalla disillusione, un rapporto che trasuda un forte disagio esistenziale. Apicella in questo caso è uno di quegli uomini privi di vita privata che finiscono per occuparsi della vita privata degli altri. Apicella inoltre soffre moltissimo quando capisce che gli amici ai quali dispensa consigli ed ammonizioni spesso senza non essere stato interpellato non lo ascoltano, anzi lo considerano un impiccione seccatore. L'alter ego del regista si rende conto che negli anni del riflusso non è facile mettere in pratica i propri ideali, ma non è neanche impossibile, ci basta impegno; per questo si arrabbia con chi non ci crede più. Apicella è triste, è depresso ma non è disperato; egli lotta per ciò in cui crede ma lo fa nella maniera sbagliata.  Molto probabilmente Apicella si accusa degli omicidi pur essendo innocente per una ragioni e cioè il timore di continuare la storia d'amore con la collega.

Sulla trama

Michele Apicella è un docente di matematica di un liceo romano, un uomo solo, privo di vita sociale e privata che colma questo vuoto intromettendosi nei rapporti di coppia degli amici che molto spesso non lo ascoltano e lo mandano a quel paese. Un bel giorno il giovane professore si fidanza con una collega ma tutte le sue paranoie gli impediscono di vivere serenamente la nuova situazione. Quando due coppie di amici di Apicella vengono uccisi, Apicella viene coinvolto nelle indagini; alla fine confesserà clamorosamente di essere l'assassino.

Sulla colonna sonora

Belle le canzoni di Battiato e Caterina Caselli

Su Nanni Moretti

Il regista rispolvera tutte le sue ossessioni: dolci, danza, canzoni di Battiato, satira del sistema scolastico, sport e desiderio di farsi notare mediante un'ostentata indifferenza e riservatezza. Tuttavia questa volta introduce un elemento nuovo e cioè il fallimento del rapporto di coppia di tutte quelle persone che fecero la rivoluzione sessuale nel 1968, ovvero gli effetti del riflusso in una generazione di sognatori che una volta diventati adulti devono cercare di mettere in pratica i propri sogni ed ideali, non è facile ma non è per niente impossibile o improbabile. Apicella torna ad essere un'idealista disilluso, deluso dalla realtà ma mai sconfitto, un uomo disposto sempre a battersi per i propri ideali.

Su Nanni Moretti

Bravo come sempre.

Su Laura Morante

Rispetto al precedente film l'attrice feticcio di Moretti non è algida, altezzosa e sprezzante ma è buona, dolce e remissiva.

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