Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Un allucinante affresco della bassa emiliana di inzio ventesimo secolo che rivela tutta l'ambizione di Bertolucci nel voler "epater le bourgeois" e farsi votare regista superiore a Visconti e Fellini; riversa sul campo di battaglia il meglio delle truppe : Storaro, Morricone e un esercito di attori e comprimari di rara bravura . Ambientazioni esterne meravigliose, sfocate dalla nebbia padana, interni meravigliosamente ricostruiti immersi nei chiaroscuri della luce delle candele e lampade a olio. Tanti riferimenti pittorici a Millet e Van Gogh , scene di vita contadina di allora, squisitamente realistica in tutta la sua violenza giornaliera. Ma allora perché non cinque stelle ? Perché manca il cuore, lo spettatore rimane freddo di fronte allle miserie dei braccianti (quanto diverso il calore immesso da Olmi ne "L'albero degli zoccoli") o agli eccessi truculenti ecompiaciuti (il taglio dell'orecchio, il massacro del gatto, lo sventramento del maiale, il fracassamento del bambino ....).
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