Jason, re dell'evasione, riesce ancora una volta a fuggire durante un trasferimento. Chi lo ha aiutato vuole però da lui una contropartita: dovrà recuperare un certo microfilm che interessa a troppe persone. Costruito con cura, e anche con qualche tentativo di raffinatezza, il film di Corbucci cede vistosamente sul piano dell'interpretazione.
Sergio Corbucci mette per un momento da parte il genere western e scrive e dirige un discreto (e un po' cupo) eurospy-movie ben ritmato e affascinante nelle scene di inseguimento sullo sfondo dell'Acropoli. Tara però il prodotto una trama eccessivamente arzigogolata.
Nel 1967 Sergio Corbucci aveva da poco ottenuto notorietà nell'allora florido campo degli spaghetti-western grazie a “Django“. Questo non gli impedì di dedicarsi con più o meno successo ad altri generi, cosa questa che depone certamente a favore del regista capitolino. In questo “Bersaglio mobile“, anno di grazia 1967, scrive (insieme a Franco… leggi tutto
Commediole (anche con Totò e con Franco e Ciccio) e spaghetti western (l'apice raggiunto con Django, l'anno precedente): Corbucci non aveva un repertorio molto vario ed è difficile intuire se questo Bersaglio mobile sia un tentativo di evasione dalla solita routine o piuttosto una proposta di lavoro ben pagato da cogliere al volo ed eseguire senza troppe perplessità. Fatto… leggi tutto
Nel 1967 Sergio Corbucci aveva da poco ottenuto notorietà nell'allora florido campo degli spaghetti-western grazie a “Django“. Questo non gli impedì di dedicarsi con più o meno successo ad altri generi, cosa questa che depone certamente a favore del regista capitolino. In questo “Bersaglio mobile“, anno di grazia 1967, scrive (insieme a Franco…
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Sergio Corbucci mette per un momento da parte il genere western e scrive e dirige un discreto (e un po' cupo) eurospy-movie ben ritmato e affascinante nelle scene di inseguimento sullo sfondo dell'Acropoli. Tara però il prodotto una trama eccessivamente arzigogolata.
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