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L'ultimo dei Mohicani

Regia di Michael Mann vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo dei Mohicani

di supadany
10 stelle

Grandissima avventura con innesti romantici da pelle d’oca, una storia che nel suo insieme odora di grande cinema e che vede il suo regista Michael Mann estremamente a suo agio anche lontano anni luce dalle sue strade violente e notturne.

La guerra tra gli inglesi e i francesi contraddistingue la scena dei territori del nord america negli anni attorno al 1760.

Occhio di Falco (Daniel Day-Lewis) vorrebbe rimanerne fuori, ma quando salva da un’imboscata un reggimento inglese che porta le figlie di un generale ad un forte inglese, s’innamora di Cora Munro (Madeleine Stowe), una di quest’ultime, e le starà vicino nel pericolo per cercare di salvarla.

E non sarà facile perchè oltre ai francesi, destinati ad imporsi nel conflitto, c’è anche una tribù che appoggiandoli, vuole, per vendetta dell’uomo inglese che li ha in passato decimati, ucciderla ponendo fine alla stirpe di suo padre.

 

 

Potente affresco che partendo da una storia di grande appeal, si costruisce con sicurezza avvalendosi di scene maestose, di abilità tecniche consumate (ottimo il lavoro di Dante Spinotti), e di (almeno) due interpreti che sullo schermo riescono a creare un’alchimia sincera e penetrante che regala maggior enfasi a tutte le dinamiche inscenate.

In più, i vasti paesaggi naturali permettono allo sguardo di perdersi e di rimanere ammaliato, non mancano le battaglie con imponenti scene di massa orchestrate con un innato senso scenico, e ci sono una manciata di scene madri, vedasi per esempio tutta la poderosa parte conclusiva, che rimangono letteralmente scolpite nella memoria.

Certo, qualche momento, soprattutto quelli più dialogati, è probabilmente un po’ troppo ampolloso (per esempio la dichiarazione d’amore tra Occhio di Falco e Cora, ma anche le prime scaramucce tra i due), ma è anche per questo che poi il finale riesce ad essere assolutamente indimenticabile.

Notevole, per non dire fondamentale, il contributo della colonna sonora (due motivi eccezionali che fanno vibrare le corde del cuore e che vengono giustamente ripresi più volte), ottime le prestazioni degli attori, su tutti ovviamente un selvaggio ed affascinante Daniel Day-Lewis ed una dolce, quanto combattiva e matura, Madeleine Stowe.

In sintesi, non sarà un trattato sulla guerra tra inglesi e francesi, o delle lotte con i locali destinati ad essere annichiliti nel corso del tempo, ma questo film possiede pulsioni fortissime e tutta la forza della messa in scena che occorre per poter essere considerata tra le pellicole più importanti, sia del cinema d’avventura che di quello romantico, degli anni novanta.

Magnifico. 

 

Michael Mann

Coniuga magistralmente un ottimo senso dell'avventura con un romanticismo senza tempo.

Sorprendente e non certo per il fatto di essere bravissimo.

Daniel Day-Lewis

Gran bel ruolo che rende semplicemente immortale.

Affascinante, spirito indomito e guerriero, ideali da vendere, cosa chiedere di più?

Notevole.

Madeleine Stowe

Prima di cadere nella trappola del botox era per me una dea.

Oltre che dotata di una bellezza non banale, da vera donna di ogni tempo insomma, riesce in questo film, e non solo, a far trasparire emozioni e pulsioni con una sincerità a tratti disarmante.

Molto brava.

Russell Means

Personaggio mitico per la saggezza morigerata che riesce a trasmettere.

Immortale.

Wes Studi

Altro interprete qui semplicemente mitico.

Guerriero risoluto, ma che con un'indimenticabile scena nel finale, riesce a mostrare anche dell'altro.

E di quel momento non ce ne si dimentica più. 

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