Regia di Harold Ramis vedi scheda film
Il film in modo originale e divertentissimo affronta un tema caro agli americani: ognuno è artefice del proprio destino, deve solo crederci tanto fermamente da lottare duramente per ottenere quello che vuole veramente e ci riuscirà. E' quello che i critici italiani di letteratura americana definiscono "il sogno americano", quello per cui puoi nascere contadino e finire presidente degli USA. In questo film però ci viene mostrato che oltre ad inseguire il proprio sogno con determinata fermezza, bisogna essere pronti a mettersi in discussione, a migliorare traendo insegnamento dalle esperienze negative. Ma non solo, si deve soprattutto non essere egoisti ed insensibili, solo così si può ottenere un destino migliore in un mondo pieno di amici.
Il tema del quarantenne deluso da lavoro e affetti e prigioniero di una vita banale e monotona che non lo soddisfa e lo stritola è stato ripreso in American Beauty, ma con uno sviluppo del tutto diverso. Quello è un film acido e nichilista che non salva nessuno e non lascia speranze per il futuro, questo è una esaltazione di valori da seguire per una vita migliore, che ci aspetta, a portata di mano, basta sporgersi un pò per afferrarla.
Tutto questo senza un briciolo di retorica, compiacimento o demagogia, ma con ironia, comicità, freschezza. Alcune scene sono esilaranti, il volto di Bill Murray è una maschera mutevole. Peccato ne facciano pochi di film così.
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