Espandi menu
cerca
Gli spietati

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

Recensioni

L'autore

AgentCooper

AgentCooper

Iscritto dal 21 luglio 2014 Vai al suo profilo
  • Seguaci 8
  • Post -
  • Recensioni 73
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Gli spietati

di AgentCooper
10 stelle

Durante la visione di questo film ho provato un immensa nostalgia. Sia chiaro il western non è tra i miei generi preferiti ma questo film va oltre la canonicità. I personaggi godono di una costruzione psicologica degna di nota, non sono le solite macchiette che uccidono a colpi di pistola o entrano all'interno dei saloon a fare casino. 

Andiamo con ordine, una prostituta viene sfregiato da un bandito (che faceva coppia con altro). Giustizia vuole che entrambi paghino (in bestiame). Per le meretrici ciò non sembra essere abbastanza, vogliono la vita di entrambi (perchè poi, dato che solo uno aveva commesso il crimine) e mettono una taglia di 1000 dollari. Il concetto di giustizia è molto labile all'interno del film, chi comanda (lo sceriffo Little Bill) abusa del potere concessogli (ma solo con chi vuole) mentre i vagabondi dettano la (loro) legge. L'innocente (Ted) viene punito (e ucciso) mentre il bandito (Bob l'Inglese) viene rilasciato. La morte è ben presente all'interno della pellicola e Eastwood ce la mostra in maniera cruda (l'uccisione dei due Cowboy). La sensazione di malessere che ci pervade quando vediamo questi due uomini morire è forte, proviamo un senso di pietà. Il gesto di togliere la vita (tirare il grilletto) è semplice ma porta via ad un uomo tutto quello che ha. La vista (annebbiata) del giovane Kid prova questa sensazione, quella di uccidere un uomo, di vederlo morire in mezzo ai propri bisogni. L'odore è quello di putrefazione, la vita è tolta e Kid decide di non uccidere più.

Questo racconto (perdonatemi il termine) di formazione viene costantemente accompagnato da paesaggi immensi dove la natura regna incontaminata, dove vige la regola del più spietato. Campi lunghi che ci fanno assaporare l'immensità del panorama si alternano a fasi più introspettive con i primi piani. La sceneggiatura è eccellente, alcuni dialoghi dei personaggi secondari (come quelli sulla regina di Bob l'Inglese) sono memorabili. Il film funziona in tutto e per tutto e cresce man mano che avanza fino a raggiungere il suo climax nella sparatoria finale. 

Un western atipico nella forma ma non nei contenuti, il film di Eastwood rappresenta il canto del cigno per un genere che ha fatto scuola. Commovente e meraviglioso.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati