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Accattone

Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film

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La recensione su Accattone

di bradipo68
8 stelle

Romanzo criminale di borgata.Pasolini esordisce al cinema con uno dei suoi film più belli,la storia di un gruppo di emarginati di borgata che vive alla giornata,che campa sulle spalle degli altri usando mezzucci e piccoli espedienti.E l'Accattone del titolo(più che un soprannome sembra una descrizione articolata del personaggio)è uno di questi,forse quello più viscido della sua compagnia, vive sfruttando la sua ragazza mandata a mercificare il proprio corpo sulle strade romane.E la Roma che si vede in questo film è assolutamente inedita,casermoni che hanno l'aria di aver vissuto tempi migliori,strade ciottolose e polverose,un umanità variegata che fa fatica a mettere insieme pranzo e cena(esplicativa la scena in cui con poche cose cercano di organizzare una spaghettata e Accattone con un trucco cerca di ridurre al massimo il numero dei commensali).Pasolini ne fa un discorso di classe ma non parteggia per i borgatari:si limita a registrare sociologicamente la loro vita priva di prospettive,il loro dibattersi continuo per cercare di uscire dalla loro inedia con il risultato di restare ancora più impigliati nella rete dello squallore.Accattone le tenta tutte:cerca di ritornare dalla moglie che aveva colpevolmente abbandonato,cerca di avere una storia normale con una ragazza che gli vuole bene,addirittura cerca di mettersi a lavorare contro la sua filosofia di vita da invertebrato.Quando poi ha un incidente con la moto le sue ultime parole spiegano tutto quello che si agitava dentro di lui"Mo' sto bene...".A Pasolini non interessano le inquietudini esistenziali vuol solo descrivere nella maniera più dettagliata possibile la vita e la professione,se così la possiamo chiamare del borgataro,che oggi chiameremmo furbetto del quartierino.Il suo è un ritratto a tinte forti,un cinema di volti presi dalla strada(la sequenza in cui la prostituta sfruttata da Accattone vede tutta una serie di personaggi per riconoscere i napoletani che l'hanno seviziata e abbandonata) ma è antitetico col neorealismo rosselliniano.La fotografia in bianco e nero di Tonino Delli Colli è limpida,preziosa,quasi innaturale nella sua pulizia usata per ritrarre ambienti che puliti non sono.E anche molte scene hanno impostazione pittorica,la macchina da presa è spesso ferma o si muove quasi impercettibilmente, le scenografie sono scarne e pulite,la musica poi fa il resto:ad accompagnare tutto c'è musica sacra,da chiesa totalmente dissonante con quello che si vede sullo schermo....

Su Paola Guidi

non male

Su Adriana Asti

ottima

Su Franca Pasut

brava

Su Franco Citti

bravo in una recitazione molto fisica

Su Pier Paolo Pasolini

folgorante esordio per il suo cinema di borgata

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