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La Bibbia - I parte

Regia di John Huston vedi scheda film

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La recensione su La Bibbia - I parte

di emmepi8
8 stelle

Una operazione fortemente voluta da Dino de Laurentis, iniziazialmente voleva affida i vari episodi a registi diversi, poi ha avuto la buona idea di lasciarlo nella mani di Huston, che lo ha trattato non come un peplum qualsiasi, a cui all'epoca eravamo abituati, ma con delle finalità diverse e nel rispetto del tomo stesso da cui è ispirato. Un rispetto non osseqquioso, am anche ironico.. Le ricostruzioni sono buone (vediamoci oggi i nostri effetti speciali e guardiamo le differenze con il reale!!)Si c'è qualche personaggio tirato un po' troppo via, cioè semplicato troppo, come l'episodio della torre di Babele, ma per il resto va tutto bene, specialmente l'episodio di Noè(una bella presenza è la moglie, Pupella Maggio).

Sulla trama

Da Aadamo ed Eva, a Caino e Abele, a la Torre di Babele, a Noè, Abramo e Sodoma e Gomorra

Sulla colonna sonora

Musica fatta da un giapponese un po' invadente, ma si usava cosi'!!

Su Peter O'Toole

I tre angeli, con i suoi occhi dice tutto e molto di più.. All'epoca faceva ancora sperare in una cariera enorme, questo grande attore, che poi di flop in flop (tra cui uno con la Loren in pieno ridicolo e musicale: L'uomo dela Mancha)

Su Ava Gardner

Perfetta e coraggiosa nella parte di Sara, una diva come lei che si mette in discussione per il fattore età

Su George C. Scott

Abramo, bravo anche se il trucco finale è azzardato

Su Stephen Boyd

L'episodio troncato eccessivamente della Torre di Babele, per questo attore destinato solo a questo tipo di ruoli

Su John Huston

Un Noè naif, ironico divertente ed anche commovente

Su Gabriele Ferzetti

Per l'episodio di Sodoma e Gomorra, doppiato da sé stesso, riesce ad imprimere dignità e al sua figura è anche bella esticamente

Su Richard Harris

Caino, con una intepretazione che sa di dramma greco, ma operazione anche felice.. Abele era Franco Nero, agli inizi

Su Ulla Bergryd

Eva.. prese il posto di Nicoletta Macchiavelli, che era l'opposto del eprsonaggio venuto fuori, ma che non si ebbe il coraggio di proporre per colpa e paura di cooproduzioni

Su Michael Parks

Adamo è nell'iconografia anche troppo perfetta del personaggio

Su John Huston

Una regia coraggiosa, per questo regista che nonsa d epico, ma che qui è riuscito lo strsso ad imporsi come autore

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