Regia di John Huston vedi scheda film
LA POESIA DELLA SCONFITTA
Capolavoro assoluto che sarebbe sbagliato considerare semplicemente un film di "genere", trattandosi in realtà di un'opera cinematograficamente perfetta per regia, fotografia (bianco e nero fulminante di Harold Rosson), commento musicale (Miklos Rozsa), sceneggiatura (scritta con la collaborazione di W.R. Burnett, autore del bellissimo romanzo omonimo) e per la memorabile galleria di personaggi resi in maniera superba da attori e caratteristi magistralmente diretti da un Huston in stato di grazia. Sterling Hayden, Sam Jaffe e Louis Calhern inarrivabili. In definitiva, un grandissimo film che rinnovò gli schemi del cinema noir e fece scuola (registi del calibro di Kubrick, Dassin e Melville gli hanno tributato doverose citazioni), degno di figurare tra i migliori film di sempre a prescindere dal significato metaforico del titolo pur geniale ed abusato quanto "La dolce vita" felliniana. Un'ultima annotazione: chi lo ha visto e rivisto più volte avrà indubbiamente constatato che il tempo (sono passati circa 70 anni!) non ha minimamente scalfito l'impatto emotivo e drammatico che questo film, forse riuscito al di là delle intenzioni dello stesso regista, può ancora suscitare negli spettatori di qualunque generazione. MASSIMO DEI VOTI !
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