Regia di Richard Fleischer vedi scheda film
un uomo disilluso e senza più niente e nessuno che non sia la compagnia di una puttana non più tanto giovane e comprensiva, ma pur sempre puttana, si rimette nel giro. fanno evadere un criminale e lui dovrà trasportarlo con la sua adorata macchina fino a destinazione. ma la destinazione non corrisponde a quella pattuita e naturalmente nel tragitto s'innamora della donna del malvivente. fleischer e scott sono due duri, come ve n'erano in quegli anni. si può sentire la toughness attraverso la fotografia ricca di nostalgia per quegli anni e per quei film che vedevo quando ero bambino. codici d'onore e di rispetto che il giovinastro non conosce e che il guidatore dovrà insegnargli a suon di pugni nello stomaco. nostalgia per un amore vero e che non sia comunque quello di una donna che poi devi pagare. ma coi piedi ben piantati in terra. lo spettatore ben sa che la van devere è spinta dal giovinastro a corteggiare l'uomo e anche scott in una scena magistrale si gira verso la donna e con un sorriso tirato le dice che lui lo sapeva che non sarebbe mai andata con lui. ma qui la sorte è già segnata. in simbiosi con la propria auto, la fine verrà accelerata con l'ultima corsa dei due amanti in auto verso la barca. l'auto subirà botte e colpi ad ogni curva, ogni restringimento delle piccole viuzze. grande finale, degno di un grande corpo attoriale come quello di c. scott. un giro di chiave per spegnere l'auto e l'ultimo respiro verrà esalato.
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