La recensione su Accadde una notte

Uno dei grandi capolavori del cinema hollywoodiano, e senza dubbio uno dei miei film preferiti. "Accadde una notte" diede il via alla cosiddetta "commedia sofisticata", ossia una commedia brillante alla cui trama sentimentale fanno da contrappunto dialoghi spiritosi e scoppiettanti, equivoci e scambi di persona. Il film racconta con sorprendente ironia, eleganza e semplicità, una bellissima storia d'amore, nata per caso durante una fuga, e che sembra debba consumarsi alla fine di questo viaggio, ma che alla fine si rivelerà sincera ed indistruttibile. La storia racconta di una bella, viziata e capricciosa ereditiera, Ellie Andrews, che il ricco genitore tiene sulla sua nave, impedendole di vedere uno scialbo playboy che lei ha sposato segretamente. Dopo esser riuscita a scappare tuffandosi in mare, si attrezza per raggiungere New York dove si trova appunto il suo innamorato. Sull’autobus incontra Peter Warne, un affascinante e beffardo giornalista sul lastrico, perché incapace di trovare clamorosi scoop. Intanto il padre della ragazza la fa cercare dalla polizia, e fa pubblicare la notizia della sua scomparsa su tutti i giornali, affinché qualcuno possa ritrovargliela. Ellie e Peter cominciano a parlarsi, ma lui, nonostante ne ammiri la bellezza, la considera troppo viziata e capricciosa, e lei, pur apprezzando qualche suo gesto gentile, non ne sopporta la spavalderia. Quando Ellie perde l’autobus durante una sosta, lui le rivela di aver letto la notizia della sua scomparsa sui giornali, e le offre di aiutarla a raggiungere New York, se lei acconsentirà a che lui pubblichi sul suo giornale tutto ciò che accadrà nel frattempo. Ma tra i due scoppia un diverbio che si placherà quando si rincontreranno su un altro autobus, che per una sosta forzata si ferma accanto ad alcune casette che un uomo affitta per 2 dollari. Peter riesce a farsene dare una, presentando la ragazza come sua moglie. Convintasi a restare, Ellie vede Peter che pone tra i due letti una coperta che appende ad uno spago legato alle due estremità della stanza, cosicché possano spogliarsi e mantenere la propria intimità, cosa di cui Peter farebbe anche a meno. Il giorno dopo il rancore e la stanchezza di Ellie sembrano esser svaniti, e tra i due comincia a nascere una certa simpatia. Dopo una buona colazione i due si rimettono in viaggio e così trascorreranno altri due giorni spostandosi tra i campi e per la strada, dormendo in mezzo al fieno e rubando la macchina di un uomo che li aveva caricati per l’autostop con l'intento di derubarli. Ogni piccola cosa, cortesie e ripicche, tenerezze e scambi di freddure, contribuiscono a far si che tra i due nasca un vero amore, tanto che, pur avendo letto che suo padre si è accordato con suo marito pur che lei fosse tornata a casa, Ellie insiste con Peter di passare la notte da qualche parte prima di andare a New York, così da vedere quali sono i sentimenti dell'uomo nei suoi confronti. Così Peter si mette d’accordo con delle persone, le quali gli mettono a disposizione una casetta vicino la loro abitazione. Quella notte Ellie si getta tra le sue braccia e lo prega di portarla con sé, nell’isola in cui lui le stava dicendo avrebbe portato la donna dei suoi sogni. Ma Peter è titubante e la fa tornare nel suo letto. Mentre Ellie si addormenta in lacrime, Peter riflette e si convince di amarla anche lui alla follia, così, la notte stessa, impegna la sua valigia in cambio di benzina, si reca di corsa dal direttore del suo giornale, e gli offre per mille dollari, la somma che ritiene esser sufficiente per sistemarsi con Ellie, un articolo appena scritto che annuncia che Ellie Andrews abbandona suo marito per un uomo conosciuto in viaggio. L’editore accetta, e Peter corre da Ellie col denaro. Intanto la ragazza viene svegliata dalle persone affittuarie della stanza, le quali, non avendo più visto Peter, avevano creduto che i due fossero dei lestofanti e si erano così recati nella stanza per accertarsi. Non vedendo più Peter, Ellie arriva a credere che egli non l'ami affatto, e considera la sua fuga un modo per liberarsi definitivamente di lei. Contatta così suo padre affinché vada a prenderla con suo marito ed una scorta. Peter, che sta tornando in macchina, vede tutto questo e rimane decisamente amareggiato. La notizia di un matrimonio ufficiale tra Ellie e suo marito è su tutti i giornali. Mr. Andrews adora sua figlia e si accorge che c’è in lei qualcosa che non và, e si accorge che si è innamorata follemente di un altro. Lui le consiglia di lasciar perdere questo sciocco matrimonio e di correre da lui, se davvero lo ama, ma quando sente il nome di Peter Warne, egli ha come un sussulto e Ellie scopre un telegramma nella tasca di suo padre, in cui Peter gli chiedeva un incontro per quanto riguarda alcune questioni finanziarie concernenti sua figlia. Così Ellie si convince del tutto che le intenzioni di Peter nei suoi confronti erano esclusivamente economiche, e lascia perdere il tutto. Ma suo padre vuole vederci chiaro, così il giorno del matrimonio chiama Peter, e scopre che egli in realtà non vuole i 10.000 dollari che aveva promesso a chi gli avrebbe riportato sua figlia, ma esige per una questione di principio 39 dollari per la valigia che aveva impegnato così da raggiungere la città e trovare il denaro per sposare Ellie, denaro che, una volta saputo della decisione della ragazza di tornare a casa, Peter aveva restituito al suo editore. Inoltre Mr. Andrews scopre che Peter ama davvero sua figlia, ma la sferzante frecciatina che Peter manda ad una Ellie fintamente sprezzante appena uscito dall’ufficio del padre, impedirà a Mr. Andrews di dire a sua figlia cosa aveva realmente scoperto su quell’uomo. Solo quando la sta accompagnando all’altare, riesce a rivelargli quanto egli veramente la ami e le confida che nel caso ci ripensasse una macchina la aspetta per andar via. Per una volta Mr. Andrews è riuscito a capire sua figlia, infatti, al momento del fatidico Sì, Ellie scapperà per recarsi dal suo Peter. Delizioso il finale: Durante la prima notte passata insieme, Peter aveva scherzato sulla coperta posta in mezzo alla stanza, paragonandola alle mura di Gerico, che vennero abbattute per mezzo di uno squillante suono di trombe: la sera della prima notte di nozze si vede un affittacamere che rivela a sua moglie di aver visto i due appendere una coperta in mezzo alla stanza e di aver ricevuto la richiesta da parte di Peter di comprargli una tromba. Voleva abbattere le mura di Gerico. Il film si chiude proprio con una ripresa del pavimento su cui cade la coperta al suono di una tromba. La trama è deliziosa e coinvolgente, particolarmente spassose, oltre al finale, sono la scena della prima notte insieme con la coperta che fa da muro divisorio, e quella in cui il giorno successivo, di fronte a due investigatori in cerca di Ellis, i due si fingono una bizzarra coppia sposata nel bel mezzo di una fragorosa lite. Celeberrima ed altrettanto divertente la scena dell’autostop, con Gable che dopo aver tentano invano di far fermare delle macchine con le sue presunte tattiche infallibili, assiste allibito alla Colbert che, sollevando un po’ la gonna è mostrando la gamba, fa frenare una macchina in piena corsa. Che dire, un’ora e mezza di intelligente e vivace divertimento, grazie soprattutto alla disinvoltura e all’impeccabilità di tutto il cast, Clark Gable e Claudette Colbert innanzitutto, la regia abile ed elegante di Capra, e la sceneggiatura maliziosa e romantica di Robert Riskin, che ha preso spunto da un racconto di Samuel Hopkins Adams. Mai gli Oscar ottenuti dal film (ben cinque: Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Miglior Regia, Miglior Attore Protagonista, Miglior Attrice Protagonista) furono più meritati.

Sulla colonna sonora

Bellissime e deliziosamente azzeccate alla storia raccontata.

Su Walter Connolly

Ha fornito un’impeccabile interpretazione, quella del padre apparentemente rude ma che si rivelerà poi più comprensivo e amorevole di quanto sembri. Walter Connolly è stato un attore di grandissimo talento, purtroppo poco ricordato oggi, che qui gigioneggia in modo deliziosissimo, dimostrando una spumeggiante e deliziosa verve

Su Claudette Colbert

È la prima volta che ho occasione di vedere quale inarrivabile attrice ella sia stata. Ha centrato perfettamente il personaggio della ragazza bella quanto viziata e cocciuta, ma anche profondamente dolce e sensibile. Claudette Colbert riesce a mantenere inalterata la sua eleganza e la sua delicatezza, sia quando il suo personaggio mostra per il giornalista un chiaro sentimento di antipatia, sia quando proprio nei suoi confronti pronuncia una tenera e coinvolgente dichiarazione d’amore. Aveva un fascino davvero straordinario, vivace e malizioso ma al contempo tenero e delicato. Era un’attrice nel vero senso della parola, che qui dimostra uno spiccato talento brillante, basta vedere con quale verve e disinvoltura lancia sferzanti freddure a Gable. Che dire poi di quando si getta in lacrime tra le sue braccia disperata, tanto sente di non poter fare a meno di lui... Insomma, il nome di Claudette Colbert non può esser altro che sinonimo di classe, fascino, talento, delicatezza e ironia. Oscar meritatissimo per questo ruolo in cui non aveva inizialmente creduto, ma che si è rivelato quello che le ha permesso di entrare a pieno merito nella Storia del Cinema.

Su Clark Gable

Mi ero fatto di lui un’idea sbagliata, che in parte si era già dimostrata tale dopo aver visto la sua magistrale interpretazione in "Via col vento". Qui Gable dimostra uno straordinario talento recitativo, in un tipo di ruolo che non gli sarebbe mai più capitato nella sua carriera, che lo avrebbe visto sempre come rude, cinico e passionale amatore. Nel film è infatti un giornalista dal fare sbrigativo e dalla battuta sempre pronta, che la propensione alla vita di strada ha portato alla notevole esperienza e spavalderia. Il suo cuore apparentemente sprezzante si addolcisce di fronte alla capricciosa ma in fondo dolce ereditiera di cui si innamora follemente. Gable qui dà prova di straordinario talento interpretativo, che sorprende visto che l’attore è ancora agli inizi della carriera. Si dimostra infatti brillante e sfacciato, dotato di grande stile, con una verve innata che non può far altro che arricchire il suo personaggio. Ma è ugualmente convincente quando i suoi occhi brillano di fronte al viso dolce e delicato della Colbert, e di fronte alla prospettiva di una vita felice insieme. Grande Gable, attore affascinante e carismatico, sicuro ed incisivo, che ha più che meritato l’appellativo di "Re di Hollywood". Più che meritato l’Oscar per questa interpretazione.

Su Frank Capra

Non esagero nel dire che Frank Capra è stato un vero Genio del cinema, e basta la sua regia di Accadde una notte per provarlo. Aveva letto per caso un racconto di Samuel Hopkins Adams che gli era piaciuto e aveva convinto la Columbia ad acquistarne i diritti. Ma sarebbe passato del tempo prima che ebbe la possibilità di realizzarne un film. Insieme a Robert Riskin ne curò la sceneggiatura e dopo molta fatica convinse Claudette Colbert ad interpretare il ruolo principale, mentre per Gable non ci furono problemi. Poté così girare il film, ma con la ripromessa di terminarlo in sole quattro settimane. E ci riuscì magistralmente, realizzando il primo film del genere "On the Road", che si sviluppa nel corso di un viaggio, e racconta una divertente quanto coinvolgente storia d’amore. Lo stile di Capra è indicibile: ha diretto al contempo con inarrivabile raffinatezza e con piacevole semplicità, e ha definito con vera maestria il carattere dei personaggi, in modo da farli amare dal pubblico al primo momento. L’Oscar è stato il minimo, per premiare il suo inarrivabile stile.